Durante la pizza week milanese, Berberè propone un evento unico che unisce la tradizione della pizza artigianale con vini naturali provenienti da agricoltura biodinamica. Questa iniziativa rilancia l’attenzione su prodotti italiani particolari, valorizzando ricette e metodi di produzione che puntano al rispetto della natura e degli ingredienti. L’appuntamento è fissato per il 9 luglio nella sede Berberè di via Bartolomeo Eustachi, dove esplorare sapori autentici assaggiando pizze preparate secondo regole artigianali e vini firmati Cantina Foradori.
Un incontro tra tradizioni: pizza artigianale e vini naturali
L’evento organizzato da Berberè con Cantina Foradori vuole mettere in risalto il rapporto stretto tra il lavoro manuale e il rispetto per le materie prime. La serata del 9 luglio offrirà ai partecipanti la possibilità di degustare due vini biologici e biodinamici, il Lezèr 2024 e il Teroldego Sgarzon 2018. Entrambi vengono prodotti secondo i cicli naturali, senza forzature chimiche o interventi invasivi. Questa scelta sottolinea la volontà condivisa di tutelare ambienti agricoli, stili di vita e antiche pratiche nel loro aspetto più genuino.
Parole di matteo aloe
Matteo Aloe, co-fondatore di Berberè, spiega che “il valore di questa collaborazione nasce dall’amicizia e dalla stima verso Cantina Foradori, con un’attenzione particolare alla qualità e alla cura dell’artigianato.” L’evento è un’occasione per confrontarsi con nuove prospettive sulla pizza e scoprire come il vino naturale possa accompagnare sapientemente le diverse varianti della preparazione artigianale. “Non si tratta solo di un evento gastronomico, ma di un momento di scambio e apprendimento attorno a prodotti profondamente legati alla terra.”
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La storia e i principi di berberè a partire da bologna
Berberè nasce nel 2010 grazie all’iniziativa dei fratelli Matteo e Salvatore Aloe, partiti da Bologna con l’obiettivo di ripensare la pizza. Hanno creato un modello basato su tecniche tradizionali, ingredienti biologici e una lavorazione giornaliera dell’impasto. All’interno dei loro locali, ogni pizza parte da un impasto preparato da zero con acqua, farine bio e lievito madre vivo che viene curato e rinfrescato con costanza. Questo procedimento garantisce una pizza più digeribile e una qualità che non cambia nel tempo.
La scelta degli ingredienti non è casuale: sono stagionali e selezionati personalmente da fornitori che rispettano l’ambiente e le lavorazioni agricole sostenibili. Berberè, nel suo percorso, ha mostrato con i fatti la volontà di sostenere produttori e territori piccoli, andando contro la standardizzazione spesso presente nel mercato della ristorazione veloce. Oggi conta 20 locali in Italia e 3 a Londra, un’espansione basata su un modo preciso di vedere il cibo come prodotto artigianale.
Riconoscimenti e impegno sociale
Nel 2024 Berberè si è posizionata al 6° posto nella classifica mondiale stilata da 50 Top Pizza, segno di grande attenzione da parte sia degli addetti ai lavori sia degli appassionati di pizza. Il locale di Castel Maggiore ha guadagnato i 3 Spicchi dal Gambero Rosso, un attestato che conferma la qualità e la cura dietro a ogni proposta. Oltre agli aspetti culinari, Berberè si è distinta anche per l’impegno sociale, ottenendo il riconoscimento Safe Space dalla Stonewall Inn Gives Back Initiative.
Questa certificazione evidenzia la volontà del brand di creare uno spazio inclusivo e attento verso la comunità LGBTQIA+, un fatto che lo rende il primo ristorante in Italia a portare avanti questo tipo di progetto. L’accoglienza nei locali mantiene un tono informale ma rispettoso, con attenzione a far sentire ogni cliente a proprio agio senza eccessi o distinzioni. I prezzi rimangono accessibili, così da permettere a più persone di scoprire la pizza di qualità in un ambiente amichevole e ben organizzato.
L’appuntamento a milano e cosa aspettarsi dalla serata del 9 luglio
La serata in programma a Milano sarà ospitata nella pizzeria di via Bartolomeo Eustachi, un luogo già noto per le sue produzioni attente e originali. L’inizio è fissato alle 18.30 e il programma prevede un momento degustativo che mette insieme due elementi centrali: la pizza fatta con impasti curati e ingredienti di stagione e i vini biodinamici di Cantina Foradori. Gli ospiti potranno così provare accostamenti insoliti e imparare direttamente dai produttori.
Il Lezèr 2024 e il Teroldego Sgarzon 2018 rappresentano due esempi concreti di quanto l’agricoltura biodinamica sia capace di esprimere carattere e personalità nel bicchiere, rispettando i tempi della natura. L’evento si presta come occasione per chi ama la pizza e il buon vino di scoprire un modo diverso di vivere queste eccellenze italiane, senza fretta e con attenzione ai dettagli. La scelta di aprire le porte a un’azienda come Foradori riflette la voglia di Berberè di costruire occasioni di confronto e crescita intorno al cibo vero.