I dati rilevati a maggio 2025 mostrano un ridimensionamento significativo del mercato del vino italiano negli Stati Uniti. In particolare, il consumo di vino proveniente dall’Italia registra un calo del 10,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, riflettendo una tendenza negativa che persiste da almeno tre anni. Questo andamento conferma una crisi in un mercato cruciale per il settore enologico italiano, segnando un decremento anche nel valore economico complessivo delle vendite.
I numeri del calo dei consumi di vino italiano nel 2025 negli usa
Le statistiche raccolte dall’osservatorio dell’Unione Italiana Vini , basate sulle elaborazioni Sipsource relative agli scarichi di vino dai magazzini dei distributori, fanno emergere un trend preoccupante. Nei primi cinque mesi del 2025, le vendite di vino italiano negli Stati Uniti hanno perso il 6,3% in volume e valore rispetto allo stesso periodo del 2024. Maggio, in particolare, si distingue come uno dei mesi più critici, con una flessione del 10,6%.
Questo calo supera la media generale di mercato degli Stati Uniti, dove il consumo di vino ha subito un calo del 14,4% a maggio e una contrazione del 9% nei primi cinque mesi del 2025. Questi dati indicano una difficoltà più ampia del comparto vinicolo negli Usa, ma con un impatto diretto e più grave per il vino italiano.
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Impatto dei dazi e riflessi sul mercato del vino italiano negli stati uniti
La situazione è aggravata dall’imposizione di dazi tariffari che penalizzano le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti. Il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, ha sottolineato come questa misura rischi di danneggiare gravemente un settore già in sofferenza. L’inasprimento delle barriere commerciali rende più difficile mantenere la posizione del vino italiano in un mercato strategico, che da anni rappresenta un pilastro per il made in Italy.
Questi dazi, oltre a rendere più oneroso l’accesso al mercato americano, complicano le relazioni commerciali e culturali costruite nel tempo tra i due paesi. Il vino italiano, infatti, non è solo un prodotto, ma anche un elemento simbolico delle connessioni tra Italia e Stati Uniti. A questo punto, diventa urgente un confronto serio sull’assetto del comparto vinicolo nazionale per fronteggiare la crisi e definire nuove strategie.
La prossima assemblea nazionale uiv: un momento per riflettere sul futuro
In questo contesto di difficoltà, l’Unione Italiana Vini ha annunciato che la prossima assemblea nazionale, prevista a Roma il 3 luglio 2025, sarà dedicata a discutere queste criticità. Il confronto punta a mettere a fuoco le azioni necessarie per sostenere il vino italiano sul mercato internazionale, soprattutto negli Stati Uniti.
Le discussioni verteranno su un’eventuale nuova impostazione del settore, che tenga conto delle sfide poste dai dazi e dal calo dei consumi. Il momento si presenta come cruciale per definire le scelte delle aziende produttrici e degli operatori, chiamati a reagire a una situazione in peggioramento e a prepararsi a scenari che sembrano destinati a non migliorare nel breve termine. L’assemblea rappresenta quindi un appuntamento atteso da molti protagonisti del comparto vinicolo, pronti a esaminare dati, proporre soluzioni e rivedere le strategie per restare competitivi.