Un vasto blackout ha colpito il 28 aprile 2025 diverse aree della Spagna, del Portogallo e della Francia, causando disagi e una crescita rapida di allarmismo e narrazioni infondate sulla rete. L’interruzione della corrente ha portato alla diffusione di congetture non verificate, alimentate soprattutto dai social media, tra ipotesi di complotti e conseguenze sull’uso delle tecnologie quotidiane.
Il blackout e la diffusione della psicosi collettiva sui social
Appena il blackout si è manifestato, piattaforme come Instagram, X e TikTok sono state sommerse da post e video che hanno messo in discussione lo sviluppo tecnologico e i sistemi attuali. Molti utenti hanno collegato l’interruzione alla dipendenza dall’energia elettrica, chiedendosi come si potessero gestire attività ordinarie come i pagamenti elettronici o la ricarica di veicoli elettrici senza corrente. Questa immediata reazione ha generato dibattiti fortemente emotivi, con un richiamo nostalgico a uno stile di vita meno tecnologico in cui si usava solo il contante e si viveva senza questi servizi digitali.
Le proteste virtuali, spesso aggressive, hanno accusato le fonti dell’energia rinnovabile e la crescente digitalizzazione della società di portare a questa “schiavitù”. Commenti come «qua ci hanno portati» riflettono la frustrazione di una parte della popolazione, spaventata dall’incapacità di affidarsi alle tecnologie in momenti critici. Questo fenomeno dimostra quanto la rete possa amplificare rapidamente le paure senza una verifica rigorosa dei fatti.
Ipotesi complottiste e voci non confermate sulle cause del blackout
Sul web si sono sparsi numerosi sospetti sulle reali cause del blackout. Alcune teorie hanno attribuito l’evento a motivazioni geopolitiche, sostenendo che un conflitto diplomatico tra Israele e Spagna, legato alla cancellazione di un contratto milionario, possa essere all’origine dell’interruzione. Un’altra ipotesi afferma che un attacco informatico russo avrebbe colpito le infrastrutture elettriche europee, riportando l’Europa indietro “all’età della pietra”.
La richiesta di chiarimenti ufficiali si è fatta pressante, lamentando una presunta mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni. Molti utenti ritengono che non si possa trattare di un semplice guasto, ma di un episodio legato a interessi nascosti o a piani segreti. Ironia e sarcasmo accompagnano queste accuse, mentre si diffondono testimonianze che cercano di ridicolizzare le versioni ufficiali con aneddoti ambigui e prese in giro.
La spiegazione tecnica e la reazione delle autorità
Dopo ore di incertezza, è emersa la spiegazione ufficiale del blackout: un piccolo errore tecnico durante lavori domestici a Madrid. Un chiodo infilato male in una parete mentre qualcuno stava appendendo un quadro ha accidentalmente danneggiato un componente elettrico fondamentale. Questa causa semplice e banale ha confermato che il problema non è stato un attacco esterno né un evento pianificato.
Nel frattempo, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che la situazione è sotto controllo. Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha escluso attacchi informatici mentre Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione europea, ha rassicurato sul fatto che non ci sono prove di provocazioni esterne. Nonostante queste dichiarazioni, molte persone continuano a diffondere teorie non supportate dai fatti, alimentando un clima di sfiducia.
Le connessioni con eventi globali e culturali nelle narrazioni complottiste
Nel flusso di contenuti del web che cercano un senso nell’accaduto, il blackout è stato collegato ad altri eventi recenti, come la pandemia o la morte del Papa. Questi collegamenti fanno parte di narrazioni che ipotizzano un disegno unico, volto a testare o instaurare un nuovo ordine mondiale. Nei meme e nelle discussioni si fa spesso riferimento alla serie televisiva “i Simpson”, ritenuta da alcuni un presagio degli eventi, diventando così un simbolo ricorrente per chi crede in complotti di vasta portata.
Questa mescolanza di fatti reali e interpretazioni fantasiose crea una rete di informazioni difficili da dipanare, e dimostra come eventi fortuiti possano trasformarsi in occasione per alimentare diffidenze e paure collettive. Resta alta l’attenzione sulle comunicazioni ufficiali, che cercano di riportare ordine in una situazione molto emotiva.