Un bambino è stato tratto in salvo dopo essere caduto nell’acqua delle marmitte dei giganti di Uriezzo, a Maiesso, nel comune di Premia, valle Antigorio, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. L’episodio si è verificato a mezzogiorno, in una zona già teatro di un incidente mortale solo pochi giorni prima. Oltre al bambino, è rimasta coinvolta anche la nonna, che è stata soccorsa e trasportata in ospedale per un principio di ipotermia.
I dettagli dell’incidente nelle marmitte dei giganti di Uriezzo
L’incidente è avvenuto durante la pausa pranzo, in un tratto del fiume Toce noto per le sue formazioni rocciose chiamate marmitte dei giganti. Qui, il bambino ha perso l’equilibrio ed è caduto in acqua. Accanto a lui c’era la nonna, che probabilmente è stata trascinata dalla corrente mentre cercava di mantenere la presa sul nipote, senza però riuscire a evitare che entrambi finissero nel fiume.
Intervento tempestivo del testimone
Fortunatamente, un testimone ha assistito alla scena e non ha esitato a intervenire. Senza pensarci due volte, è entrato nell’acqua per soccorrere il bambino e ha atteso con la nonna l’arrivo dei soccorsi. Il bimbo è rimasto illeso, mentre la donna, esposta al freddo e all’acqua, ha manifestato segni di ipotermia e per questo è stata portata in ospedale per accertamenti.
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Intervento dei soccorsi e operazioni di salvataggio
Sul luogo dell’incidente sono arrivati in poco tempo i soccorso alpini, che attualmente svolgono a Premia un corso di addestramento nazionale. Le operazioni hanno coinvolto anche le unità cinofile e uno speleosub, risorse fondamentali per gestire situazioni di emergenza in ambienti naturali complessi come quello delle marmitte dei giganti.
I vigili del fuoco hanno partecipato alle operazioni di recupero e monitoraggio della zona. L’azione coordinata delle diverse squadre di emergenza ha permesso di mettere in sicurezza la nonna e il bambino, contenendo i rischi dovuti alla corrente e alle temperature rigide dell’acqua.
Monitoraggio e sicurezza
L’area delle marmitte dei giganti di Uriezzo è nota per la sua bellezza naturale ma anche per i pericoli nascosti nell’acqua corrente e nelle formazioni rocciose scivolose. Non a caso, solo sette giorni fa, un uomo di cinquanta anni è morto dopo essere scivolato proprio nelle acque del fiume Toce, nelle vicinanze del luogo in cui è caduto il bambino.
Contesto e prossimità con l’incidente mortale della settimana scorsa
Il tragico evento aveva già portato a ripetuti appelli da parte delle autorità locali affinché i visitatori prestassero attenzione e adottassero comportamenti prudenti. Gli operatori dei soccorsi e i vigili del fuoco continuano a monitorare l’area, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico, per evitare che simili incidenti si ripetano.
Restare lontani dai bordi scivolosi e rispettare le indicazioni sono misure essenziali per garantire la sicurezza in una zona tanto suggestiva quanto insidiosa come quella delle marmitte dei giganti.