Buona occupazione: sfide e opportunità per il turismo e il lavoro nelle marche e piceno

Buona occupazione: sfide e opportunità per il turismo e il lavoro nelle marche e piceno

Il turismo nelle Marche, che contribuisce oltre il 12% al Pil regionale, affronta sfide legate a carenza di personale qualificato e precarietà; il convegno di Offida ha promosso lavoro dignitoso, formazione e destagionalizzazione.
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Il convegno di Offida ha evidenziato le sfide del turismo nelle Marche, puntando su lavoro dignitoso, formazione e destagionalizzazione per sostenere la crescita economica e migliorare le condizioni occupazionali nel settore. - Gaeta.it

Il turismo nelle Marche rappresenta una fetta significativa dell’economia locale, con oltre il 12% del Pil regionale. Nonostante questa rilevanza, il settore fatica a trovare personale qualificato e sicuro sul piano lavorativo. A Offida si è svolto un convegno che ha messo al centro proprio queste problematiche, analizzando come il lavoro dignitoso possa sostenere la crescita economica in questa area.

Il convegno di offida: partecipanti e temi al centro del dibattito

Il 16 maggio 2025, a Offida, si è svolto un convegno intitolato “Buona Occupazione: lavoro dignitoso e crescita economica nel turismo”. L’evento ha riunito rappresentanti di sindacati, istituzioni regionali e studiosi del settore. Tra gli interventi principali, spiccavano quelli di Elena Capriotti, presidente dell’Ente Bilaterale Territoriale Marche, e Fabrizio Bontà, vicepresidente e membro della Uiltucs.

Sono intervenuti anche rappresentanti di Filcams Cgil e Cisl Fisascat, che hanno portato testimonianze dirette della situazione lavorativa, mettendo in evidenza la necessità di migliorare le condizioni contrattuali. L’obiettivo comune rimaneva trovare strategie utili a favorire un lavoro stabile e attrarre i giovani verso il settore turistico.

L’incontro ha creato uno spazio di confronto concreto, affrontando le sfide del settore e indicando percorsi per rafforzare la bilateralità, cioè la collaborazione tra imprese e lavoratori, e il welfare contrattuale. Il convegno ha ribadito il ruolo della contrattazione collettiva come strumento per garantire un equilibrio tra esigenze produttive e tutela del lavoratore.

Promuovere la crescita del turismo attraverso formazione e destagionalizzazione

Le conclusioni del convegno, affidate a Fabrizio Bontà, hanno puntato a evidenziare la necessità di interventi concreti sulla formazione e qualificazione del personale. Senza percorsi di aggiornamento e professionalizzazione, il settore rischia di rimanere stretto in un ciclo di precarietà e difficile accesso per i giovani.

La destagionalizzazione è stata un altro punto fondamentale. Offrire servizi e attrazioni durante tutto l’anno permette di allungare il periodo di lavoro e distribuire meglio il flusso di visitatori. Questo favorisce stabilità per le imprese e permette ai lavoratori di pianificare un percorso professionale più solido.

L’evento di Offida ha messo in luce una serie di nuove opportunità e ha sollevato la necessità di collaborazioni più strette tra enti pubblici, sindacati e operatori turistici. La strada per un turismo più solido e un’occupazione dignitosa nelle marche resta aperta, con molte sfide da superare ma anche con risorse concrete da mettere a frutto.

Alla conclusione del convegno, la fisarmonicorchestra Dieci Trivellini ha salutato partecipanti arrivati da tutta la regione. L’attenzione resta alta sul tema, in attesa che le proposte discusse diventino azioni reali nel tessuto produttivo marchigiano e piceno.

Il valore del turismo nell’economia delle marche e del piceno

Le regioni Marche e Piceno vivono di turismo in modo crescente. I turisti, attratti dalle coste, dai borghi storici e dalle tradizioni enogastronomiche, alimentano una filiera che coinvolge alberghi, ristoranti, artigiani e attività locali. Il turismo produce oltre il 12% del Pil delle marche, diventando uno dei settori più importanti per l’economia regionale.

Nonostante la sua importanza, il settore si confronta con problemi strutturali. Le aziende lamentano una carenza di personale con competenze adeguate e, spesso, dipendenti occupati con contratti precari. Questo rende difficile sviluppare offerte turistiche di qualità e favorire l’attrazione di nuove figure professionali. Le stagioni turistiche ancora troppo concentrate in pochi mesi pongono limiti alla stabilità occupazionale.

La crisi demografica e la competizione internazionale aumentano la pressione. Le aziende del territorio cercano di adattarsi, ma l’assenza di un sistema stabile di lavoro rischia di compromettere la crescita del comparto. In questo contesto si inserisce il dibattito organizzato dall’Ente Bilaterale Territoriale Marche di Confesercenti, che punta a trovare soluzioni concrete per il futuro.

Strumenti concreti per sostenere lavoro e qualità nel turismo

All’interno del dibattito, la bilateralità e il welfare contrattuale sono stati indicati come leve decisive. Tra le misure discusse, ha avuto rilievo la sanità integrativa, che può garantire ai lavoratori una copertura medica più ampia e adeguata alle necessità di chi opera in settori con stagionalità e condizioni spesso difficili.

Il fondo Aster, attivo nelle Marche, è stato presentato come uno strumento che sostiene progetti di formazione e previdenza per operatori turistici. L’obiettivo è migliorare la preparazione dei lavoratori, così da ridurre il ricorso a contratti precari e favorire la stabilità. Si è parlato anche di come l’intelligenza artificiale possa impattare sul settore, con l’esperto Luigi Romano che ha illustrato le possibili trasformazioni tecnologiche e le opportunità per automatizzare alcune attività, lasciando più spazio a servizi qualificati.

Non sono mancate indicazioni pratiche su come garantire un lavoro dignitoso, evitando forme di sfruttamento e precarietà che danneggiano anche l’immagine del turismo regionale. La discussione ha evidenziato come migliorare le condizioni contrattuali, offrendo tutele e percorsi di crescita, rappresenti la strada per attrarre nuove generazioni nelle attività turistiche.

Riflessioni e dati sulle condizioni infrastrutturali e sanitarie nelle marche

Sul piano delle condizioni generali, il ricercatore Istat Leopoldo Nascia ha illustrato dati legati a carenze infrastrutturali nella regione. La presenza insufficiente di servizi sanitari e trasporti adeguati limita lo sviluppo del turismo e pesa sulla qualità della vita di chi lavora nel comparto.

L’analisi ha mostrato come le zone più turistiche soffrano di una distribuzione disomogenea delle risorse, con picchi nei mesi estivi e periodi di effettiva scarsità di servizi. Questi squilibri limitano le possibilità di destagionalizzare, riducendo le opportunità lavorative su tutto l’arco dell’anno.

Le riflessioni del professor Vittorio Pelligra si sono concentrate sul concetto di “buona occupazione”. Ha posto l’attenzione sul fatto che un lavoro giusto deve offrire non solo stipendio, ma anche sicurezza, compatibilità famigliare e dignità. Solo con queste basi il turismo può acquisire nuovi protagonisti e crescere in modo sostenibile.

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