La vicenda Brescia si è conclusa con il ritiro del ricorso contro la penalizzazione per irregolarità nei pagamenti, che ha spinto la squadra a retrocedere in serie C nel 2025. Intanto la Sampdoria si prepara ad affrontare il playout per restare in serie B, sfidando la Salernitana nella gara di andata in programma domenica 15 giugno. Il club genovese si è espresso per chiarire la propria posizione rispetto alle recenti polemiche che lo hanno coinvolto.
L’addio del brescia alla serie b dopo la penalizzazione confermata
Il Brescia ha deciso di non proseguire nel ricorso contro la penalizzazione che gli era stata inflitta per irregolarità nei pagamenti, confermando così la retrocessione in serie C per la stagione 2025-2026. La situazione si è conclusa ufficialmente nei giorni scorsi, dopo che la società ha valutato l’impossibilità di ribaltare la decisione a livello sportivo e disciplinare. Il trattamento riservato al club lombardo riflette la rigida attenzione della giustizia sportiva verso il rispetto delle regole finanziarie nel calcio italiano.
La retrocessione ha suscitato reazioni nell’ambiente calcistico della serie B, modificando di fatto la composizione della categoria e lasciando spazio a un playout decisivo che coinvolge anche altre squadre. La formazione bresciana dovrà ora programmare la prossima stagione in una categoria inferiore, affrontando un campionato meno prestigioso e presumibilmente con risorse ridotte. Questa fase potrebbe condizionare anche la gestione del club a livello societario e gestionale, in un contesto dove l’equilibrio finanziario resta prioritario per evitare ulteriori sanzioni.
Leggi anche:
La sampdoria e il playout per restare in serie b contro la salernitana
Con il Brescia penalizzato e retrocesso, la Sampdoria si trova ora a giocare il playout per evitare la retrocessione in serie C. La sfida si terrà contro la Salernitana e vedrà l’andata domenica 15 giugno. Il club ligure ha ufficializzato la preparazione alla partita, con lo staff tecnico e la squadra concentrati sull’obiettivo di mantenere la categoria. Il risultato sarà decisivo per stabilire il destino dei blucerchiati nella prossima stagione.
La società ha colto l’occasione per precisare la propria posizione rispetto a recenti illazioni emerse nei media. Negli ultimi tempi le polemiche avevano toccato anche il settore giovanile della Sampdoria, con inchieste che avevano sollevato dubbi sul comportamento di alcuni tesserati. In una nota ufficiale, il club ha negato ogni coinvolgimento diretto in pratiche non trasparenti e ha ribadito il proprio impegno a tutelare l’immagine e la correttezza del proprio operato.
Le misure adottate dalla sampdoria contro le accuse sul settore giovanile
Il 3 giugno, durante una puntata del programma televisivo Le Iene, erano state portate all’attenzione del pubblico alcune problematiche riguardanti il settore giovanile della Sampdoria. Le accuse avevano alimentato tensioni intorno alla gestione dei ragazzi e ai comportamenti di alcuni tesserati. Immediatamente la società ha reagito sospendendo temporaneamente, a scopo cautelativo, due giocatori coinvolti nella vicenda: Luca Silvani e Tommaso Mattioli.
La Sampdoria aveva già emesso una diffida a uno dei calciatori interessati il 25 marzo, ipotizzando che alcune azioni potessero essere strumentali. La versione ufficiale del club esclude qualsiasi responsabilità diretta e sottolinea la volontà di procedere con azioni legali per tutelare la propria immagine. Le misure prese puntano a garantire trasparenza e a mantenere la fiducia all’interno del settore giovanile, mettendo in chiaro che le infrazioni non saranno tollerate.
Un invito alla collaborazione tra addetti ai lavori
In questo contesto, il club ha invitato tutti gli addetti ai lavori a collaborare per superare l’episodio e continuare a seguire la crescita dei giovani calciatori con serietà e rispetto delle regole. La vicenda, pur delicata, non ha intaccato la preparazione della squadra maggiore, che ora è totalmente concentrata sul playout imminente contro la Salernitana.