Campania verso il 90% degli obiettivi ambientali con la riduzione delle ecoballe e il miglioramento dei mari

Campania verso il 90% degli obiettivi ambientali con la riduzione delle ecoballe e il miglioramento dei mari

La Campania ha raggiunto il 90% degli obiettivi ambientali, riducendo le ecoballe e migliorando la gestione delle acque, ma resta da completare lo smaltimento entro il 2025 per una tutela più efficace.
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La Campania ha raggiunto il 90% degli obiettivi ambientali fissati, riducendo le ecoballe e migliorando la gestione delle acque, ma resta ancora da completare lo smaltimento dei rifiuti entro il 2025. - Gaeta.it

La Campania ha raggiunto gran parte dei traguardi fissati per la tutela ambientale. Il presidente della regione, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto durante il Green Med Expo & Symposium – Stati Generali sull’Ambiente 2025, tenutosi a Napoli. Tra le sfide superate rientrano la riduzione dei rifiuti accumulati e il miglioramento delle condizioni dei mari. Restano però alcune criticità da risolvere nel corso dell’anno.

Lo stato iniziale dell’ambiente in campania e le sfide della gestione rifiuti

Quando la giunta di Vicenzo De Luca ha preso il posto dell’amministrazione precedente, la Campania si trovava con una situazione ambientale complessa. I siti di Giugliano, in particolare, ospitavano circa 4 milioni e 200 mila tonnellate di ecoballe, materiale solido derivante da raccolta differenziata mal gestita, che diventava causa di gravi problemi sanitari e ambientali. L’inquinamento dei mari del golfo di Napoli peggiorava ogni anno, mentre i depuratori locali operavano al di sotto della capacità prevista.

Un altro elemento critico era la mancanza di un quadro normativo per la gestione del ciclo delle acque. Non esisteva una legge regionale puntuale che regolasse questo settore cruciale per la salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, la regione aveva approvato in passato piani ritenuti insufficienti, come la costruzione di quattro termovalorizzatori, senza però prevedere strutture per il trattamento dei rifiuti organici, lasciando un vuoto importante nel sistema di smaltimento e riciclo.

I risultati raggiunti: riduzione ecoballe e innovazioni nel ciclo dell’acqua

Secondo il presidente De Luca, la Campania ha ora completato il 90% degli obiettivi ambientali prefissati. In particolare, è stata portata avanti una significativa riduzione delle ecoballe presenti nei depositi. Questa operazione ha richiesto investimenti e interventi diffusi sul territorio, sia per migliorare il recupero dei rifiuti sia per liberare le aree compromesse. La sfida non è stata semplice, ma i numeri mostrano progressi concreti.

Sul fronte idrico, la regione ha dotato finalmente il sistema di una legge dedicata al governo del ciclo delle acque. Grazie a questo testo normativo, sono stati avviati interventi sugli impianti depurativi per permettere loro di operare secondo standard più elevati. L’obiettivo è tutelare i mari e le falde acquifere, ripristinando un equilibrio duraturo. Parallelamente, sono stati man mano dismessi i vecchi programmi indirizzati solo ai termovalorizzatori, troppo centrati sull’incenerimento senza tenere conto del trattamento della frazione organica, ancora a lungo trascurata prima.

Gli obiettivi rimasti da completare e il percorso futuro della campania

Nonostante i risultati ottenuti, resta ancora da eliminare circa un milione di tonnellate di ecoballe dal territorio campano. Questo traguardo, stando a quanto dichiarato da De Luca, si intende raggiungere entro il 2025, con un programma già avviato che punta a completare il ciclo di smaltimento e recupero dei rifiuti residui.

Il percorso per migliorare la tutela ambientale localmente passa anche attraverso il consolidamento degli impianti di trattamento e l’ampliamento della raccolta differenziata. Le azioni finora messe in campo servono per arginare l’eredità pesante che si portava dietro la regione e per rispondere alle esigenze di salute pubblica e sostenibilità. La situazione rimane però da monitorare con attenzione, sia nel breve che nel medio termine.

Il lavoro prosegue quindi con impegno, puntando a rendere la Campania un territorio meno esposto a rischi ambientali e con una gestione più moderna dei rifiuti e delle acque. I risultati comunicati al Green Med Expo danno una fotografia chiara della condizione attuale e delle sfide ancora aperte.

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