Un intervento dei carabinieri del nucleo Cites di Bari ha portato al sequestro di quattro grandi felini, due leoni e due tigri giovani, all’interno di un circo nella provincia di Brindisi. Il provvedimento è legato al rispetto delle nuove norme che regolano la detenzione di specie animali considerate pericolose e a rischio per la salute pubblica, con divieti specifici per i circhi su acquisti e riproduzione di questi animali.
Destinazione degli animali sequestrati e implicazioni per il circo
Una volta sequestrati, i quattro felini saranno affidati a una struttura idonea, specializzata nella cura di specie esotiche, che garantirà le condizioni necessarie al loro benessere. Questi centri offrono ambienti più ampi e adatti, dove gli animali non sono sottoposti a stress correlato alle esibizioni e possono ricevere assistenza veterinaria mirata. Il trasferimento rappresenta un passaggio fondamentale per assicurare una migliore qualità di vita rispetto a quella che avrebbero avuto nel circo.
Dal punto di vista legale, il gesto di violare i divieti di acquisto e riproduzione comporta conseguenze rilevanti per il circo coinvolto, tra cui denunce e possibilità di ulteriori sanzioni amministrative e penali, oltre alla perdita della licenza per detenere specie protette. Questo caso segna un precedente importante per l’applicazione concreta della norma entrata in vigore recentemente, indicando controlli più stringenti nel mondo dello spettacolo con animali.
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Le autorità continueranno a monitorare la situazione per impedire ulteriori abusi, mentre la notizia del sequestro dimostra che il percorso legislativo avviato nel 2022 sta portando a risultati tangibili sul territorio nazionale.
Il sequestro degli animali e le verifiche delle forze dell’ordine
L’operazione condotta dai carabinieri del nucleo Cites si è svolta negli ultimi giorni nel Brindisino, dove si trovava il circo oggetto di controllo. Durante la verifica è emerso che il circo deteneva due giovani esemplari di leone e due di tigri, senza rispettare le disposizioni stabilite dal ministero dell’Ambiente. Le leggi vietano ai circhi di comprare nuovi esemplari di specie pericolose e di far riprodurre quelli già nelle loro strutture. Questo divieto è finalizzato a evitare la nascita di nuove generazioni di animali costretti all’esibizione pubblica.
I militari hanno contestato al gestore la violazione di queste norme, denunciandolo per mancato rispetto delle disposizioni vigenti. Le indagini nel circo hanno così confermato che gli animali erano stati acquisiti in modo non conforme alla legislazione ambientale, aprendo la strada al sequestro immediato per tutelare la sicurezza e il benessere degli animali stessi e del pubblico.
La normativa che vieta riproduzione e acquisto di animali nei circhi
Il divieto riguarda espressamente l’acquisto e la riproduzione di specie animali incluse nell’elenco di rischio stilato dal ministero dell’Ambiente, tra cui rientrano i grandi felini. Questa legge è stata introdotta per limitare e progressivamente eliminare la presenza di animali esotici nei circhi, in considerazione dei problemi di sicurezza pubblica e delle condizioni di vita di questi animali. Dal febbraio 2025 la normativa è entrata in vigore in modo più rigoroso, con attuazione di decreti che rendono operativi i divieti formalmente previsti già dal 2022.
L’intento della legge è di interrompere la catena riproduttiva all’interno dei circhi, scongiurando la nascita di nuovi animali destinati al circo. Questo provvedimento si pone come un passo significativo verso una gestione più responsabile dell’uso degli animali negli spettacoli, allineandosi a quanto già adottato in altre nazioni europee e riflettendo sensibilità crescenti rispetto al benessere animale.