Molti lavoratori italiani si potrebbero presto trovare con un assegno mensile più voluminoso, con uno stipendio maggiorato.
Con l’arrivo dell’estate, si accende l’attesa per una voce in più in busta paga che può fare la differenza nell’affrontare i mesi caldi. La domanda riguarda chi potrà festeggiare questo bonus extra in busta paga e quanto si può davvero fare affidamento su questo sostegno aggiuntivo.
Non è scontato, infatti, che arrivi per tutti, la novità riguarda solo una parte dei lavoratori italiani, legata a specifiche condizioni contrattuali. Non sono comunque pochi, a dirla tutta, coloro che potranno ricevere questo aumento dello stipendio che, anche se temporaneo, potrà inficiare positivamente sulla piccola economia.
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La cosiddetta quattordicesima mensilità non è un diritto universale come la tredicesima, ma dipende interamente dal contratto collettivo applicato alle varie classi di lavoratori. Si prevede che circa 10 milioni di lavoratori del settore privato riceveranno questa gratifica, soprattutto in comparti come commercio, turismo, logistica, edilizia, chimica e servizi.

Restano invece esclusi, salvo eccezioni, i dipendenti pubblici, i metalmeccanici e i bancari, categorie che fanno quindi principalmente riferimento a enti statali. La quattordicesima è spesso definita “gratifica feriale” perché arriva in estate, mentre la tredicesima è la “gratifica natalizia”, proprio per i diversi periodi feriali.
È essenziale dunque, conoscere il proprio contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per capire se si ha diritto alla quattordicesima o meno. Tra i contratti che la prevedono ci sono quelli del terziario, commercio, turismo, chimica, edilizia (per impiegati), autotrasporto, servizi di pulizia, studi professionali e altri.
Se il contratto collettivo riconosce la quattordicesima, il datore di lavoro è obbligato a corrisponderla e non si possono fare accordi contrari con il lavoratore. È possibile che in assenza di previsione contrattuale, il datore di lavoro eroghi comunque un extra su base individuale, ma è una pratica piuttosto rara.
Il calcolo della quattordicesima si basa sui mesi effettivamente lavorati tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno in corso. Si considera la retribuzione lorda mensile, viene moltiplicata per i mesi lavorati e divisa per 12, calcolo relativamente semplice se le carte sono in regola.
Non va dimenticato, infine, che la quattordicesima è soggetta a tassazione come un normale stipendio, quindi al netto delle tasse e dei contributi. Non si applicano le detrazioni per carichi familiari, come sullo stipendio mensile, tuttavia si può fare successivamente un conguaglio che può portare a un recupero fiscale.