Carapelle calvisio si concentra su accessibilità e inclusione per persone con disabilità visive

Carapelle calvisio si concentra su accessibilità e inclusione per persone con disabilità visive

a Carapelle Calvisio il 29 luglio 2025 si è tenuto un incontro promosso dal sindaco Rosella Galasso con istituzioni e tecnici della regione Abruzzo per migliorare accessibilità e inclusione delle persone con disabilità, soprattutto non vedenti e ipovedenti.
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A Carapelle Calvisio, il 29 luglio 2025, si è tenuto un incontro istituzionale per promuovere accessibilità e inclusione delle persone con disabilità sensoriali, avviando un piano condiviso per migliorare la vita nei borghi dell’Abruzzo. - Gaeta.it

A Carapelle calvisio, il 29 luglio 2025, si è svolto un incontro dedicato all’accessibilità e all’inclusione delle persone con disabilità, organizzato dal sindaco Rosella Galasso. La riunione ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali e tecnici della regione Abruzzo, con l’obiettivo di avviare un percorso condiviso per superare le barriere sensoriali e favorisca­re la partecipazione sociale delle persone non vedenti e ipovedenti.

Un confronto istituzionale per un territorio più accessibile e inclusivo

L’incontro ha coinvolto figure di rilievo come l’assessore regionale Roberto Santangelo, il direttore dell’USRC Raffaello Fico, il presidente dell’Unione dei Comuni Debora Visconti, oltre all’ingegnere Giampaolo Di Felice e alla dottoressa Antonella Muzi. Erano presenti anche diversi sindaci dei comuni limitrofi: Fabrizio D’Alessandro da Barisciano, Antonio Silveri di Ofena, Luigina Antonacci da Castelvecchio Calvisio, Matteo Pastorelli del Castel del Monte, Fabio Santavicca di Santo Stefano di Sessanio e il consigliere del comune dell’Aquila Leonardo Scimia.

Un coordinamento per superare i confini comunali

Questo gruppo ha messo a fuoco la necessità di un coordinamento territoriale, superando i confini comunali per costruire una rete che favorisca l’accessibilità nelle aree rurali dell’entroterra abruzzese. L’attenzione si è concentrata su strategie concrete, capaci di trasfor­mare i piccoli borghi in esempi di accoglienza e inclusione, soprattutto per chi affronta difficoltà sensoriali.

Abbattere le barriere per non vedenti e ipovedenti: soluzioni e proposte

Durante la discussione i presenti hanno evidenziato le criticità che ancora limitano la fruizione degli spazi pubblici da parte di non vedenti e ipovedenti. Si è parlato di sistemi di orientamento tattili, segnaletica sonora e tecnologie assistive da implementare lungo i percorsi cittadini e nei luoghi di interesse culturale e turistico. Questi interventi hanno lo scopo di garantire autonomia e una partecipazione attiva alla vita della comunità.

“L’impegno delle istituzioni si è espresso nel voler mettere al centro delle politiche locali la diversità e la disabilità come elementi da valorizzare attraverso una pianificazione condivisa.” L’obiettivo rimane quello di realizzare un territorio che risponda alle esigenze di tutti, eliminando ostacoli di natura fisica e sensoriale con soluzioni integrate e pragmatiche.

Tecnologie assistive e strategie concrete

Le soluzioni tecnologiche discusse comprendono sistemi innovativi che migliorano l’orientamento e la sicurezza, con particolare attenzione a infrastrutture culturali e turistiche residenziali.

Verso un piano operativo di inclusione partecipata

Il confronto ha costituito il primo passo per la redazione di un piano operativo che coinvolgerà in modo diretto la cittadinanza e le associazioni attive nel campo dell’accessibilità. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori momenti di consultazione e progettazione, per tradurre le idee emerse in azioni concrete.

Si punta a delineare iniziative che rendano i borghi abruzzesi un modello di accoglienza, ponendo attenzione anche alle necessità dei visitatori e dei residenti con disabilità. La collaborazione fra enti locali, regionali e comunità diventa così una leva fondamentale per migliorare la qualità della vita e l’esperienza nei territori meno urbanizzati.

Un centro di rigenerazione per l’abruzzo

L’attenzione rivolta all’accessibilità apre a nuove prospettive di sviluppo locale, valorizzando l’entroterra e sostenendo i suoi abitanti in una dimensione più inclusiva e rispettosa delle differenze. Carapelle Calvisio si conferma così centro di un processo di rigenerazione sociale e culturale che riguarda tutto l’Abruzzo.

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