L’operazione Strade Sicure continua a garantire la presenza dell’esercito in diverse città del centro-nord. Nel 2025 si è svolto un passaggio di consegne importante al comando del raggruppamento che copre quattro regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Il cambio tra il colonnello Marco Silenzi e il colonnello Alessandro Antonio Stanca ha segnato una nuova fase per questa presenza militare sul territorio, con oltre 530 militari impegnati in un’attività di vigilanza e supporto costante alle forze dell’ordine.
Il passaggio di consegne e la sede del raggruppamento
Il cambio di comando è avvenuto nella caserma Montezemolo di Castel Maggiore, alle porte di Bologna. Questa struttura è sede del Reggimento Genio Ferrovieri, un punto di riferimento per le operazioni militari in zona. Qui il colonnello Silenzi ha passato ufficialmente il testimone al collega Stanca, comandante del 121/o reggimento artiglieria controaerei. La cerimonia ha sancito il proseguimento delle attività di controllo e sicurezza nelle aree di competenza, in un contesto che vede la presenza militare integrata con le forze di polizia per garantire ordine e sicurezza pubblica.
Un punto nevralgico per la sicurezza in centro-nord
La scelta della caserma Montezemolo non è casuale: da qui partono molte attività operative e di coordinamento della sicurezza in quei territori. Il ruolo del raggruppamento coinvolge non solo le attività sul campo ma anche la gestione logistica e strategica in sinergia con il comando forze operative nord, cui risponde.
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Il bilancio dell’attività sotto il comando di silenzi
Durante il periodo di comando del colonnello Marco Silenzi, il raggruppamento ha raggiunto numeri significativi. Su un totale di 18.000 servizi di vigilanza, i militari hanno identificato 9.526 persone. Fra queste, 135 sono finite in stato di fermo, denunciate o arrestate. Questi numeri raccontano di un lavoro concreto sul territorio, mirato non solo alla presenza visibile ma anche all’intervento efficace in situazioni di rischio.
Questi controlli hanno portato al sequestro di 27 armi e oltre un chilogrammo di sostanze stupefacenti. Questi dati riflettono l’impegno nel prevenire e contrastare azioni illecite, mantenendo al contempo la sicurezza dei cittadini. I militari hanno anche eseguito 40 interventi di primo soccorso sanitario, esemplificando la molteplicità dei compiti svolti: oltre alla sorveglianza, un supporto diretto e immediato nelle emergenze.
Operazione strade sicure e quadro normativo
Quest’attività si inserisce nel contesto dell’operazione strade sicure, attiva dal 2008 secondo la legge 125 del 24 luglio 2008, che consente l’impiego dei militari in compiti di sicurezza urbana a supporto delle polizie locali. L’attenzione alla professionalità delle truppe è costante e confermata dai risultati ottenuti.
Le aree di intervento e i compiti affidati al nuovo comandante
Il colonnello Alessandro Antonio Stanca guida ora circa 530 militari distribuiti su numerose città di quattro regioni. I territori interessati includono piazze e luoghi pubblici di Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Rimini in Emilia Romagna; Firenze, Prato, Grosseto, Livorno, Pisa e Siena in Toscana; nonché Perugia e Ancona nelle Marche e in Umbria.
Obiettivi di sicurezza pubblica e tutela del patrimonio
Il raggruppamento si occupa di sorvegliare siti istituzionali, infrastrutture strategiche come aeroporti e ferrovie, e luoghi di valore culturale e religioso. Questa attività di controllo è fondamentale per prevenire atti criminali, terrorismo o altre minacce alla sicurezza pubblica. I militari lavorano fianco a fianco con le forze dell’ordine in un coordinamento continuo.
La tutela di infrastrutture come le ferrovie è particolarmente delicata, viste le grandi concentrazioni di persone e merci. Allo stesso tempo la sorveglianza dei siti culturali e religiosi si rivela importante per proteggere il patrimonio storico e l’incolumità dei visitatori.
L’operazione Strade Sicure, dopo più di 17 anni, mantiene un ruolo centrale per la sicurezza urbana in queste regioni, con una presenza militare che si adatta alle esigenze di controllo e prevenzione senza interruzioni.