Ascoli Piceno ha ospitato oggi la 211ª festa dell’arma dei carabinieri, un momento ricco di significati per la città e per la provincia. La cerimonia si è tenuta alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose, diventando l’occasione per onorare i caduti e fare il punto su un anno di attività intensa sul territorio. Nel 2025, quest’evento sottolinea ancora una volta il ruolo centrale dell’Arma nel garantire sicurezza e legalità nella provincia.
Una commemorazione ricca di memoria e rispetto per i caduti
La celebrazione ha voluto concentrare l’attenzione sul sacrificio di chi ha perso la vita in servizio, con un riferimento particolare al 110º anniversario della battaglia del Podgora. Questa ricorrenza, nel contesto storico dell’Arma, rappresenta un momento di riflessione e rispetto per il passato. Le autorità presenti, durante la cerimonia, hanno rinnovato l’impegno a non dimenticare il prezzo pagato da tanti nella difesa del paese. La cerimonia ha avuto momenti carichi di emozione, tra discorsi istituzionali e omaggi ai caduti. Hanno trovato spazio anche interventi spirituali che hanno aggiunto profondità all’evento, accompagnando il pubblico tra storia e attualità.
Questa commemorazione non è un semplice ricordo, ma un invito a mantenere vivi i valori che guidano ogni giorno l’azione dei carabinieri sul territorio. Lo spirito di sacrificio e la dedizione al servizio sono stati richiamati come elementi fondamentali per affrontare le sfide attuali. La presenza massiccia delle autorità ha confermato l’importanza attribuita alla ricorrenza, percepita non solo come un momento celebrativo ma anche come occasione per rinsaldare il legame tra istituzioni e comunità locale.
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Il bilancio operativo del 2024: numeri e dati di un anno di attività
Il colonnello Domenico Barone, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, ha illustrato i risultati principali conseguiti durante il 2024. Le cifre testimoniano un impegno costante e capillare sul territorio: sono stati effettuati 11.971 interventi, con 20.252 chiamate al 112. L’attività investigativa ha portato all’arresto di 100 persone, mentre 1.670 sono state denunciate all’autorità giudiziaria. Questi dati mostrano una presenza concreta e proattiva da parte dell’Arma nel rispondere alle esigenze di sicurezza della popolazione.
Il controllo della provincia ha coinvolto operazioni su strada che hanno superato quota 52.000, con più di 58.000 persone identificate e quasi 48.000 veicoli controllati. Questo tipo di azione preventiva ha lo scopo di limitare fenomeni criminosi e garantire il rispetto delle norme. Il colonnello Barone ha definito questa attività come un presidio continuo che molte volte rappresenta la prima barriera per contrastare reati e pericoli alla cittadinanza.
I dati vengono affiancati da una particolare attenzione ai reati predatori. Nel corso del 2024 sono stati registrati 1.630 furti, tra cui 375 in appartamento, e 77 truffe ai danni di anziani. Sono stati effettuati 97 deferimenti e 11 arresti per furti in casa, mentre per le truffe agli anziani 24 tentativi sono stati sventati, con 14 deferimenti e 11 arresti in flagranza o su disposizione dell’autorità giudiziaria. Questi numeri mostrano come il lavoro dell’Arma cerchi di tutelare categorie vulnerabili e di contrastare crimini che mettono in crisi il tessuto sociale.
Valori guida e impegno quotidiano secondo il colonnello barone
Durante l’intervento ufficiale, il colonnello Domenico Barone ha rimarcato i principi che orientano l’azione dei carabinieri: militarità, competenza, coraggio e umiltà. Ha evidenziato che questi valori non sono solo parole, ma la “bussola etica” per ogni operatore nel connettersi con i bisogni dei cittadini. Essere carabiniere significa porsi al servizio della comunità, anche nei momenti più difficili, mettendo in gioco passione e sacrificio.
Il comandante provinciale ha sottolineato l’importanza di mantenere questo legame con la società, a partire dai piccoli gesti quotidiani sino agli interventi più complessi. La trasparenza e l’onestà nel lavoro hanno anche una funzione preventiva, evitando che il disagio sociale possa sfociare in fenomeni di illegalità. Barone ha inoltre ricordato che questi principi sono alla base della fiducia che la popolazione ripone nell’Arma.
Tutela ambientale e ruolo della componente forestale
Ha voluto soffermarsi sul lavoro della componente forestale, i carabinieri forestali, che nel territorio di Ascoli Piceno sono impegnati nella tutela ambientale. Hanno compiti legati alla protezione delle aree verdi, del patrimonio faunistico e forestale, a difesa della biodiversità. Questa attività restituisce un’altra dimensione al ruolo dei carabinieri, dove la sicurezza si estende anche all’ecosistema e alla qualità della vita.
Collaborazione istituzionale e prospettive future dell’arma in provincia
Il colonnello Barone ha richiamato il valore della collaborazione tra differenti enti e istituzioni sul territorio. Solo con un lavoro congiunto è possibile affrontare le sfide legate alla sicurezza e all’ordine pubblico in modo efficace. Ha riconosciuto l’importanza del coordinamento con le forze di polizia, enti locali e organizzazioni civili, per garantire una risposta rapida e mirata ai problemi.
Questa sinergia è indispensabile per non disperdere risorse e per costruire una rete solida a protezione dei cittadini. La provincia di Ascoli Piceno, ha concluso il comandante, potrà guardare avanti contando sull’impegno quotidiano dei carabinieri e sulla fiducia delle comunità. L’Arma, anche nei prossimi mesi, continuerà a mantenere alta la guardia e a coltivare un rapporto stretto con le persone, affrontando i rischi e le emergenze con determinazione e cura.