Avviato a genova il progetto sperimentale scricavips per la riabilitazione visiva post ictus con la realtà virtuale

Avviato a genova il progetto sperimentale scricavips per la riabilitazione visiva post ictus con la realtà virtuale

Il progetto SCRiCaViPS a Genova utilizza realtà virtuale e stimolazione multisensoriale per diagnosticare e riabilitare i deficit visivi post ictus, coinvolgendo Fondazione David Chiossone e Policlinico San Martino.
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A Genova è partito il progetto SCRiCaViPS, che utilizza realtà virtuale e stimolazione multisensoriale per diagnosticare e riabilitare i deficit visivi post-ictus, con l’obiettivo di migliorare il recupero funzionale dei pazienti. - Gaeta.it

Un importante progetto dedicato alla diagnosi e riabilitazione dei deficit visivi nei pazienti colpiti da ictus ha preso avvio a Genova. La sperimentazione SCRiCaViPS mette a confronto tecnologie avanzate di realtà virtuale e stimolazione multisensoriale per affrontare un problema spesso sottovalutato nelle fasi successive a un ictus cerebrale. L’obiettivo è accelerare la valutazione del danno visivo e avviare un percorso di recupero più efficace, integrando innovazioni tecnologiche direttamente nelle strutture ospedaliere.

L’obiettivo e la struttura del progetto scricavips

L’iniziativa SCRiCaViPS nasce dalla collaborazione tra la Fondazione David Chiossone e il Policlinico San Martino di Genova. Si concentra sulla valutazione dei disturbi del campo visivo che insorgono dopo un ictus, una condizione neurologica che spesso altera significativamente la qualità della visione del paziente. Il progetto punta a individuare precocemente questi deficit e a intervenire con terapie personalizzate basate su stimolazioni audio-visive che coinvolgono diversi sensi.

Il protocollo prevede il reclutamento di 300 pazienti nell’arco di due anni, seguendo un percorso che parte dall’ospedale, dove si eseguono le prime valutazioni nella fase acuta dell’ictus, per poi passare alla riabilitazione presso la Fondazione Chiossone. Le prestazioni sono offerte sia in regime ambulatoriale sia in strutture di degenza post-acuta, garantendo così un’assistenza continua.

L’uso di dispositivi indossabili in realtà virtuale consente di effettuare una perimetria computerizzata al letto del paziente, con un’analisi rapida e accurata del campo visivo. Successivamente, il sistema AV desk Flexi eroga stimolazioni visive e sonore calibrate per supportare il recupero delle funzioni visive compromesse nel corso dell’aumento dei giorni dopo l’evento ischemico. Una equipe multidisciplinare coordina l’intero percorso, integrando neurologia, tecnologie mediche e riabilitazione.

Tecnologie innovative per diagnosi e riabilitazione al bed side

Il progetto fa affidamento su tecnologie specifiche, di recente sviluppo, per accelerare e rendere più efficace l’approccio clinico. Il visore VF2000 Neo permette la valutazione del campo visivo direttamente a letto del paziente, superando le difficoltà legate al trasporto in ambienti dedicati o ad attrezzature tradizionali di perimetria. Questo metodo si adatta perfettamente alle condizioni cliniche di pazienti post ictus, spesso fragili e difficilmente spostabili.

Le stimolazioni multisensoriali offerte dal sistema AV desk Flexi associano impulsi visivi e acustici, studiati per essere coordinati e calibrati in modo da stimolare il sistema nervoso nella ripresa delle funzioni danneggiate. Questa approccio nasce da studi precedenti che indicano come la stimolazione simultanea di più sensi possa facilitare la plasticità cerebrale e il recupero funzionale. Il team medico segue scrupolosamente la risposta dei pazienti per personalizzare il trattamento sulla base dei progressi rilevati.

L’uso di queste tecnologie permette al progetto SCRiCaViPS di testare sul campo la validità di interventi di riabilitazione precoci nella fase acuta, con l’obiettivo di migliorare probabilmente l’outcome visivo a medio e lungo termine.

I primi risultati e le prospettive future

Appena più di un mese dopo l’avvio ufficiale, SCRiCaViPS ha già segnato un traguardo concreto, con il completamento del ciclo di valutazione e trattamento del primo paziente. Si tratta di un uomo di 91 anni colpito da ictus, che ha risposto positivamente al programma proposto. Questo evento conferma la fattibilità del protocollo e raccoglie indicazioni utili per il prosieguo della sperimentazione.

I direttori delle cliniche coinvolte hanno messo in evidenza come i problemi visivi riscontrati dopo un ictus siano frequenti ma spesso poco riconosciuti e trattati. Lo studio intende quindi chiarire l’estensione di questo fenomeno e verificare il contributo che la riabilitazione multisensoriale può dare per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, la possibilità di monitorare il miglioramento con dispositivi indossabili rende più semplice il confronto tra chi segue il trattamento e chi non lo segue.

Ruolo della fondazione david chiossone nella ricerca applicata

La Fondazione David Chiossone sottolinea con orgoglio il ruolo che riveste nel promuovere ricerche che guardano all’applicazione pratica di nuove soluzioni cliniche. La sperimentazione porterà dati essenziali per capire se tecnologie come la realtà virtuale possono diventare strumenti standard per affrontare le conseguenze visive dell’ictus, potenzialmente riducendo complicazioni e disabilità associate.

L’intervento precoce, accanto alla costante assistenza neurologica, si profila come un tassello importante per realizzare un percorso di cura dedicato, studiato per rispondere a bisogni specifici e migliorare i percorsi di recupero dopo eventi cerebrovascolari.

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