Il rialzo delle temperature sta creando seri problemi nelle stalle del torinese, soprattutto nelle zone di pianura. Le mucche, essendo animali a pelo, soffrono il caldo e devono essere monitorate con attenzione per preservarne il benessere. In risposta a questa sfida, molte aziende agricole hanno adottato nuovi sistemi per rinfrescare gli animali, con interventi mirati a garantire condizioni più ospitali anche durante le ondate di calore.
Le stalle aperte e i sistemi di raffreddamento per le mucche
Le aziende agricole della zona hanno modificato le strutture delle stalle per facilitare una migliore circolazione dell’aria. Le stalle sono quasi tutte aperte su tutti i lati, pensate per far passare il vento naturale e mantenere l’ambiente più fresco possibile. Oltre all’architettura, sono entrati in uso sistemi tecnologici di ventilazione che si attivano in automatico quando la temperatura supera i 20 gradi. Questi impianti creano vortici d’aria che abbassano la percezione del caldo e migliorano la vivibilità per gli animali.
Ventilazione e nebulizzazione per il benessere
Non solo ventole, perché alcune stalle sono equipaggiate con impianti di nebulizzazione e docce a tempo che spruzzano acqua fresca sulle mucche. Quest’acqua aiuta a raffreddare la pelle e a diminuire lo stress da caldo. Appena termina la nebulizzazione, si attivano asciugatori che soffiando aria fresca impediscono al pelo di rimanere bagnato, così da evitare possibili problemi legati all’umidità prolungata come infezioni o fastidi.
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La gestione dell’acqua e delle pulizie per la salute degli animali
L’approvvigionamento dell’acqua è fondamentale per mantenere le mucche idratate senza rischiare shock termici. Per questo gli abbeveratoi forniscono acqua fresca ma mai troppo fredda, così da evitare bruschi sbalzi di temperatura. In aggiunta alla cura del raffreddamento, le aziende riducono i tempi di passaggio dei raschiatori per i liquami nelle stalle. Questa pratica evita che gli zoccoli degli animali stiano troppo a lungo a contatto con l’umido, riducendo così il rischio di infezioni e problemi alle zampe.
La pulizia frequente e la gestione accurata dell’umidità si rivelano indispensabili nei mesi più caldi per mantenere la salute degli animali. Il caldo accentua infatti la possibilità che l’umidità diventi un fattore di rischio per malattie e condizioni dolorose agli zoccoli.
Investimenti pubblici e preoccupazioni per il futuro
Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, ricorda che il benessere degli animali è strettamente legato anche alla sostenibilità dell’attività agricola. Tra il 2023 e il 2024, la regione ha stanziato 45 milioni di euro provenienti da fondi europei, destinati al miglioramento delle stalle. Questi fondi permettono alle aziende di attrezzarsi meglio, ma l’obiettivo è riuscire ad agire rapidamente, perché il cambiamento climatico accelera la necessità di proteggere gli animali dal caldo.
Costi e sfide per le aziende agricole
Il costo di un impianto di ventilazione per una stalla con circa 100 mucche può superare i 50mila euro: una spesa rilevante per molte aziende, che spiega l’importanza del sostegno pubblico. Le misure di raffreddamento non rappresentano solo una spesa, ma un investimento sulla qualità della vita degli animali e sulla produttività. La sfida rimane quella di garantire tempi brevi nella messa in sicurezza di tutto il comparto allevatoriale rispetto a condizioni climatiche sempre più difficili da gestire.
«Il benessere degli animali è strettamente legato anche alla sostenibilità dell’attività agricola» ha sottolineato Bruno Mecca Cici.