Domani, 7 giugno, sarà la giornata mondiale della sicurezza alimentare, evento promosso ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Fao. In occasione di questa ricorrenza, torna per il quinto anno la campagna Safe2Eat, frutto del lavoro congiunto tra Efsa e ministero della Salute. L’iniziativa si concentra sui rischi connessi al consumo di alimenti di origine vegetale, offrendo ai cittadini indicazioni pratiche per prevenire malattie di origine alimentare.
La giornata mondiale della sicurezza alimentare e il ruolo delle istituzioni internazionali
La celebrazione del 7 giugno ha radici profonde nel lavoro degli organismi internazionali come Oms e Fao, che indicano la sicurezza del cibo come un obiettivo globale di salute pubblica. Ogni anno si sollecita una collaborazione internazionale per promuovere metodi di produzione, conservazione e distribuzione che riducano i pericoli legati al cibo.
Il momento serve anche per sensibilizzare i cittadini sulle responsabilità individuali legate al consumo sicuro. Le istituzioni europee, con iniziative come Safe2Eat, contribuiscono a diffondere messaggi mirati a migliorare i comportamenti e quindi la salute della popolazione.
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Nel 2025 lo scenario alimentare continua ad ampliarsi, con molta attenzione verso la qualità, la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti. Gli sforzi comuni, sostenuti da campagne coordinate e aggiornate, restano cruciali per contenere i rischi di malattie trasmesse dal cibo.
Il richiamo cade quindi sul lato pratico: lavorare insieme per fornire strumenti efficaci a chi si occupa ogni giorno di nutrire famiglie e comunità.
Safe2eat, un vademecum per evitare rischi alimentari con cibi vegetali
La campagna Safe2Eat propone un vademecum articolato in cinque punti essenziali rivolti ai consumatori. Questi suggerimenti si focalizzano soprattutto sulla prevenzione di malattie trasmesse da alimenti vegetali, noti anche come Anoa, oltre a porre attenzione sugli additivi usati in questi prodotti.
Tra le indicazioni principali vi è l’importanza di lavare gli alimenti immergendoli nell’acqua, una pratica semplice ma fondamentale per ridurre i residui e i microrganismi presenti sulla superficie. Il documento raccomanda anche di tenere separati gli alimenti crudi da quelli cotti, che rappresenta una misura efficace per evitare contaminazioni crociate durante la preparazione dei pasti.
Inoltre, viene sottolineato l’uso di utensili, taglieri e superfici puliti e dedicati esclusivamente a cụ tipi di alimenti, in modo da limitare ogni rischio di contaminazione indiretta. Non manca un richiamo all’igiene personale: è necessario lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver maneggiato gli alimenti. Ultimo consiglio, ma non per importanza, è la conservazione corretta degli alimenti deperibili, mantenendoli in frigorifero a temperature sotto i 4º C, così da rallentare o fermare la proliferazione batterica.
Queste semplici regole, pensate per tutti, aiutano a tenere sotto controllo rischi che, purtroppo, possono causare intossicazioni o infezioni anche gravi.
L’importanza di informazioni chiare e pratiche per la sicurezza alimentare
Gli esperti coinvolti nella campagna evidenziano come l’accesso a suggerimenti semplici e verificati contribuisca a limitare il numero di casi di malattie legate alla contaminazione della catena alimentare. Oggi la vita quotidiana offre tante occasioni per acquistare e consumare alimenti freschi o processati, ma non sempre emerge la consapevolezza necessaria a prevenire rischi.
L’attenzione si sposta quindi sulle pratiche domestiche, che restano un momento chiave per evitare contaminazioni. Per esempio, il contatto tra alimenti crudi e cotti o la scarsa igiene delle mani rappresentano spesso l’origine di contaminazioni che potrebbero essere evitate con poche accortezze.
Nel caso degli alimenti vegetali, spesso consumati crudi o poco cotti, la pulizia e la conservazione sono fondamentali. L‘effetto combinate di queste attività rallenta la diffusione di batteri o tossine che possono causare disturbi gastrointestinali.
Oltretutto, l’informazione aiuta a superare idee fuorvianti o mancanze di conoscenza che spesso portano a errori semplici ma rischiosi. Il messaggio è di adottare pratiche ripetibili e sicure ogni volta che si preparano pietanze a casa o fuori.
Un’estensione della campagna safe2eat a 23 paesi europei
A differenza degli anni precedenti, l’edizione 2025 della campagna Safe2Eat si amplia raggiungendo 23 paesi europei, un aumento rispetto ai 18 coinvolti nel 2024. L’iniziativa prenderà il via in contemporanea con la giornata mondiale della sicurezza alimentare e proseguirà fino a metà novembre con eventi, informazione e attività di sensibilizzazione.
Gli sforzi sono coordinati dall’Efsa, che ribadisce la necessità di fornire ai consumatori strumenti utili per muoversi in un contesto alimentare che presenta molteplici insidie legate alle diverse tipologie di cibo e alle fasi della catena distributiva. Bernhard Url, direttore esecutivo dell’Efsa, ha sottolineato che la campagna permette di creare un collegamento diretto tra le conoscenze scientifiche sulla sicurezza alimentare e le scelte quotidiane dei cittadini.
Questo approccio mira a fornire informazioni chiare, utili e operative. Così i consumatori possono adottare comportamenti più sicuri e, allo stesso tempo, rafforzare la fiducia nei prodotti che acquistano e consumano ogni giorno.