La asl di teramo ha chiarito la situazione riguardo alle Unità complesse di cure primarie , precisando che non esistono piani per la loro chiusura. L’attenzione è rivolta agli adeguamenti dettati dalle nuove norme nazionali e regionali che modificano i criteri con cui i medici ricevono la retribuzione. Queste modifiche coinvolgono anche il futuro delle cosiddette Case di comunità, strutture che ingloberanno le Uccp.
Le nuove norme nazionali e regionali: cosa cambia per medici e personale di supporto
Le modifiche normative, attuate dal governo e recepite dalla regione abruzzo, impongono una revisione della modalità di pagamento ai medici di medicina generale impegnati nelle Uccp. Non si tratta di un taglio ai servizi, ma di un allineamento alle leggi più recenti sulla remunerazione e sull’organizzazione del lavoro.
In particolare, il personale di supporto alle Uccp sarà fornito direttamente dalla asl. Questo è funzionale anche al futuro inserimento delle Uccp all’interno delle nuove Case di comunità, strutture territoriali pensate per concentrare e migliorare l’assistenza sanitaria locale. Il personale dovrà essere strutturato, cioè formalmente inquadrato nella asl, cosa che cambia rispetto a possibili forme di collaborazione meno stabili o indirette.
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L’organizzazione delle case di comunità
Con Casa di comunità si intende un modello organizzativo che ingloberà le Uccp, ampliandone le funzioni e rendendo più solida la presenza sanitaria sul territorio. Il progetto intende rafforzare l’assistenza di prossimità e garantire un primo punto di riferimento per la salute dei cittadini. Quindi, il cambiamento normativo si traduce in una riorganizzazione dell’organico e degli strumenti, senza ridurre la funzione delle Uccp.
La situazione attuale delle uccp in abruzzo e le precise intenzioni della asl di teramo
Le Uccp rappresentano un presidio sanitario importante sul territorio abruzzese, e la asl di teramo sottolinea di vantare un primato sia in termini numerici che per il tipo di attività svolte. Le Uccp sono punti di riferimento per garantire l’assistenza primaria, soprattutto quando il paziente presenta bisogni sanitari complessi. La asl conferma la sua intenzione di mantenere attive queste unità, senza programmi di smantellamento o chiusura.
Il cambiamento principale riguarda l’adeguamento alle nuove disposizioni normative nazionali . Queste definiscono meccanismi diversi per la retribuzione e l’organizzazione dei medici che, finora, operavano con modalità diverse. I nuovi accordi saranno oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, per rispettare le nuove regole e per tutelare gli operatori sanitari.
La asl di teramo ribadisce di voler coinvolgere direttamente i medici, non solo tramite i sindacati, ma anche attraverso incontri specifici che consentano un dialogo diretto e chiarificatore.
Le modalità di retribuzione
La modifica principale è legata al sistema di pagamento, che mira a uniformare criteri e garantire trasparenza, evitando disparità tra i professionisti coinvolti.
Il coinvolgimento dei medici e gli incontri informativi previsti dalla asl
La asl di teramo ha già pianificato due incontri con i medici di medicina generale per spiegare in dettaglio le nuove modalità di organizzazione e retribuzione. Le date scelte sono il 14 e il 28 giugno, con le sedi a teramo e roseto degli abruzzi.
Questi incontri non sono eventi formali ma momenti per permettere ai medici di porre domande concrete, chiarire dubbi e discutere eventuali criticità. La asl vuole così costruire un confronto diretto e aperto con i medici, prima di applicare i nuovi accordi.
La partecipazione attiva dei medici è vista come un elemento fondamentale per garantire una continuità di assistenza ai cittadini. I medici di medicina generale rappresentano infatti una componente cruciale per la rete sanitaria territoriale, che deve offrire risposte rapide e adeguate alle diverse necessità di salute.
L’importanza del dialogo per la rete sanitaria
Attraverso questo dialogo, la asl punta a consolidare le condizioni operative delle Uccp, fondamentali per offrire un’assistenza capillare ai pazienti con condizioni complesse o pluripatologiche. Le Uccp, insieme agli altri operatori sanitari, hanno svolto un ruolo importante proprio in questo senso, coprendo bisogni legati alla complessità dei casi.