La qualità dell’aria in diverse città italiane mostra un peggioramento significativo a giugno 2025. In particolare, aumentano i comuni dove si registra un livello di allerta arancione per l’inquinamento da particolato e ozono, con un’espansione dei bollini rossi in alcuni casi. Questi indicatori segnalano condizioni ambientali che richiedono attenzione per la salute pubblica soprattutto nelle aree urbane più popolose.
Aumento dei bollini arancioni nelle città italiane a giugno
Il 12 giugno 2025 sei città italiane sono state inserite nella lista con il bollino arancione per la qualità dell’aria, un segnale che corrisponde a livelli di inquinamento medio-alti. Oltre a quelle già precedentemente segnalate, si sono aggiunte Frosinone, Rieti e Roma. Questa situazione indica concentrazioni in aumento di sostanze inquinanti come PM10, PM2.5 o ozono, con possibili effetti sulla salute soprattutto per soggetti sensibili.
13 giugno: aumentano le città con allerta
Il giorno successivo, 13 giugno, i comuni raggiunti dall’allerta arancione sono saliti a otto. A Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Torino si registra quindi una condizione atmosferica critica da considerare anche nei comportamenti individuali, come la riduzione dell’uso di veicoli privati o evitare sforzi fisici all’aperto nelle ore più calde.
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L’incremento dei bollini arancioni corrisponde spesso a condizioni meteorologiche più stabili che favoriscono la stagnazione degli inquinanti. L’assenza di vento o piogge può portare a un accumulo di particolato fine nelle aree urbane, peggiorando la qualità dell’aria in città densamente popolate.
L’espansione dei bollini rossi in alcune province italiane
In contemporanea all’ampliamento dei bollini arancioni, il 13 giugno 2025 è scattato l’allarme rosso in tre città: Bolzano, Campobasso e Perugia. Questo livello rappresenta la soglia più alta di criticità sul fronte dell’inquinamento atmosferico, evidenziando la presenza di concentrazioni elevate di polveri sottili o di ozono che possono comportare rischi aggravati anche per la popolazione generale.
Gli enti locali e sanitari tendono a emettere raccomandazioni specifiche in queste situazioni di allerta rossa. Tra queste, limitazioni alla circolazione stradale e suggerimenti per gli abitanti a ridurre le attività all’aperto e proteggere le categorie più vulnerabili come anziani, bambini e persone con problemi respiratori o cardiaci.
Le cause alla base dell’aumento dei livelli di inquinamento in queste città sono spesso legate a fattori climatici stagionali, insieme a emissioni provenienti dal traffico, dall’industria e dal riscaldamento domestico. Le condizioni di ventilazione ridotta amplificano l’effetto degli inquinanti presenti nell’aria.
I rischi per la salute
Gli effetti dell’inquinamento sull’organismo umano sono tra i motivi principali per cui è essenziale mantenere sotto controllo i livelli di smog. Respirare aria contaminata può causare disturbi respiratori, irritazioni, peggiorare patologie croniche e aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, specie nelle giornate in cui il bollino arancione o rosso segnala condizioni particolarmente gravi.
L’importanza della sorveglianza sulla qualità dell’aria in città
Tenere sotto controllo la qualità dell’aria in aree urbane popolose come Roma, Torino o Bologna si rivela fondamentale per valutare i rischi per la salute pubblica e indirizzare interventi mirati. I bollettini giornalieri, con i bollini colorati, aiutano residenti e autorità a conoscere la situazione e adottare misure temporanee o strutturali.
A partire dal 2025, l’attenzione verso l’inquinamento atmosferico nelle città italiane ha portato a un impiego più frequente di sistemi di monitoraggio che raccolgono dati in tempo reale sulle sostanze presenti nell’aria. Questi strumenti consentono di aggiornare tempestivamente le classificazioni di rischio e pianificare eventuali interventi come limitazioni al traffico o campagne di sensibilizzazione.
La crescente urbanizzazione e le condizioni meteo estive spesso accentuano questi fenomeni. La presenza di bollini arancioni e rossi è quindi un segnale che invita a modificare temporaneamente abitudini quotidiane per salvaguardare la salute pubblica, come ridurre spostamenti non necessari con auto private oppure evitare attività fisiche intense all’aperto.
Gli enti territoriali continuano a monitorare la situazione e a diffondere informazioni puntuali ai cittadini, mentre si sviluppano programmi verso una migliore gestione delle emissioni e dell’ambiente urbano per contrastare il problema a lungo termine.