Un guasto improvviso al centro di controllo del traffico aereo di Milano ha congelato i cieli del nord-ovest italiano nelle ore serali di sabato. Gli aeroporti di Lombardia, Piemonte e Liguria hanno dovuto chiudere temporaneamente lo spazio aereo, creando disagi significativi per i passeggeri e ritardi in numerosi voli.
Il guasto al centro di controllo e la chiusura dello spazio aereo
Tutto è iniziato intorno alle 21 di sabato sera 2025, quando un malfunzionamento della rete di trasmissione dati del centro operativo di controllo aereo di Milano ha bloccato la gestione delle rotte degli aerei in quota. Questa struttura, fondamentale per monitorare e guidare gli aerei tramite radar, non ha più potuto assicurare la sicurezza nelle manovre di volo sopra Lombardia, Piemonte e Liguria. La conseguenza è stata la chiusura totale dello spazio aereo in questa vasta area per impedire rischi e garantire il controllo.
Anche se i tecnici di Enav, l’ente nazionale per l’assistenza al volo che gestisce la rete, sono intervenuti immediatamente per risolvere il problema, le operazioni sono rimaste sospese per diverse ore. Per garantire la sicurezza, nessun velivolo poteva attraversare le zone colpite dal blocco, causando inevitabilmente disagi sia ai voli in arrivo che a quelli in partenza.
Leggi anche:
L’impatto sugli aeroporti e sulle operazioni di volo
Gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Torino Caselle hanno subito le conseguenze più evidenti di questo blocco. Decine di voli sono stati cancellati, ritardati o dirottati su altri scali fuori dall’area interessata. I passeggeri hanno vissuto una situazione di confusione, con molte partenze sospese e incertezza sugli orari di partenza.
Il traffico aereo, di solito molto intenso in questa regione, si è praticamente fermato: monitorando Flight Radar, la piattaforma che mostra in tempo reale il traffico aereo, si notava una vasta zona vuota sopra il nord-ovest. Gli aerei sono stati costretti a rimanere a terra o a modificare drasticamente i loro itinerari per evitare l’area chiusa.
Le compagnie aeree e le autorità degli aeroporti hanno dovuto gestire emergenze improvvise, assistendo i viaggiatori e riprogrammando i voli.
Le cause del guasto e il ruolo di enav nella gestione dell’emergenza
Secondo fonti vicine all’evento, riprese da testate come il Corriere della Sera, il problema sarebbe legato a un malfunzionamento nella rete di trasmissione dati che collega il centro di controllo operativo di Milano con i radar e le altre apparecchiature di monitoraggio.
Senza un flusso costante e affidabile di informazioni, diventa impossibile coordinare gli spostamenti degli aeromobili in sicurezza. Enav ha rapidamente attivato i propri gruppi di tecnici specializzati per riparare il guasto elettronico e tentare di ripristinare la funzionalità del sistema.
Il centro di controllo, nel frattempo, ha mantenuto la chiusura dello spazio aereo, un provvedimento necessario ma pesante, che ha bloccato di fatto tutti i voli su un’area tra le più trafficate d’Italia.
In casi simili, la priorità è sempre la sicurezza del volo: “l’interruzione di tutti i movimenti garantisce che nessun velivolo rischi di entrare in collisione o di trovarsi in situazioni di pericolo a causa dell’impossibilità di ricevere istruzioni precise.” L’episodio offre uno spaccato di come i sistemi di controllo aereo dipendano da tecnologie complesse e quanto sia delicato il bilanciamento tra efficienza e sicurezza nel settore dei trasporti aerei.
Testimonianze dei passeggeri e reazioni sui social
La sera del blocco negli aeroporti del nord-ovest ha creato numerose segnalazioni da parte dei viaggiatori sui social network, in particolare su X, dove molti utenti hanno raccontato i disagi di avere voli cancellati o ritardati senza informazioni immediate.
La frustrazione e l’incertezza sono state evidenti nelle conversazioni, con diversi video e foto pubblicati dagli scali aeroportuali. Molti commenti sottolineavano la difficoltà a trovare alternative di viaggio con così poco preavviso.
La comunicazione di Enav e delle compagnie aeree è stata costante ma non sempre sufficiente a calmare le tensioni tra i passeggeri. Il blocco ha avuto risvolti non solo logistici ma anche di immagine, evidenziando quanto un problema tecnico possa rapidamente propagarsi e causare disagi a migliaia di persone.
La mobilitazione per ripristinare il traffico è stata rapida e concentrata, con l’obiettivo di tornare alla normalità nel minor tempo possibile.