Un bambino di tre anni è morto nelle prime ore del mattino all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, dopo un ricovero iniziale al pronto soccorso di Taranto. La causa del decesso sarebbe una meningite fulminante da meningococco, un’infezione grave che colpisce soprattutto i bambini piccoli. I genitori hanno presentato denuncia alla polizia, e la Procura di Bari ha aperto un fascicolo per verificare eventuali responsabilità legate al caso.
Il decorso del ricovero e il trasferimento tra ospedali
Giovedì pomeriggio, il bambino è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto a causa di sintomi preoccupanti. I medici hanno deciso di ricoverarlo nel reparto di Pediatria della struttura, ma nel corso della serata le condizioni del piccolo si sono aggravate. Intorno alle 22, si è reso necessario il trasferimento urgente all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, dotato di strutture specializzate nella cura delle malattie infettive e pediatriche più critiche. La scelta di spostare il paziente in un centro più attrezzato mostra la gravità della situazione e la necessità di interventi clinici specifici. Nonostante il trasferimento, il bambino è deceduto nelle prime ore del giorno seguente, senza superare la fase acuta della malattia.
Il passaggio tra le due strutture sanitarie riflette il tentativo di garantire cure più adeguate in presenza di una patologia complessa. La meningite fulminante, soprattutto se causata da meningococco, può portare a sepsi e shock in tempi molto rapidi, richiedendo un trattamento tempestivo con antibiotici e supporto intensivo. In questo caso il trasferimento tempestivo evidenzia una risposta sanitaria orientata alla gestione delle emergenze pediatriche.
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La meningite da meningococco: caratteristiche e prevenzione
La meningite fulminante da meningococco è una forma aggressiva di infezione batterica che colpisce il sistema nervoso centrale e può provocare danni irreversibili o la morte in poche ore se non trattata subito. I bambini molto piccoli risultano particolarmente esposti a questo rischio. Il meningococco si trasmette tramite goccioline di saliva o secrezioni respiratorie e spesso l’infezione inizia con sintomi generali che si aggravano rapidamente.
Nel caso segnalato, il bambino non era vaccinato contro questo batterio. La vaccinazione rappresenta infatti l’unica misura preventiva efficace per evitare questa malattia così letale. Le autorità sanitarie da anni raccomandano l’immunizzazione nei primi anni di vita proprio per ridurre i casi di meningite meningococcica, che ancora oggi rappresenta una delle principali cause di meningite batterica in età pediatrica. La rapidità con cui si sviluppa la sepsi fulminante da meningococco sottolinea l’importanza di campagne vaccinali mirate e di diagnosi immediate.
Inchiesta giudiziaria e denuncia dei genitori per chiarire le cause della morte
A seguito della tragedia, i genitori del bambino hanno formalizzato una denuncia alla polizia, segnalando potenziali irregolarità durante il percorso di cura. La Procura di Bari ha quindi aperto un fascicolo investigativo con lo scopo di ricostruire in modo puntuale quanto accaduto. Sono già state disposte perizie e ispezioni cadaveriche, e ci si attende che venga effettuata un’autopsia per stabilire con precisione le cause del decesso e la tempestività degli interventi medici.
Questo procedimento mira a verificare se vi siano state eventuali negligenze o ritardi nell’assistenza al piccolo, dagli esami eseguiti al primo pronto soccorso fino al trasferimento e al trattamento nel presidio specializzato di Bari. In casi come questo, l’indagine coinvolge aspetti di responsabilità medica e l’efficacia delle strutture sanitarie pubbliche nel trattare emergenze così complesse. Le verifiche della Procura sono in corso mentre si attendono aggiornamenti dal punto di vista medico-legale.