Bonus maroni 2025: più soldi in busta paga per chi sceglie di rinunciare alla pensione anticipata

Bonus maroni 2025: più soldi in busta paga per chi sceglie di rinunciare alla pensione anticipata

Il bonus Maroni 2025 premia chi rinuncia alla pensione anticipata quota 103 o ordinaria, offrendo un aumento netto in busta paga ma riducendo l’importo della pensione futura.
Bonus Maroni 20253A Pic3B9 Soldi I Bonus Maroni 20253A Pic3B9 Soldi I
Il bonus Maroni 2025 incentiva i lavoratori che, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata, scelgono di continuare a lavorare ricevendo un aumento netto in busta paga, a scapito però di una pensione futura ridotta. - Gaeta.it

Il bonus Maroni resta confermato per il 2025 e premia chi sceglie di continuare a lavorare pur avendo i requisiti per andare in pensione anticipata. Non si tratta più soltanto di rinunciare a quota 103, ma si estende anche a chi potrebbe accedere alla pensione anticipata ordinaria. Questo incentivo significa un aumento netto in busta paga, ma riduce il montante contributivo e quindi l’entità della pensione futura. Vediamo come funziona, chi ne può beneficiare, e in quali casi conviene davvero chiedere questo bonus.

Le regole attuali per la pensione anticipata in italia

La normativa pensionistica italiana consente di andare in pensione anticipata seguendo diverse regole. Ad oggi, chi ha almeno 62 anni e 41 anni di contributi può optare per la cosiddetta quota 103, una formula flessibile introdotta negli ultimi anni per evitare l’attesa dei 67 anni per la pensione di vecchiaia. Oltre a questa, esiste la pensione anticipata ordinaria, che non tiene conto dell’età ma richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per i lavoratori uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Questi strumenti nascono per consentire una uscita dal lavoro prima rispetto all’età standard, ma implicano un assegno pensionistico inferiore rispetto al diritto che si consoliderebbe con contributi più lunghi o una maggiore età pensionabile. Chi possiede tali requisiti può scegliere di lasciare il lavoro, ma questa scelta non è obbligatoria: è qui che il bonus Maroni consente una strada alternativa.

Cos’è il bonus maroni e come funziona per il 2025

Introdotto nelle leggi di bilancio degli scorsi anni, il bonus Maroni è stato riconfermato anche per il 2025 con alcune novità rilevanti. L’incentivo consiste in una somma aggiuntiva che i lavoratori dipendenti possono ricevere in busta paga se decidono di non uscire dal lavoro, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata.

Tecnicamente, il bonus corrisponde al versamento dei contributi previdenziali a carico del lavoratore , che normalmente andrebbero all’Inps. Invece, questa somma viene accreditata direttamente in stipendio e non viene tassata, assicurando così un aumento netto immediato.

Prendendo come esempio una retribuzione annua lorda di 30.000 euro, il bonus garantisce circa 219 euro netti in più ogni mese, su 13 mensilità. L’aspetto cruciale però è che questi contributi non versati non contribuiscono al calcolo della pensione, quindi, il beneficio finanziario attuale si traduce in una pensione più bassa in futuro.

Il bonus riguarda anche i lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti, per cui l’aliquota può essere leggermente inferiore.

Chi ha diritto al bonus maroni nel 2025

Il bonus Maroni spetta ai lavoratori dipendenti iscritti all’Inps o ai fondi previdenziali sostitutivi, che abbiano raggiunto i requisiti per quota 103 o la pensione anticipata ordinaria. Possono richiederlo tutti coloro che:

  • non percepiscono già una pensione diretta, escluse le invalidità;
  • non hanno ancora raggiunto l’età della pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni;
  • rinunciano quindi a lasciare il lavoro nonostante abbiano diritto ad andare in pensione.

Questa estensione riguarda non solo chi ha rinunciato a quota 103, ma anche chi potrebbe fare domanda per la pensione anticipata tradizionale.

Come presentare la domanda al servizio pensionistico nazionale

Per ottenere il bonus bisogna compilare una domanda che va inoltrata all’Inps. L’ente verifica in un tempo massimo di trenta giorni la sussistenza dei requisiti del richiedente e invia l’esito al datore di lavoro. Solo dopo questa conferma il datore può erogare il bonus in busta paga.

La richiesta può essere presentata online dal sito ufficiale www.inps.it, tramite Spid, Cie o Cns, oppure attraverso un patronato oppure telefonando ai numeri verdi attivi per l’assistenza.

Questi passaggi sono fondamentali per garantire trasparenza e correttezza nella distribuzione del bonus, ed evitare errori nella maturazione del diritto.

Tempistiche e calendario dei pagamenti del bonus maroni nel 2025

L’Inps ha stabilito un calendario preciso per l’erogazione del bonus Maroni nel 2025. I primi pagamenti sono previsti per:

  • il 1° agosto per i lavoratori dipendenti privati iscritti all’Inps;
  • il 1° settembre per i privati iscritti a fondi pensione diversi dall’Inps;
  • i mesi di ottobre e novembre per i dipendenti pubblici, suddivisi secondo la gestione previdenziale di appartenenza.

Queste date indicano l’entrata effettiva in vigore dell’incentivo diretto nelle buste paga, che sarà visibile come aumento netto mensile.

Valutare quando conviene il bonus maroni: soldi oggi o pensione più alta domani

La decisione di accettare il bonus Maroni dipende dalla situazione personale e dalle priorità economiche di ciascun lavoratore. Chi va in pensione anticipata accetta un assegno inferiore rispetto a quello che si otterrebbe aspettando la pensione di vecchiaia a 67 anni. Chi invece sceglie il bonus guadagna uno stipendio più alto immediato, ma sacrificando il versamento di contributi che gli assicurerebbero una pensione più consistente.

In pratica, chi ha bisogno di liquidità adesso potrebbe preferire il bonus, mentre chi punta a un assegno più alto per la vecchiaia potrebbe decidere di lasciare inalterati i contributi versati. La scelta va fatta con attenzione e può essere supportata da un confronto con un patronato o un consulente previdenziale, per calcolare con precisione l’impatto sulla pensione futura.

Il bonus Maroni quindi rappresenta una scelta importante, che modifica sia il presente sia il futuro finanziario del lavoratore. Il suo utilizzo richiede un’attenta valutazione delle proprie esigenze e delle proprie prospettive pensionistiche.

Change privacy settings
×