Cambio nella guida spirituale di Roccagorga e Maenza dopo l’addio di don Francesco Gazzelloni e la nomina di don Alessandro Trani

Cambio nella guida spirituale di Roccagorga e Maenza dopo l’addio di don Francesco Gazzelloni e la nomina di don Alessandro Trani

La diocesi di Roccagorga e Maenza annuncia le dimissioni di Don Francesco Gazzelloni, la nomina di Don Alessandro Trani e l’indagine sulla scomparsa della collana d’oro di Sant’Erasmo, con attenzione alla continuità pastorale.
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La diocesi di Roccagorga e Maenza annuncia il cambio di guida pastorale dopo le dimissioni di Don Francesco Gazzelloni, sostituito da Don Alessandro Trani, in un contesto segnato dalla scomparsa di un prezioso oggetto sacro durante la festa patronale. - Gaeta.it

La diocesi della zona di Roccagorga e Maenza ha annunciato una significativa modifica nella guida delle sue comunità parrocchiali. L’addio del reverendo Don Francesco Gazzelloni ha aperto la strada a una nuova figura chiamata a gestire gli impegni pastorali, in un periodo segnato da un episodio insolito che ha interessato la zona. La vicenda ruota attorno alla scomparsa di un oggetto sacro e alle conseguenze di questo evento sulle pratiche religiose locali.

Le dimissioni di don francesco gazzelloni e le motivazioni note

Nella giornata del 9 giugno 2025, il vescovo Mariano Crociata ha formalmente accettato le dimissioni di Don Francesco Gazzelloni, fino a poco prima parroco di Roccagorga e parroco in solido a Maenza. La decisione è stata presa a seguito di un colloquio tra il vescovo e il sacerdote, in cui sono chiarite le ragioni che hanno portato a questa scelta. Non sono state rese pubbliche dichiarazioni approfondite sulle motivazioni personali o pastorali che hanno indotto Don Gazzelloni a lasciare i suoi incarichi, ma si tratta indubbiamente di una fase di passaggio per le comunità coinvolte.

Don Gazzelloni, durante il suo periodo a Roccagorga, aveva curato diverse iniziative rivolte al rafforzamento del legame tra i fedeli e la funzione della parrocchia come centro di aggregazione. Il suo ruolo di parroco in solido a Maenza gli aveva inoltre affidato responsabilità condivise che riguardano la gestione di Santa Maria Assunta in Cielo, importante punto di riferimento religioso per la locale comunità. Il ritiro da questi incarichi rappresenta dunque un cambiamento significativo nella struttura pastorale che sorregge le due cittadine.

La nomina di don alessandro trani e le sue responsabilità

Dopo l’avvicendamento, il vescovo Crociata ha nominato Don Alessandro Trani come amministratore parrocchiale della parrocchia dei Santi Leonardo ed Erasmo a Roccagorga. Don Trani, già Vicario Foraneo di Priverno, si occuperà anche della parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo a Maenza, continuando l’attività pastorale cominciata in precedenza. Questa doppia responsabilità testimonia la volontà della diocesi di mantenere la continuità nella cura spirituale delle due realtà.

Don Trani entrerà in carica in un periodo in cui le comunità richiedono stabilità e un riferimento solido, soprattutto a fronte degli eventi recenti che hanno sollevato preoccupazioni e interrogativi nei fedeli. La sua esperienza come Vicario Foraneo suggerisce una certa conoscenza delle problematiche locali e dei bisogni della popolazione, qualità utili per affrontare i compiti assegnati. La scelta di puntare su una figura interna alla diocesi potrebbe facilitare un passaggio di consegne stabile e senza disagi per le celebrazioni e le attività pastorali ordinarie.

L’indagine sulla collana d’oro scomparsa e l’impatto sulla comunità religiosa

Un elemento che ha preceduto questi cambiamenti è la sparizione della collana d’oro con crocifisso che tradizionalmente decora il busto di Sant’Erasmo, patrono di Roccagorga, durante la processione di festa. Questo gioiello votivo, conservato con cura dalla parrocchia, è risultato mancante poco prima delle celebrazioni, movimentando le preoccupazioni di fedeli e sacerdoti. La notizia della scomparsa è stata comunicata ufficialmente e le indagini sono state avviate dai Carabinieri, chiamati direttamente dallo stesso Don Gazzelloni.

L’episodio ha acceso dibattiti sull’importanza della tutela degli oggetti sacri nelle manifestazioni religiose e sulle misure di sicurezza adottate. Anche a livello pratico, l’impossibilità di esporre l’oggetto previsto dalla tradizione ha modificato il modo in cui si sono svolti alcuni momenti della festa patronale. La sparizione ha richiesto un intervento immediato per mantenere intatto il valore simbolico della celebrazione e fare luce su quanto avvenuto. La diocesi ha seguito con attenzione lo sviluppo della questione, attenta a non compromettere la serenità delle comunità coinvolte.

La riorganizzazione pastorale e l’attenzione alla comunità

In attesa di risposte definitive sulle cause della scomparsa del gioiello, la diocesi ha riorganizzato la gestione pastorale delle parrocchie di Roccagorga e Maenza. L’obiettivo dichiarato è garantire la continuità della presenza ecclesiastica e il supporto ai fedeli anche in questa fase di transizione. La nomina di Don Trani va nella direzione di consolidare un punto di riferimento chiaro, mantenendo un collegamento diretto con le esigenze spirituali e sociali delle due comunità.

La riorganizzazione comprende la gestione delle attività liturgiche, gli eventi religiosi e le iniziative di carattere sociale che coinvolgono i parrocchiani. La diocesi ha sottolineato l’importanza di ascoltare e accompagnare i fedeli, anche attraverso una comunicazione trasparente riguardo alla vicenda della collana scomparsa e ai futuri sviluppi. Si segnalano anche incontri previsti per chiarire alcune aspetti della situazione e rafforzare il senso di partecipazione della popolazione ai momenti religiosi e civili di Roccagorga e Maenza.

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