La fiera di Sant’Alessandro a Bergamo ha richiamato circa 50 mila persone in soli tre giorni, confermandosi una tappa rilevante per chi opera e frequenta il mondo rurale. Tra espositori, professionisti e famiglie, l’evento ha segnato l’apertura ufficiale del calendario fieristico locale offrendo una panoramica sulle attività agricole e zootecniche arricchita da innovazioni tecnologiche.
Grande affluenza e interesse per la manifestazione dedicata al settore rurale
La fiera ha accolto una folla variegata, composta da professionisti e appassionati del settore agricolo e zootecnico ma anche da molte famiglie che hanno scelto di visitare gli stand. Questo flusso ha superato la soglia delle 49 mila presenze, una cifra che sottolinea l’importanza dell’appuntamento per Bergamo e per chi ruota attorno alle attività agricole. La manifestazione ha aperto ufficialmente la stagione fieristica del polo locale, anticipando così eventi simili in altre zone. Il richiamo dell’evento va oltre la semplice esposizione, rappresentando un’occasione per condividere competenze e aggiornamenti, sia tradizionali sia tecnologici, in un contesto accessibile anche al pubblico generale.
Questa partecipazione dimostra come la fiera non sia più rivolta solo a operatori del settore ma stia diventando un punto di ritrovo per diversi pubblici interessati alle realtà rurali e alla filiera agroalimentare in generale. L’elevato numero di visitatori conferma la capacità dell’evento di coinvolgere un pubblico ampio, segno della rilevanza crescente delle tematiche legate alla produzione agricola e alle nuove tecnologie applicate.
Leggi anche:
La rassegna zootecnica e l’area dedicata alle macchine agricole tra le attrazioni principali
Uno degli elementi più attesi della fiera è stato senza dubbio il rientro della rassegna zootecnica, che ha esposto numerosi esemplari di bovini, ovi-caprini, equidi e diverse specie di animali da fattoria. La presenza di questi animali ha offerto agli operatori un’occasione concreta di confronto e valutazione, oltre a richiamare molta curiosità tra i visitatori. L’attività zootecnica, cuore tradizionale della manifestazione, si è confermata elemento di grande richiamo.
Parallelamente, l’area riservata a macchine agricole e attrezzature ha registrato un notevole flusso di interesse soprattutto da parte dei professionisti del settore. Qui sono state esposte soluzioni tecnologiche, strumenti per la lavorazione del terreno, sistemi di gestione e raccolta che rappresentano l’anima pratica e operativa della filiera rurale. Gli espositori hanno illustrato prodotti pensati per migliorare la produttività e l’efficienza delle aziende agricole, spesso accompagnati da dimostrazioni dirette.
Questa doppia anima della fiera, con la parte zootecnica e l’area dedicata alle macchine, è uno dei motivi per cui l’evento ha mantenuto e ampliato il suo ruolo di punto di riferimento per gli addetti ai lavori e non solo. Le attività proposte hanno permesso di comprendere bene le dinamiche del lavoro in campagna, offrendo anche spunti pratici e aggiornamenti importanti sul piano tecnico e operativo.
Espositori da 14 regioni italiane e due paesi esteri con focus su agritech e sostenibilità
L’edizione ha potuto contare su 190 espositori provenienti da 14 regioni italiane, con una presenza significativa anche di aziende straniere, tra cui realtà dall’Austria e dall’Ecuador. Questa varietà ha arricchito l’offerta presentata nel corso della manifestazione, dando spazio a prodotti e innovazioni provenienti da contesti diversi. Le esposizioni hanno coperto un ampio spettro di temi, dal tradizionale alle novità più avanzate.
L’attenzione si è concentrata in particolare sulle nuove frontiere dell’agritech, settore che integra tecnologia e agricoltura per aumentare le capacità produttive e ridurre l’impatto ambientale. Fra le proposte erano presenti sistemi digitali per la gestione delle coltivazioni, strumenti di precision farming e soluzioni legate all’intelligenza artificiale dedicate al monitoraggio e all’efficientamento delle attività agricole, segnalando l’ingresso di tecnologie sempre più sofisticate nel mondo rurale.
La sostenibilità ha avuto un ruolo centrale, con molte aziende impegnate a mostrare approcci che puntano a ridurre consumi energetici, rifiuti e emissioni. Le pratiche proposte vanno dalla gestione oculata dei terreni all’utilizzo di macchinari meno inquinanti, fino alle tecniche innovative per mantenere la fertilità del suolo senza danneggiare l’ecosistema. Questo tema ha incontrato l’interesse crescente di un pubblico che oggi guarda alla produzione agricola anche in chiave ambientale e di responsabilità sociale.
L’evento è riuscito a bilanciare tradizione e tecnologia mettendo in mostra anche conoscenze antiche affiancate a soluzioni moderne, così da fornire un quadro ampio di quello che è il mondo rurale oggi e nei prossimi anni. Il confronto tra diverse regioni e paesi ha reso l’appuntamento ancora più ricco e dinamico, favorendo scambi utili a tutte le realtà presenti.
Il successo della fiera di Sant’Alessandro conferma il valore dell’evento come punto d’incontro per chi opera nel settore agricolo e zootecnico e per chi vuole restare aggiornato sulle evoluzioni di un mondo che, pur affondando le radici nel passato, volge lo sguardo già al futuro.