L’Inps mette a disposizione un contributo economico per i figli di dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione, destinato a coprire i costi della frequenza ai centri estivi. Questo incentivo riguarda bambini dai 3 ai 14 anni e permette di richiedere un rimborso per un periodo che va da una a quattro settimane, anche non consecutive, sempre svolte nello stesso centro. Il bonus punta a facilitare la partecipazione alle attività ricreative estive offerte da queste strutture.
Requisiti e destinatari del bonus centri estivi 2025
Il bonus, riservato esclusivamente ai familiari di soggetti iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e alla Gestione dipendenti pubblici dell’Inps, si rivolge ai figli compresi nella fascia d’età tra i 3 e i 14 anni. La misura prevede un rimborso massimo di 100 euro a settimana, per un totale possibile fino a 400 euro. Le settimane considerate per il rimborso possono essere consecutive o distribuite nell’arco della stagione.
Per ottenere il contributo è necessario possedere un Isee valido, perché la graduatoria di assegnazione privilegia i nuclei con redditi più bassi. Ogni anno l’Inps stabilisce le modalità e i tempi per presentare la domanda e conferma l’elenco dei beneficiari. Nel 2025, come osservato nel 2024, la finestra per inoltrare la richiesta sarà probabilmente tra il 6 e il 26 giugno, con avvio alle ore 12:00 del 6 giugno e termine alle 12:00 del 26.
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Modalità di richiesta, scadenze e graduatoria
Le domande vanno inoltrate esclusivamente per via telematica, collegandosi al portale Inps tramite credenziali SPID, Carta d’identità Elettronica o CNS. Dopo l’accesso all’area riservata, serve selezionare la voce “Centri estivi” nel menu “Prestazioni Welfare”. La richiesta, una volta inviata, non può essere modificata: eventuali correzioni richiedono l’invio di una nuova domanda.
L’Inps pubblica la graduatoria entro il 30 luglio, stabilendo chi potrà godere del contributo. I nuclei con Isee più basso hanno priorità nell’assegnazione dei contributi. Infine, il pagamento del bonus avverrà entro il 31 dicembre 2025, permettendo alle famiglie di pianificare l’estate considerando anche questa forma di sostegno.
Cosa copre il contributo del bonus centri estivi
Il bonus copre, fino a un massimo settimanale di 100 euro, i costi relativi alle attività proposte dai centri estivi, comprensive di quelle ludico-ricreative e sportive, di eventuali gite e di tutte le prestazioni inserite nel programma ufficiale. Rientrano anche il vitto, quindi pranzo e merende, oltre all’assicurazione necessaria per la partecipazione.
Il rimborso sarà calcolato in base alla spesa effettivamente sostenuta. Viene considerato il costo settimanale più basso tra il contributo massimo previsto e la cifra pagata dalla famiglia, modulato in base alla fascia di Isee di appartenenza. Questo meccanismo evita sovra compensazioni e garantisce un supporto proporzionato alle effettive necessità.
Attenzione ai casi di disabilità e compatibilità del bonus con altre agevolazioni
Per i bambini con disabilità grave o gravissima il contributo prevede una maggiorazione del 50% rispetto all’importo base. Tale incremento serve a coprire le spese specifiche per l’assistenza dedicata durante il periodo di frequenza ai centri estivi. Nel modulo di domanda online occorre marcate correttamente la casella relativa a questa opzione, altrimenti la maggiorazione non verrà riconosciuta.
È importante sottolineare che il bonus centri estivi Inps 2025 non si può cumulare con altri contributi per la stessa tipologia di servizio. In particolare, rimane incompatibile con le prestazioni previste dai bandi Estate Inpsieme Italia ed Estate Inpsieme all’estero 2025, oltre a eventuali rimborsi offerti da altri enti per lo stesso utilizzo. Le famiglie devono fare attenzione a scegliere quale agevolazione richiedere, evitando doppioni e rischi di esclusione.
“La gestione accurata di queste agevolazioni è fondamentale per garantire il corretto accesso ai benefici.”