Cane costretto in gabbia sul balcone a verona, animali sequestrati dopo la denuncia della lav

Cane costretto in gabbia sul balcone a verona, animali sequestrati dopo la denuncia della lav

Un cane di nome Niko e due gatti sono stati sequestrati a Verona dopo la denuncia dei cittadini e l’intervento della LAV, con il supporto del garante Emanuela Pasetto per contrastare il maltrattamento animale.
Cane Costretto In Gabbia Sul B Cane Costretto In Gabbia Sul B
A Verona, un cane chiamato Niko è stato salvato da condizioni di maltrattamento grazie alla denuncia dei cittadini, all’intervento della LAV e della garante per i diritti degli animali, con il sequestro anche di due gatti e l’avvio di un procedimento legale. - Gaeta.it

Un cane chiamato niko è stato trovato a vivere in condizioni difficili su un balcone di verona, rinchiuso in gabbia o legato alla ringhiera senza possibilità di muoversi liberamente. La denuncia è partita da alcuni residenti della zona che hanno allertato la lav, che ha avviato una serie di accertamenti. Nei giorni successivi sono stati sequestrati anche due gatti presenti nella stessa abitazione.

La segnalazione dei cittadini e l’intervento della lav

La storia è emersa quando alcuni abitanti di un quartiere di verona hanno notato il cane niko mantenuto in modo inadeguato. L’animale viveva costantemente sul balcone, chiuso all’interno di una gabbia o legato alla ringhiera. Le condizioni climatiche, tra caldo e freddo, complicavano la sua situazione. La preoccupazione dei cittadini li ha portati a contattare la lav, Lega Anti Vivisezione, che ha preso a cuore il caso. Dopo una serie di visite e osservazioni, i volontari hanno documentato la realtà in cui vivevano non solo niko, ma anche due gatti. Questa fase è stata fondamentale per raccogliere prove e determinare l’entità del maltrattamento.

Il ruolo decisivo della garante per i diritti degli animali

L’avvocato emanuela pasetto, garante per i diritti degli animali nel comune di verona, ha svolto un ruolo decisivo. Grazie al suo intervento è stato possibile formalizzare una denuncia alla procura. I materiali raccolti dai volontari della lav durante mesi di monitoraggio sono stati messi a disposizione degli inquirenti. La pronta reazione degli enti coinvolti ha accelerato le procedure necessarie. Questo passaggio ha portato al sequestro probatorio degli animali coinvolti, con niko e i due gatti affidati alla custodia giudiziaria della lav. Il coinvolgimento della procura dimostra la serietà con cui si sono affrontate le condizioni di maltrattamento.

Il ruolo della lav e le prossime iniziative giudiziarie

lorenza zanaboni, responsabile della sede lav di verona, ha spiegato come l’associazione intenda seguire attentamente il caso. La lav si sta preparando a costituirsi parte civile nel procedimento penale che potrebbe partire contro la persona responsabile del maltrattamento. Questo significa che l’associazione sarà presente in tribunale per chiedere che venga fatta giustizia e che siano punite le violazioni ai danni degli animali. Le azioni della lav consentono non solo di tutelare gli animali sequestrati, ma anche di dare un segnale forte contro le pratiche di abuso e negligenza. Nel frattempo, niko e i gatti rimarranno sotto la tutela della legale e dei volontari, garantendo loro condizioni migliori.

Il quadro legale e l’importanza della tutela degli animali a verona

La vicenda di niko si inserisce in un contesto più ampio fatto di normative che tutelano gli animali e puniscono chi li maltratta. In italia la legge prevede sanzioni per chi detiene animali in condizioni incompatibili con il loro benessere. L’intervento concreto della lav e del garante comunale dimostra come il sistema possa funzionare se i cittadini collaborano segnalando situazioni sospette. La sinergia fra associazioni animaliste e pubbliche autorità si traduce in interventi tempestivi capaci di impedire la cronica sofferenza di esseri viventi. A verona, come in molte altre città, cresce l’attenzione verso il rispetto degli animali e la necessità di controlli periodici. Questa vicenda riflette l’impegno che serve affinché casi simili non restino impuniti.

Change privacy settings
×