Un report recentemente pubblicato dalla Polizia postale ha rivelato un drammatico aumento dei casi di truffe online nel 2024, con un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno non solo coinvolge un numero crescente di cittadini, ma anche somme di denaro sempre più elevate, segnando una crescita allarmante nel panorama del cybercrime in Italia. Vediamo nel dettaglio i dati emersi e le azioni intraprese per contrastare queste attività illecite.
Aumento dei casi di truffe online e delle somme sottratte
Nel 2024 sono stati trattati ben 18.714 casi di truffe online, con un incremento del 15% rispetto ai 16.325 casi registrati nel 2023. Questo dato evidenzia un triste trend in continuo aumento, che preoccupa le autorità e mette in allerta i cittadini riguardo alla sicurezza delle loro informazioni personali e finanziarie. Nonostante il numero di indagati rimanga stabile, circa 3.500, la quantità di denaro sottratto ha subito un notevole balzo, passando da 137 milioni a 181 milioni di euro, con una crescita del 32%. È evidente che le modalità di truffa diventano sempre più sofisticate, creando situazioni in cui le vittime possono facilmente perdere somme ingenti senza rendersene conto.
Le forme più comuni di truffa includono phishing, vendite online fasulle e frodi sui prestiti. Gli autori di tali reati non solo mettono in atto strategie sempre più ingegnose, ma si avvalgono di tecnologie avanzate per eludere i controlli. Pertanto, è fondamentale che i cittadini siano informati e sensibilizzati sulle precauzioni da adottare per proteggere se stessi e le proprie finanze.
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La lotta alla propaganda estremista online
Una parte integrante del report riguarda anche le attività legate alla lotta al cyberterrorismo. Durante quest’ultimo anno, le forze di polizia hanno monitorato e censito numerosi spazi virtuali con contenuti estremisti, avviando un’importante iniziativa nota come ‘Rad – Referral Action Day’, sotto l’egida di Europol. Questa azione ha condotto all’oscuramento di circa 2000 contenuti di natura negazionista e suprematista, operando un duro colpo alla propaganda estremista presente in rete.
Il lavoro della Sezione Cyberterrorismo è fondamentale per prevenire e reprimere criminalità di questo tipo, utilizzando strumenti di monitoraggio per identificare e rimuovere contenuti che incentivano atti violenti o di odio. Un ulteriore segnale di attenzione è dato dal significativo aumento del 63% nel monitoraggio dei contenuti web, che sono passati da 178.000 a 290.000. Questo sforzo è mirato a garantire un ambiente online più sicuro e ad affrontare le minacce che il web può rappresentare.
Le iniziative per contrastare la pedopornografia online
Un altro aspetto del report della Polizia postale è dedicato alla lotta contro il materiale di abuso sessuale su minori . Attraverso l’Area Operativa ‘Black List’ del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, sono stati monitorati 42.031 siti, con l’inserimento di 2.775 nella black list, frutto di un attento lavoro di raccolta di segnalazioni.
Questo sforzo è cruciale nella battaglia contro la diffusione di contenuti illeciti, e rappresenta un passo importante verso la protezione dei minori da contenuti dannosi. La Polizia postale sottolinea l’importanza di collaborare con le varie forze dell’ordine e con le piattaforme online per rendere più difficile la diffusione di tali contenuti pericolosi. L’obiettivo finale resta quello di creare un ambiente digitale più sicuro per tutti, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Descritto questo quadro, è evidente che la Polizia postale è costantemente impegnata in un’importante complessità di attività di monitoraggio e prevenzione che si estende ben oltre il semplice contrasto alle truffe. La crescente digitalizzazione rende sempre più necessarie tali misure per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.