Attività naturalistiche, sportive e culturali a san vigilio e dintorni tra fauna, yoga e musei ladini

Attività naturalistiche, sportive e culturali a san vigilio e dintorni tra fauna, yoga e musei ladini

Nel territorio di San Vigilio di Marebbe e delle Dolomiti altoatesine, esperienze uniche tra natura, cultura ladina, escursioni guidate, osservazione dei rapaci e astronomia, yoga all’aperto e attività sportive per tutti i gusti.
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San Vigilio di Marebbe, nelle Dolomiti altoatesine, offre esperienze uniche tra natura, cultura e sport: dall’osservazione di rapaci e cieli stellati, a escursioni guidate, yoga in yurta, bici, arrampicata e visite ai musei ladini, tutto accessibile con la Holidaypass Card. - Gaeta.it

Nel territorio di San Vigilio di Marebbe il visitatore può immergersi in esperienze varie e affascinanti che spaziano dal mondo naturale a quello culturale. Tra escursioni guidate, osservazioni della natura e spazi per lo sport, la zona offre appuntamenti che integrano ambiente, tradizione e tempo libero. In questa zona delle Dolomiti altoatesine si trovano attività adatte sia a chi cerca relax che a chi vuole scoprire dettagli della flora e fauna locali o approfondire la cultura ladina.

Il centro owl park san vigilio e l’incontro con i rapaci

A San Vigilio, l’“Owl Park San Vigilio” ospita oltre 80 rapaci divisi in circa trenta specie differenti. Tra questi ci sono gufi, civette e allocchi, oggetti di progetti di riproduzione in cattività o recuperati da altre strutture. Una guida accompagna i visitatori, illustrando le particolarità delle singole specie: “da dove provengono, cosa mangiano e come vivono”. Durante la visita si capisce anche il ruolo che questi uccelli rivestono nella catena alimentare. L’area fa parte del parco naturale Fanes-Senes-Braies, un habitat in cui vivono liberamente più di dieci tipi di rapaci. Questo offre un’occasione unica per osservarli da vicino, anche se naturalmente in condizioni controllate per garantirne il benessere.

Serate di osservazione astronomica tra le montagne delle dolomiti

Ogni giovedì, la zona offre appuntamenti dedicati all’osservazione del cielo notturno. Le guide accompagnano piccoli gruppi in posti dove la presenza di luce artificiale è quasi inesistente, condizioni ormai rare da trovare. Qui, in totale oscurità, si ammira la volta celeste nella sua interezza. Vengono spiegati i nomi delle costellazioni principali e si riconoscono i pianeti visibili, tutti incorniciati dalle cime delle Dolomiti. Questi incontri permettono di perdersi nell’osservazione del firmamento, un’esperienza che unisce natura e scienza, sempre sotto la sorveglianza di esperti in materia.

Yoga nella yurta mongola, una pratica all’aperto in un ambiente insolito

Per chi preferisce momenti di tranquillità, viene proposta una lezione di yoga praticata all’interno di una yurta mongola autentica. L’ambiente particolare della struttura, fatta di legno e tessuto, crea un’atmosfera distinta rispetto ai tradizionali spazi chiusi. Qui si tengono corsi adatti sia a principianti sia a chi pratica da tempo, favorendo così un contatto più diretto con l’ambiente naturale circostante e un senso di calma e rilassatezza. La scelta della location è insolita nel contesto delle Dolomiti, ma si sposa bene con l’idea di ritrovare l’equilibrio e staccare dalla routine.

Escursioni guidate per conoscere le dolomiti sotto vari aspetti

L’offerta escursionistica si divide in proposte settimanali specifiche. Ogni martedì, con una guida, si percorrono sentieri che portano ai Prati di Medalges, dentro il parco naturale Puez – Odle. Quest’area fa parte del sito UNESCO delle Dolomiti e consente di ammirare paesaggi, flora e fauna tipici di questa zona alpina. Il mercoledì, invece, è previsto un percorso più impegnativo che raggiunge la cima del Sas dla Para, sopra il rifugio Fodara Vedla. Da qui si gode una vista che include anche la conca di Cortina d’Ampezzo, un panorama molto esteso che rende l’escursione particolarmente apprezzata. Le guide si soffermano sugli aspetti geologici e naturali, spiegando come si sono formate le montagne e quali animali e piante si incontrano lungo i sentieri.

Uscite in bicicletta: dai masi ladini ai passi alpini

Per chi ama pedalare, sono organizzate escursioni in bici accompagnate da istruttori della Bike School. Le strade percorse sono poco trafficate e attraversano pascoli, corsi d’acqua e masi storici appartenenti alla cultura ladina. Chi preferisce la bici da corsa può invece optare per trasferte su asfalto lungo alcuni tra i passi alpini più scenografici della zona. Il supporto delle guide è gratuito mentre il noleggio delle biciclette è a pagamento, ma con uno sconto dedicato ai partecipanti. L’attività fa parte di un’offerta che punta a far scoprire il territorio andando incontro alle esigenze di chi vuole muoversi con la propria bici o affittarne una sul posto.

Il centro boulder di brunico e la parete per arrampicatori di ogni livello

A Brunico è disponibile un centro per l’arrampicata che offre una parete dedicata al boulder, una disciplina che consiste in salite brevi ma tecniche senza gli usuali imbraghi. L’accesso a questa struttura è gratuito. Qui possono cimentarsi sia chi si avvicina per la prima volta sia chi ha già esperienza. Le varie prese sulla parete mettono alla prova forza e coordinazione, creando un ambiente adatto all’allenamento e alla preparazione fisica. Il centro rappresenta un punto di riferimento per chi vuole provare l’arrampicata indoor vicino a San Vigilio.

Spostarsi con la holidaypass card e visitare i musei ladini

Tutta la provincia di Bolzano permette di muoversi gratis utilizzando la Holidaypass Card. Questa include anche i treni regionali, facilitando gli spostamenti senza bisogno di preoccuparsi di mezzi privati. Gli utenti possono raggiungere il Museum Ladin Ursus Ladinicus di San Cassiano, dove è compreso l’ingresso con il pacchetto “Spring Special”. Un altro museo interessante e senza costi di ingresso è il Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia. Qui si trovano testimonianze della tradizione artigiana ladina, materiale storico, oggetti di uso quotidiano e approfondimenti sulla lingua ladina, parlata oggi da quasi 40mila persone. Questi musei conservano e raccontano aspetti culturali fondamentali per comprendere la storia e le radici della popolazione locale.

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