Aumentano le presenze turistiche ad aprile nel savonese con una forte crescita degli stranieri

Aumentano le presenze turistiche ad aprile nel savonese con una forte crescita degli stranieri

Nel savonese ad aprile 2025 il turismo cresce con un aumento del 7,5% negli arrivi e del 5,8% nelle presenze, trainato da visitatori europei e dall’espansione delle strutture extra-alberghiere.
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Ad aprile 2025 il turismo nel savonese è cresciuto significativamente, con aumenti sia negli arrivi che nelle presenze, sostenuti soprattutto dai visitatori internazionali. La provincia si conferma meta di rilievo in Liguria, mentre cresce l’offerta extra-alberghiera, sollevando dibattiti su regolamentazione e impatti socio-economici. - Gaeta.it

Nel savonese il turismo ha registrato un incremento interessante ad aprile 2025, con dati che mostrano una crescita significativa sia negli arrivi che nelle presenze. Il flusso di visitatori, soprattutto stranieri provenienti da paesi europei, conferma il richiamo della provincia come meta turistica. Questi numeri emergono da un nuovo metodo di monitoraggio, che offre dati più aggiornati e precisi per seguire l’andamento delle attività turistiche sul territorio.

I dati delle presenze e arrivi nel savonese ad aprile 2025

Ad aprile 2025 la provincia di Savona ha contato 85.625 arrivi, superando l’aprile dell’anno precedente di circa il 7,5%. Le presenze totali sono arrivate a 226.074, con un aumento del 5,8% rispetto ad aprile 2024. Questi risultati sono stati presentati durante un incontro promosso dall’Ente Bilaterale Territoriale del Turismo savonese. La crescita non riguarda solo i vacanzieri italiani, che sono aumentati del 7,66% negli arrivi e del 5,3% nelle presenze, ma anche i visitatori stranieri che hanno fatto registrare un più 7,17% negli arrivi e un +6,8% nelle presenze.

Questi dati segnano una ripresa evidente e lasciano intravedere una stagione estiva con aspettative positive per operatori e istituzioni. Questa tendenza conferma inoltre la capacità della provincia di Savona di concorrere attivamente nel contesto turistico regionale e nazionale, rafforzando la sua posizione di rilievo come destinazione di primo piano nel panorama ligure.

Ruolo di savona nel turismo ligure e l’impatto della componente internazionale

L’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi, ha evidenziato come la provincia di Savona rappresenti un terzo di tutte le presenze registrate in Liguria, con oltre 5,2 milioni di notti trascorse nel 2024. La ripresa è guidata in parte dal ritorno dei visitatori internazionali, con Germania, Svizzera e Francia tra i paesi che più contribuiscono al flusso turistico. Questo legame conferma il valore del territorio savonese come meta riconosciuta in ambito europeo.

Il risalto alla componente straniera indica uno svecchiamento del profilo del turista e conferma il successo delle campagne promozionali e della qualità della destinazione. Un aumento dei flussi internazionali indica anche maggiori possibilità di sviluppo economico per tutto il comparto legato all’ospitalità e ai servizi turistici.

Mutamenti nell’offerta ricettiva: il ruolo crescente delle strutture extra-alberghiere

Nel panorama turistico della provincia si osserva un cambiamento sostanziale legato alla tipologia delle strutture ricettive. Oggi oltre il 60% dell’offerta riguarda strutture extra-alberghiere, come appartamenti ammobiliati, case vacanze e bed & breakfast. L’indagine regionale ha censito 35.825 alloggi di questo tipo in Liguria, di cui 11.040 solo nel savonese.

Carlo Scrivano, direttore dell’Unione Provinciale Albergatori di Savona, ha sottolineato la trasformazione della domanda e dell’offerta. L’emergere degli appartamenti per uso turistico sconvolge gli equilibri tradizionali. Molti di questi immobili sono gestiti da gestori professionali che amministrano decine di alloggi distribuiti sulla città attraverso piattaforme online.

Questi alloggi rappresentano imprese parallele agli hotel ma non sono soggetti agli stessi obblighi e controlli. L’offerta alberghiera evolve invece in servizi più completi rivolti a garantire sicurezza, esperienze curate e qualità oltre il semplice pernottamento.

Sfide e riflessioni sugli affitti brevi e il loro impatto socio-economico

L’aumento delle abitazioni destinate al turismo da parte di privati e gestori professionali ha portato a una concorrenza fuori norma con le strutture tradizionali. Il fenomeno degli affitti brevi è diventato un business redditizio ma ha effetti concreti sulla città, come la riduzione degli spazi abitativi per chi vive stabilmente nei centri storici.

Gli operatori del settore chiedono una regolamentazione più netta e controlli per evitare che questa crescita incontrollata impoverisca il tessuto urbano e aggravi la crisi abitativa. L’evoluzione del turismo richiede un confronto serio sulla convivenza tra ospitalità professionale e residenza stabile, per salvaguardare la qualità della vita locale e la salute del turismo nel medio termine.

Il dibattito sul futuro delle regole per gli affitti brevi resta aperto. Nel frattempo, albergatori e amministrazioni lavorano su strategie per offrire servizi con un valore aggiunto e per rispondere alla nuova domanda con puntualità e attenzione.

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