L’università giustino fortunato di benevento ha avviato un nuovo laboratorio dedicato allo studio della stregoneria storica. Questo progetto si propone di approfondire un fenomeno spesso frainteso, mettendo in luce aspetti storici, antropologici e culturali che hanno segnato la città e il suo territorio. L’iniziativa, presentata nell’aula magna dell’ateneo, riunisce ricercatori italiani e internazionali con l’obiettivo di promuovere studi rigorosi e multidisciplinari sul tema, con un’attenzione particolare al contesto locale e al folklore della regione.
Presentazione ufficiale del laboratorio all’università giustino fortunato
Il laboratorio è stato presentato in una cerimonia tenutasi presso l’università giustino fortunato di benevento. All’evento hanno partecipato il rettore Giuseppe Acocella, Mario Collarile direttore del centro di ricerca sulla didattica e il patrimonio vulturale, oltre a varie autorità locali. Il giornalista Alfredo Salzano ha moderato l’incontro scientifico, nel quale si è sottolineato come il laboratorio nasca dalla volontà dell’ateneo telematico di creare un punto di riferimento per gli studi sulla stregoneria.
In particolare, il progetto vuole costruire un dialogo con la comunità scientifica e culturale impegnata su questi temi. Si punta a valorizzare la centralità di benevento nel campo delle ricerche sulla stregoneria e il retaggio folklorico ad esso legato. Questa svolta rappresenta un cambiamento rispetto a un passato in cui tale argomento era spesso trascurato o ridotto a leggende senza fondamento storico. L’università ha deciso di mettere a disposizione una cornice istituzionale per problemi che, infatti, coinvolgono aspetti storici profondi e dalla portata sociale e culturale rilevante.
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L’evoluzione dello studio della stregoneria tra scienza e memoria collettiva
Negli anni ottanta la stregoneria veniva considerata un tema minore da molti storici. Oggi la situazione è cambiata: l’università giustino fortunato ha riconosciuto l’importanza di offrire un supporto scientifico adeguato a questo campo di studio. Il laboratorio prende sul serio la complessità di quel periodo storico segnato da persecuzioni, processi e paure diffuse.
Si intende ricostruire il fenomeno sotto una lente che combina storia, antropologia e altre discipline. I metodi di ricerca impiegano l’analisi di fonti documentarie e la raccolta di tradizioni orali, sempre con l’obiettivo di fornire una comprensione più completa delle dinamiche sociali e culturali coinvolte. Questo approccio permette di restituire dignità alle vittime, uomini e donne accusati ingiustamente di pratiche occulte.
Il laboratorio punta a restituire un’immagine meno stereotipata di benevento, che spesso viene chiamata “città delle streghe diaboliche”. Si vuole dimostrare come i miti e le leggende legate a questa fama siano spesso basati su credenze errate o esagerazioni popolari. Si cerca di riscrivere la memoria storica in modo più accurato, ridiscutendo i cliché che da tempo circolano nella cultura e nel folklore locale.
Comitato scientifico e organizzativo: esperti per un progetto multidisciplinare
Il laboratorio sarà guidato da un comitato scientifico formato da accademici ed esperti di vari atenei italiani e stranieri. Tra i nomi figurano Vincenzo Lavenia dell’università di bologna, Marina Montesano dell’università di messina, Matteo Duni della syracuse university in florence, Michaela Valente dell’università di roma la sapienza e Owen Davies dell’università di hertfordshire. Non mancano poi studiosi collegati direttamente all’università giustino fortunato come Mario Collarile, Paolo Palumbo, Alessio Guasco e Giuseppe Maccauro.
L’organizzazione delle attività spetta al comitato operativo composto da Paolo Portone, Claudio Corvino, Francesca Vera Romano, Paolo Palumbo, Debora Moretti e Carmine Ricciardi. A coordinare il gruppo è lo stesso Paolo Portone, esperto di ricerche etnostoriche. La presenza di antropologi e storici conferma l’approccio multidisciplinare adottato.
Commenti dal rettore e dai dirigenti
Il rettore Acocella ha sottolineato il rigore metodologico della ricerca, mentre Collarile ha ricordato come il laboratorio rappresenti anche un gesto di giustizia verso chi subì persecuzioni ingiuste. Benevento, terra da sempre legata alla leggenda delle streghe, ambisce così a diventare un centro di riferimento per uno studio critico e scientifico del fenomeno, superando miti e pregiudizi.
L’istituzione di questo laboratorio segna una nuova fase per gli studi sulla stregoneria. L’ateneo di benevento offre una piattaforma per approfondire aspetti fino a oggi poco esplorati, mantenendo al centro la storia reale, il patrimonio culturale e il dialogo con il territorio. Gli studi che partiranno da qui contribuiranno a far luce su pagine complesse e spesso trascurate della storia locale e internazionale.