Blitz a Napoli nel rione traiano arrestato Antonio d’angelo per porto illegale di arma clandestina

Blitz a Napoli nel rione traiano arrestato Antonio d’angelo per porto illegale di arma clandestina

A Napoli, nel rione Traiano, Antonio D’Angelo è stato arrestato per porto illegale di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale; l’operazione mira a contrastare la criminalità organizzata e la diffusione di armi.
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A Napoli, nel rione Traiano, Antonio D’Angelo, legato al clan Cutolo, è stato arrestato per porto illegale di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale durante un controllo di polizia. - Gaeta.it

A Napoli, nel rione Traiano, un controllo di polizia ha portato all’arresto di Antonio d’angelo, 45 anni, con precedenti e legami con il clan Cutolo. L’uomo è stato fermato per porto illegale di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale durante un intervento in un negozio della zona.

Il controllo nel rione traiano e l’intervento delle forze dell’ordine

Nel corso di un pattugliamento effettuato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la presenza di Antonio d’angelo ha attirato l’attenzione. La zona del rione Traiano è già nota per episodi di microcriminalità e per essere un punto caldo di interessi di diversi gruppi criminali locali.

Gli uomini in divisa sono intervenuti in un esercizio pubblico, dove D’angelo si trovava insieme ad altri soggetti con precedenti. Immediato il tentativo di fuga da parte sua, segno che probabilmente sapeva che avrebbe rischiato guai. Gli agenti, attenti e decisi a evitare ogni possibile fuga, hanno bloccato D’angelo prima che potesse allontanarsi definitivamente.

Il ritrovamento dell’arma con matricola abrasa nel marsupio

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato un marsupio che d’angelo voleva abbandonare per disfarsene e occultare qualcosa. All’interno è stata recuperata una pistola Taurus calibro 38, equipaggiata con cinque colpi già in canna. La matricola dell’arma era stata cancellata, tecnica utilizzata per rendere irrintracciabile l’origine del revolver.

Questa scoperta ha fatto scattare immediatamente le manette per l’uomo, che ora dovrà rispondere anche del tentativo di resistenza durante il controllo. Il possesso di un’arma clandestina, in un ambiente così delicato come il rione Traiano, rappresenta un segnale di pericolo per la sicurezza pubblica.

Profilo e precedenti di Antonio d’angelo legato al clan cutolo

Antonio d’angelo, 45 anni, è noto alle forze dell’ordine per i suoi legami con il clan Cutolo, uno dei gruppi criminali che ha una lunga storia di attività illegali nella zona napoletana. La sua presenza nel rione Traiano era monitorata da tempo, soprattutto in ragione delle sue frequentazioni e di precedenti arresti per reati analoghi.

L’arresto di d’angelo si inserisce in un contesto di controlli più ampi volti a limitare la circolazione di armi e la presenza di figure legate alla criminalità organizzata sul territorio. Le forze dell’ordine hanno rafforzato la presenza e aumentato la vigilanza proprio per ridurre episodi di violenza e intimidazione spesso legati a questo tipo di armi.

Impatto e interventi successivi nelle zone a rischio di Napoli

L’operazione antirapina in corso è parte di un piano più ampio per intensificare i controlli nei quartieri dove permangono tensioni legate a gruppi criminali. Gli agenti stanno lavorando su più fronti, aumentando i controlli nei pressi di esercizi commerciali e spazi pubblici frequentati da persone con precedenti.

Gli arresti come quello di Antonio d’angelo rappresentano un tentativo di contenere l’infiltrazione di armi sul territorio e di smantellare reti di controllo che minano la sicurezza. Segnalazioni e interventi proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di ridurre la presenza di armi clandestine e riportare un clima di tranquillità nelle aree più sensibili della città.

Napoli resta sotto stretta osservazione da parte delle autorità, che intensificano il contrasto a ogni forma di illeciti che mettono a rischio la pubblica sicurezza.

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