Bonus edicole 2025: come accedere al credito d’imposta per le spese del 2024 entro il 30 luglio

Bonus edicole 2025: come accedere al credito d’imposta per le spese del 2024 entro il 30 luglio

Il governo ha fissato al 30 luglio 2025 il termine per richiedere il bonus edicole 2025, un credito d’imposta fino a 4.000 euro per commercianti esclusivi di giornali e riviste con spese ammissibili del 2024.
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Il governo ha fissato al 30 luglio 2025 il termine per richiedere il bonus edicole, un credito d’imposta fino a 4.000 euro per commercianti esclusivi di giornali e riviste, a fronte di spese sostenute nel 2024. - Gaeta.it

Il governo ha fissato al 30 luglio 2025, entro le ore 17, il termine ultimo per presentare le domande di accesso al bonus edicole 2025. Questo incentivo fiscale punta a sostenere le attività commerciali dedite esclusivamente alla vendita di giornali e riviste, supportandole nelle spese affrontate durante il 2024. Il contributo, regolato da precise disposizioni pubblicate il 5 giugno 2025 dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria, richiede una procedura dettagliata per la richiesta e il possesso di specifici requisiti. Questo articolo spiega le modalità di accesso al credito d’imposta, i parametri di calcolo e gli obblighi correlati.

Requisiti per l’accesso al bonus edicole 2025

Il bonus edicole 2025 è destinato ai commercianti che operano esclusivamente nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. La normativa esclude al momento i punti vendita non esclusivi, che saranno inclusi in un futuro provvedimento. La condizione fondamentale per richiedere il credito d’imposta è l’iscrizione nel Registro Imprese con codice ATECO 47.62.10, indicato come attività esclusiva o prevalente.

Ulteriori condizioni riguardano la situazione amministrativa delle imprese: devono essere escluse quelle sottoposte a procedure di liquidazione . È inoltre obbligatorio essere in regola con i contributi e gli adempimenti previdenziali, se l’attività prevede dipendenti. Questi parametri servono a garantire che l’agevolazione venga assegnata a esercizi economici stabili e con regolare conformità fiscale e previdenziale.

Il rispetto dei requisiti dovrà essere dichiarato nella domanda di accesso, che deve essere presentata a mano o tramite strumenti digitali al Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro la scadenza fissata del 30 luglio 2025 alle ore 17.

Spese ammesse e calcolo del credito d’imposta

Il bonus copre una serie di costi sostenuti nel corso del 2024, rappresentando il 60% delle spese valide, calcolate al netto dell’Iva. Tra le voci che possono essere portate a credito ci sono le imposte comunali come IMU, TASI, TARI e CUP, oltre ai costi di locazione dei locali.

Sono incluse anche le spese per servizi essenziali, quali fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e connessione a internet. L’acquisto o il noleggio di registratori di cassa e di dispositivi POS rientrano a pieno titolo tra i costi agevolabili. Infine, rappresentano spese ammissibili anche gli investimenti rivolti alla trasformazione digitale e all’ammodernamento tecnologico dell’esercizio.

Il credito massimo riconosciuto per ciascun esercente è pari a 4.000 euro. È prevista una maggiorazione del 10% nel caso in cui l’edicola abbia garantito l’apertura nelle domeniche per almeno la metà del totale delle domeniche dell’anno in cui ha operato.

L’importo complessivo del beneficio potrà essere ridotto in caso le richieste superino le risorse disponibili, mediante un riparto proporzionale. I fondi erogati si collocano sotto i limiti degli aiuti di stato “de minimis”, e chi riceve il bonus deve quindi fare attenzione a non superare tali limiti nel quinquennio.

Adempimenti e documentazione per la richiesta

La domanda per il bonus edicole deve contenere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il richiedente attesta in modo dettagliato ogni voce di spesa relativa al 2024 che concorre al calcolo del credito d’imposta.

In questo documento va confermato anche il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, l’eventuale maggiorazione del 10% legata all’apertura domenicale, e gli estremi del conto corrente bancario per il versamento del contributo.

I beneficiari devono fornire dati sugli eventuali aiuti “de minimis” ricevuti nei due anni fiscali precedenti e nell’anno in corso, così da garantire il rispetto dei tetti stabiliti. Dopo aver ottenuto il bonus, le imprese si impegnano a mantenere l’attività esclusiva nel settore della vendita di stampa periodica per almeno dodici mesi dalla data di accettazione della domanda.

Qualsiasi cambiamento che possa incidere sul diritto al contributo, come la cessazione o modifica dell’attività, deve essere comunicato tempestivamente al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Modalità di utilizzo e dichiarazione del credito d’imposta

Il credito d’imposta va inserito nel quadro RU del modello Redditi relativo al periodo d’imposta in cui il credito viene concesso. Questa indicazione serve solo a fini informativi e non costituisce un riconoscimento automatico del credito né del diritto alla sua utilizzazione.

Imprese e professionisti devono tenere riscontro contabile di tutte le spese dichiarate e del credito fruito, così da essere pronti a eventuali controlli fiscali. Il bonus imposto si usa in compensazione tramite modello F24 seguendo le modalità ordinarie previste dall’Agenzia delle entrate.

Il rispetto delle scadenze, dei criteri di ammissibilità e della corretta presentazione di tutte le dichiarazioni richieste rappresenta una fase delicata, che decide l’effettiva concessione del credito d’imposta per il 2025, prodotto dalle spese sostenute l’anno precedente.

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