Avviati i lavori di rimozione sedimenti a foce del duca e lago di caprolace nel parco nazionale del circeo

Avviati i lavori di rimozione sedimenti a foce del duca e lago di caprolace nel parco nazionale del circeo

Nel parco nazionale del Circeo, dal 28 luglio iniziano lavori di rimozione di 4.300 metri cubi di sedimenti nei laghi di Fogliano e Caprolace per migliorare il deflusso idrico e proteggere l’ecosistema costiero.
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Dal 28 luglio nel parco nazionale del Circeo iniziano lavori di rimozione di sedimenti dai canali tra lago di Fogliano, lago di Caprolace e mare, per migliorare il deflusso delle acque, tutelare l’ecosistema e consolidare la fascia dunale. - Gaeta.it

Il 28 luglio prende il via un intervento ambientale nel parco nazionale del Circeo per rimuovere sedimenti dal canale tra lago di Fogliano e mare, e dal lago di Caprolace. L’operazione serve a migliorare il deflusso delle acque e ridurre i problemi idraulici e ambientali delle zone umide. Il progetto è stato autorizzato da Regione Lazio e altri enti competenti, con l’obiettivo di proteggere l’ecosistema e la fascia dunale.

Intervento e obiettivi della rimozione sedimenti

L’ordinanza firmata da Alessandra Pacifico, dirigente del dipartimento Patrimonio e Demanio, autorizza lavori che coinvolgeranno la rimozione di circa 4.300 metri cubi di sedimenti. Il canale che collega il lago di Fogliano al mare sarà liberato dai detriti per migliorare il ricambio idrico tra lago e mare. Nel lago di Caprolace sono previsti interventi analoghi per prevenire ristagni d’acqua e problemi di qualità ambientale.

Questa operazione si inserisce in un quadro più ampio di tutela e valorizzazione del parco nazionale del Circeo. La rimozione sedimentaria aiuta a evitare il progressivo interramento delle aree lagunari, mantenendo condizioni favorevoli per flora e fauna tipiche. Oltre all’aspetto idraulico, è prevista una fase di ripascimento morbido su un tratto di costa di 100 metri, per consolidare la fascia dunale esposta all’erosione.

Le autorità coinvolte hanno concesso tutte le autorizzazioni necessarie, inclusa la Valutazione di Incidenza Ambientale e le verifiche relative a eventuali ordigni bellici nella zona, considerata la sua storia bellica.

Modalità di esecuzione e fase operativa dei lavori

I lavori si articoleranno in due fasi principali e dovrebbero durare complessivamente circa 14 giorni lavorativi, salvo condizioni meteo sfavorevoli. La prima parte si concentrerà sulla rimozione nella zona della foce di Fogliano, mentre la seconda interesserà il lago di Caprolace.

Gli operai impiegheranno mezzi pesanti come una pala gommata, un escavatore cingolato e due bobcat con cingoli, strumenti indispensabili per affrontare terreni umidi e delicati senza danneggiare eccessivamente l’ambiente circostante. Questi macchinari garantiranno un intervento mirato e preciso, minimizzando gli impatti.

Nelle aree sottoposte a intervento, sarà prevista un’interdizione temporanea per garantire la sicurezza sia degli operatori che dei visitatori del parco. Saranno adottate tutte le precauzioni per non compromettere eccessivamente le attività turistiche e la fruizione ambientale, mantenendo un equilibrio tra lavori e accesso pubblico.

Collaborazione fra enti e spinta verso procedure più rapide

Gianluca Di Cocco, assessore alla Marina e al Demanio marittimo, ha sottolineato come l’operazione rappresenti un passaggio importante per la salute delle acque e del territorio. Ha ringraziato il Comune, il parco nazionale del Circeo e gli altri enti per il lavoro congiunto, con un richiamo particolare al commissario Emanuela Zappone e al direttore Stefano Donati per il loro contributo.

L’assessore ha poi affrontato il tema delle lungaggini burocratiche, osservando che “affrontare le emergenze ambientali richiede spesso tempi più brevi rispetto a quelli attuali.” Ha auspicato che la Regione Lazio possa mettere in campo procedure più snelle, così da gestire in modo più puntuale e tempestivo azioni di tutela e interventi urgenti per il territorio.

Il lavoro svolto in questi mesi ha permesso dunque di arrivare alla fase operativa evitando intoppi e garantendo la conformità ambientale. La sinergia tra i diversi soggetti coinvolti si è rivelata decisiva per fare partire un’azione concreta nel cuore del parco nazionale.

Le operazioni scandiranno i prossimi giorni fino al completamento della seconda fase, segnando un momento significativo per la gestione e la conservazione degli spazi naturali lungo la costa laziale.

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