Boramata 2025 a trieste: tre giorni dedicati alla bora con eventi, installazioni e attività all’aperto

Boramata 2025 a trieste: tre giorni dedicati alla bora con eventi, installazioni e attività all’aperto

Boramata torna a Trieste dal 13 al 15 giugno con installazioni, aquiloni acrobatici, podcast e yoga per celebrare la bora, tra cultura, gioco e nuove iniziative come il Museo della Bora a Opicina.
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Boramata torna a Trieste dal 13 al 15 giugno, celebrando la bora con installazioni colorate, aquiloni acrobatici, attività per famiglie, podcast e yoga, offrendo un’esperienza multisensoriale e culturale nel cuore della città. - Gaeta.it

L’appuntamento con Boramata torna a Trieste dal 13 al 15 giugno, pronto a celebrare il vento, soprattutto quello che dà nome alla manifestazione: la bora. Tra installazioni colorate, attività per famiglie e momenti di approfondimento culturale, la città si prepara a vivere un’esperienza legata a uno dei suoi elementi naturali più caratteristici.

La festa della bora in piazza unità d’italia con girandole e apertura dei bambini

La piazza Unità d’Italia sarà il cuore pulsante di Boramata 2025. Qui saranno sistemate più di 300 girandole colorate, visibili da ogni angolo, a creare un’atmosfera vibrante che richiama proprio il movimento e il respiro del vento. L’inaugurazione ufficiale avverrà con un gesto simbolico: alcuni bambini della scuola dell’infanzia Istituto Beata Vergine daranno il via all’evento, un modo per coinvolgere fin da subito le nuove generazioni nel legame con questo fenomeno naturale. L’allestimento delle girandole non è solo una scelta estetica: rappresenta una forma di gioco visivo e sensoriale che fa da sfondo a tutta la manifestazione.

Un’esperienza a 360 gradi

L’area sarà animata non solo dalla vista ma anche da altre esperienze che coinvolgono il vento in modo diretto e attivo. La disposizione in piazza permette un’interazione stretta tra i passanti e le installazioni, rendendo Boramata una festa che si respira davvero passeggiando tra le vie centrali di Trieste. Il ruolo dei bambini all’apertura sottolinea anche l’approccio educativo e sociale della manifestazione.

Le installazioni multisensoriali e gli aquiloni acrobatici: tra gioco e meraviglia

Nel programma di Boramata 2025 spiccano alcune conferme e novità nell’ambito delle installazioni. Torna BoraBox, un’installazione multisensoriale ideata nel 2015 per far conoscere il vento attraverso un’esperienza immersiva. Chiunque potrà “giocare” con la bora in modo diretto, percependo le sue variazioni di intensità e direzione grazie a strumenti elaborati per simulare la forza e il suono del vento.

Sabato sarà dedicato anche a uno spettacolo con gli aquiloni acrobatici, protagonisti del cielo sopra Trieste. Sara Rizzetto, vicecampionessa europea nella disciplina, mostrerà le sue abilità con degli aquiloni manovrati in modo da compiere evoluzioni precise e spettacolari. Questo momento unisce arte e sport, e si inserisce perfettamente nella tradizione di Boramata che da sempre abbina scienza, gioco e cultura.

Un evento per tutte le età

Queste iniziative non solo valorizzano la forza della bora come fenomeno locale, ma offrono uno spettacolo dinamico e coinvolgente sia per i residenti sia per i turisti. L’aspetto multisensoriale permette ai partecipanti un contatto diretto con il vento, mai così vissuto nelle altre occasioni pubbliche.

Podcast e yoga, nuove attività per scoprire e vivere la bora a trieste

Tra le novità del programma 2025 spiccano due attività molto diverse tra loro ma entrambe strettamente legate al tema del vento. In piazza Unità d’Italia sarà allestita una postazione per ascoltare i podcast sulla bora. Questi contenuti audio raccontano il fenomeno da diversi punti di vista: storico, scientifico e culturale. I podcast rappresentano un modo originale per approfondire il legame di Trieste con la bora, offrendo agli ascoltatori spunti interessanti e informazioni precise mentre si trovano fisicamente immersi nell’evento.

Un’altra proposta inedita è la sessione di yoga mattutino di sabato, aperta a chiunque voglia partecipare. L’attività si svolgerà tra le girandole colorate, un contesto unico che permette di combinare momenti di rilassamento e concentrazione con la presenza naturale del vento. La scelta di organizzare questa pratica in un luogo pubblico e animato da elementi naturali crea un’esperienza diversa dal solito e coinvolge chi cerca un contatto più intimo con l’ambiente circostante.

Nuove frontiere per boramata

La presenza di queste iniziative conferma la volontà degli organizzatori di proporre un evento che non sia solo visivo o spettacolare, ma anche in grado di far riflettere e coinvolgere emotivamente il pubblico sul tema della bora.

L’asta di domenica e la nuova casa del museo della bora a opicina

La chiusura della tre giorni vedrà la tradizionale asta delle girandole di domenica mattina. Le girandole, simbolo e segno distintivo di Boramata, saranno messe in vendita e il ricavato andrà a favore della Fondazione Monticolo&Foti. Questa è una realtà che promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, e l’iniziativa apre un collegamento diretto tra cultura, ambiente e impegno sociale.

Un museo dedicato al vento

Parallelamente, gli organizzatori hanno dato notizia dei progressi sul Museo della Bora. La nuova sede, quasi pronta, si troverà nella zona di Opicina. Ospiterà il Borarium, uno spazio digitale che approfondirà il fenomeno della bora, e l’Università del Vento, un luogo dove si affronteranno sia gli aspetti scientifici sia quelli letterari legati a questa forza naturale. Questi interventi segnano un passo avanti per Trieste, una città che storicamente ha un rapporto profondo con il vento e che ora punta a valorizzare questo patrimonio in modo strutturato e permanente.

La presenza di enti come la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e altri partner nel sostegno all’evento testimonia l’importanza data a Boramata come appuntamento consolidato del calendario estivo cittadino.

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