Calenda: manovra senza scelte ideologiche e regionali, no a sostegno di fico e tridico

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Calenda esclude manovre ideologiche e aiuti a Fico e Tridico - Gaeta.it

Armando Proietti

7 Settembre 2025

Carlo Calenda, leader di Azione, ha rilanciato la disponibilità del suo partito a collaborare con il governo per la prossima manovra economica, sottolineando però l’importanza di essere ascoltati senza ricadere in posizioni ideologiche. L’intervento arriva dal Forum Teha di Cernobbio, dove Calenda ha anche espresso chiaramente la sua posizione sulle imminenti elezioni regionali.

Calenda punta su una manovra pragmatica che dia risposte ai cittadini

Durante il Forum Teha di Cernobbio, Carlo Calenda ha ribadito come Azione si presenti con atteggiamento aperto verso il governo nella costruzione della manovra economica del 2025. L’obiettivo, ha spiegato, è migliorare concretamente la qualità della vita della popolazione italiana, evitando che la politica si incastri in scelte guidate solo da ideologie o strategie elettorali. Calenda ha messo in evidenza che la disponibilità al dialogo da parte del suo partito non è subordinata a condizioni pretestuose, ma al contrario risponde a una logica di responsabilità verso i cittadini. La collaborazione, ha detto, si configura come uno strumento per passare dalle parole ai fatti nei provvedimenti economici che il governo intende adottare nei prossimi mesi.

Nell’intervista all’agenzia Adnkronos, Calenda ha anche sottolineato che Azione non si chiude dentro una visione politica rigida, bensì guarda alle proposte che possono portare benefici concreti. Al contesto della manovra si aggiunge dunque il messaggio che il partito vuole essere presente nel dialogo istituzionale, ma senza lasciarsi coinvolgere in logiche di schieramento estreme. Questa posizione vuole segnare un diverso approccio tra maggioranza e opposizione, con una parola chiara rivolta alla responsabilità delle decisioni economiche. Al centro del discorso c’è la richiesta che il governo ascolti le proposte che vengono da Azione, non per interesse partitico, ma con l’obiettivo di attuare misure utili per le famiglie e le imprese italiane.

Elezioni regionali: calenda esclude sostegno a fico e tridico

Sulle prossime elezioni regionali, Calenda è stato altrettanto netto. Ha spiegato che Azione si presenterà soltanto con un candidato in cui riconosce una reale affidabilità e capacità di governo. Ha escluso fin da subito qualsiasi sostegno a Roberto Fico e Pasquale Tridico, ritenuti figure di matrice populista senza esperienza di gestione amministrativa adeguata. Queste posizioni sono state chiarite durante l’intervista ad Adnkronos: per Calenda, Fico e Tridico non possiedono quel profilo politico concreto che Azione cerca per la competizione regionale.

In particolare, ha criticato Tridico per la sua proposta di reddito di cittadinanza, considerata una misura poco sostenibile e inadeguata per affrontare le esigenze delle regioni. L’esclusione di Fico, invece, va nella direzione di evitare alleanze o supporti a chi, secondo Calenda, si muove in modo populista senza esperienza di governo. Questa scelta segna una linea chiara per Azione nel confronto elettorale regionale, dove si punta a candidati con esperienze amministrative comprovate e una visione pragmatica, lontana da promesse semplicistiche e demagogiche.

La posizione di Calenda su queste due figure politiche evidenzia come Azione voglia distanziarsi da partiti o leader che propongono soluzioni immediate ma poco realizzabili sul piano concreto. Al tempo stesso, ribadisce l’apertura verso candidature e scelte che rispondano alle esigenze della società, sempre con un occhio alla capacità di gestione e al concreto miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Questa strategia si colloca nel quadro di una battaglia politica che si svilupperà nei mesi a venire, soprattutto nelle regioni dove il consenso potrebbe essere determinante per equilibri di governo più ampi.


L’intervento di Carlo Calenda al Forum di Cernobbio segna un momento di chiarezza sulle posizioni di Azione, sia sul rapporto con il governo in tema economico sia sul ruolo del partito nelle imminenti elezioni regionali. La linea è netta: collaborazione senza vincoli ideologici sulla manovra e scelte precise sui candidati, con l’esclusione di figure come Fico e Tridico definite insufficienti per guidare territori. Le prossime settimane saranno decisive per capire come queste posizioni influiranno nel dibattito politico italiano.