Carabinieri di Laives fermano due giovani a San Giacomo per droga e coltello a scatto

Carabinieri di Laives fermano due giovani a San Giacomo per droga e coltello a scatto

I carabinieri di Laives intensificano i controlli in borghese a San Giacomo, Bolzano, per contrastare microcriminalità giovanile, spaccio di hashish e porto abusivo di coltelli tra minorenni e maggiorenni.
Carabinieri Di Laives Fermano Carabinieri Di Laives Fermano
I carabinieri di Laives hanno effettuato controlli a San Giacomo contro microcriminalità giovanile e spaccio, sequestrando hashish e un coltello a scatto a due giovani, con conseguenti denunce e segnalazioni. - Gaeta.it

Un controllo mirato contro la microcriminalità giovanile e lo spaccio di stupefacenti ha portato all’intervento dei carabinieri di Laives nel quartiere San Giacomo. La scoperta di un involucro con hashish e di un coltello a scatto ha richiesto provvedimenti diversi per due ragazzi fermati nel corso dell’operazione.

Il servizio straordinario dei carabinieri a San Giacomo

Nella serata del 2025, i carabinieri di Laives hanno svolto un servizio straordinario di controllo a San Giacomo, zona conosciuta per episodi di spaccio e piccoli reati. Gli agenti, operando in abiti civili per non farsi riconoscere, hanno monitorato il quartiere con l’obiettivo di individuare situazioni sospette legate all’uso di stupefacenti e alla microcriminalità tra i giovani.

L’attenzione si è concentrata su due ragazzi che mostravano un atteggiamento nervoso e circospetto. I carabinieri si sono avvicinati per un controllo più approfondito e, dopo aver fermato i due, hanno proceduto con l’identificazione e la perquisizione personale. L’azione è rientrata in una serie di interventi simili già effettuati nei mesi precedenti per limitare fenomeni di degrado urbano e reati legati alla droga.

Scoperta di hashish e coltello: sequestro e denunce

Durante la perquisizione, uno dei ragazzi, nato a Bolzano nel 2007, ha tentato di disfarsi di un piccolo involucro, poi recuperato dai carabinieri. All’interno sono stati trovati circa cinque grammi di hashish, destinati probabilmente a un consumo personale o una cessione in piccole dosi. L’altro giovane, classe 2003, risultava invece portatore di un coltello a scatto con lama lunga sedici centimetri, nascosto sotto i vestiti.

Il possesso di droga da parte del minorenne ha comportato la segnalazione alla Prefettura di Bolzano come assuntore di sostanze stupefacenti. “Questo tipo di procedura mira a sottoporre il ragazzo a programmi di recupero o controlli, evitando una penalizzazione diretta ma intervenendo nel tentativo di ridurre il consumo tra i più giovani.”

Per il maggiorenne è scattata invece una denuncia per porto abusivo di armi. Il coltello a scatto, considerato un’arma impropria, è vietato e il suo possesso può causare conseguenze legali anche gravi. Le forze dell’ordine hanno quindi acquisito il coltello e avviato gli accertamenti del caso.

Il contrasto alla microcriminalità giovanile nella provincia di Bolzano

L’episodio di San Giacomo si inserisce in un contesto di controlli periodici intensificati dai carabinieri di Laives per contenere episodi di spaccio e piccoli reati. Nella provincia di Bolzano, l’attenzione verso la microcriminalità giovanile resta alta, con l’obiettivo di limitare l’accesso a droghe e armi tra ragazzi e giovani adulti.

Gli interventi prevedono non solo la repressione ma anche attività di prevenzione, coinvolgendo scuole e comunità per fornire supporto e informazione mirata. Le segnalazioni alla Prefettura sono uno strumento per individuare i consumatori e tentare di avviare percorsi di recupero, soprattutto per i minorenni. Per i maggiorenni invece, la legge prevede sanzioni penali quando si tratta di porto abusivo di armi o di detenzione di sostanze stupefacenti con intento di spaccio.

Servizi in borghese: un metodo per prevenire

I servizi in borghese rappresentano una modalità operativa utile per intercettare comportamenti illeciti prima che sfocino in situazioni più gravi. Ogni intervento contribuisce a ridurre un fenomeno che, in alcune zone, crea disagio diffuso nella comunità. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine resta un elemento chiave per garantire sicurezza e ordine pubblico.

Change privacy settings
×