La violenza torna a colpire il centro di Bologna, con due rapine avvenute in rapida successione in una delle aree più frequentate della città. Gli eventi si sono verificati la sera del 6 gennaio, attirando l’attenzione di cittadini e autorità locali. I rapinatori non hanno esitato a usare la forza per portare a termine i loro piani, generando paura e allerta tra le persone presenti.
Il primo episodio in via Galliera
La prima rapina è stata segnalata da un vigilante, che ha contattato le autorità poco dopo le 21:30. Un giovane di 25 anni, mentre passeggiava con un’amica di 30 anni in via Galliera, è stato avvicinato di sorpresa. Il rapinatore lo ha colpito alle spalle, immobilizzandolo e derubandolo del cellulare. La situazione è precipitata quando l’amica ha cercato di intervenire: il giovane rapinatore, in reazione, ha colpito la donna con un pugno e l’ha spinta, procurandole diversi escoriazioni. Dopo l’aggressione, il malvivente è fuggito in direzione di via Amendola, ma la sua corsa è stata solo l’inizio di una serie di eventi drammatici.
L’aggressione in piazza XX settembre
Non molto tempo dopo, lo stesso 25enne e una guardia giurata di passaggio in piazza XX settembre hanno assistito a un altro episodio violento. Un altro assalto stava avvenendo in quel momento: un uomo stava aggredendo brutalmente una donna di 30 anni, residente a Bologna. Il rapinatore l’ha gettata a terra, immobilizzandola con un ginocchio sul fianco, per poi strapparle la borsa. La situazione ha attirato l’attenzione del giovane e della guardia giurata, che hanno tentato di intervenire. Nonostante le minacce, il 25enne è riuscito a filmare l’aggressore con il telefonino dell’amica, ma il malvivente, resosi conto della presenza di testimoni e della chiamata ai soccorsi, ha restituito la borsa appena rubata e il cellulare alla vittima prima di darsi alla fuga verso via Gramsci.
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L’arresto del sospetto
Le forze dell’ordine hanno reagito rapidamente. Dopo essere stato inseguito, il presunto rapinatore è stato fermato in via Amendola da una pattuglia dell’UPGSP e del commissariato Due Torri. L’uomo, un marocchino di 21 anni, è risultato irregolare sul territorio e con numerosi precedenti penali a suo carico, inclusi reati di droga e diverse rapine. La sua ultima condanna risaliva a pochi mesi fa, a novembre. Le autorità hanno anche scoperto che aveva ricevuto un divieto di dimora nella città di Bologna, ma gli eventi dimostrano come questi provvedimenti non siano sufficienti a garantire la sicurezza dei cittadini.
Il recupero degli oggetti rubati e le misure di sicurezza
Le indagini hanno portato al recupero della borsa della seconda vittima, anche se sfortunatamente senza il portafoglio e il contenuto prezioso. La notizia dell’arresto ha suscitato reazioni tra i cittadini che con crescente preoccupazione seguono gli episodi di violenza che hanno caratterizzato i recenti eventi in centro città. Le autorità locali, in risposta a queste aggressioni, hanno già attivato misure preventive più rigide.
A ottobre, a seguito di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’ex prefetto Attilio Visconti ha firmato un’ordinanza per combattere la criminalità. Questa misura consente alle forze dell’ordine di allontanare individui denunciati per reati di spaccio e aggressione che mostrano comportamenti minacciosi nei luoghi suscettibili. L’obiettivo è ripristinare la sicurezza nelle aree più vulnerabili della città, dove già sono avvenuti episodi gravi, inclusi omicidi, creando un clima di crescente allerta e necessità di protezione da parte delle autorità competenti.