La procura di Pescara ha iscritto nel registro degli indagati due imprenditori per una presunta distrazione di un milione di euro da una società di abbigliamento. La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata disposta dopo un interrogatorio di garanzia. Sono contestati bilanci falsificati, dichiarazioni fiscali mendaci e assunzioni fittizie per ottenere benefici sociali.
Misura cautelare per gabriele arrotino e luigi ammendola
Il gip del tribunale di Pescara ha applicato la custodia agli arresti domiciliari per Gabriele Arrotino, di Castelvecchio Subequo, e Luigi Ammendola, residente a Torre del Greco. La richiesta del pubblico ministero di carcere è stata respinta, giudicando la detenzione domiciliare più adatta alle esigenze cautelari. Nel provvedimento si fa riferimento alla presenza di “indizi gravi di colpevolezza” riguardo entrambe le figure: Arrotino è considerato socio iniziale, Ammendola amministratore e detentore totale delle quote.
Interrogatorio e periodo delle accuse
L’interrogatorio si è tenuto lunedì 19 maggio 2025, mentre il procedimento riguarda vicende risalenti principalmente al triennio 2020-2023. Il reato contestato è bancarotta fraudolenta, visto che, secondo gli accertamenti, la società sarebbe stata svuotata di risorse economiche con modalità irregolari.
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Le indagini sulla maira srl e le irregolarità contestate
Gli elementi arrivano da un’indagine della Guardia di Finanza di Pescara sulla Maira srl, che vendeva abbigliamento nella città adriatica. Fondata prima del 2019, dal 2019 veniva gestita da Arrotino e Ammendola, con quest’ultimo che successivamente ha assunto tutte le quote sociali. La società aveva aperto tre negozi a Borgorose, Scurcola Marsicana e Rocca di Mezzo, ma queste aperture sono durate poco.
Anomalie nei bilanci e personale inesistente
Nel periodo sotto osservazione, i finanzieri hanno scoperto diverse anomalie amministrative. I bilanci presentati risultano alterati e frutto di falsificazioni, con dichiarazioni fiscali che non riportavano la realtà economica della società. Non è stata nemmeno trovata una sede operativa reale, e le attività commerciali risultano quasi inesistenti o fittizie. Le registrazioni societarie erano incomplete o tardive, mentre i dati contabili non coincidevano con le movimentazioni sui conti bancari.
Tra le irregolarità più gravi spicca l’assunzione di personale inesistente. Questi “dipendenti fantasma” venivano formalmente dichiarati per ottenere indennità di disoccupazione indebitamente. Mancavano inoltre versamenti fiscali richiesti per legge, usando modalità che sembrerebbero studiate per eludere gli obblighi tributari.
Profili di evasione fiscale e falso bilancio per ottenere finanziamenti pubblici
Secondo la procura la società era “artificialmente costituita” e guidata da un unico centro decisorio con lo scopo di evadere il fisco. I mancati pagamenti di tasse, la mancata registrazione di ricavi e le indebite detrazioni dell’IVA confermerebbero un disegno organizzato per sottrarre risorse allo stato. La systematicità con cui venivano predisposti bilanci falsi suggerisce un approccio mirato a ottenere fondi pubblici a discapito della collettività.
Questi documenti falsificati venivano presentati per accedere a finanziamenti o agevolazioni destinati alle imprese, con conseguenze sul piano penale. L’esito della liquidazione giudiziale, adottata dal tribunale di Pescara con sentenza emessa l’11 maggio 2025, ha chiuso in modo formale l’attività della società.
Prossimi sviluppi nel processo
Gli imprenditori coinvolti, assistiti dagli avvocati Alberto Paolini e Vincenzo Margiotta, hanno annunciato la volontà di contrastare tutte le accuse durante il processo. Le fasi preliminari sono in corso, con prossime udienze dedicate all’approfondimento dei fatti e alla verifica delle prove.
La misura cautelare per Arrotino e Ammendola si colloca in un contesto giudiziario che tende a tutelare interessi economici e sociali, in particolare quando sono coinvolti patrimoni societari aggirati con metodi fraudolenti. Le indagini della Guardia di Finanza rimangono aperte, per delineare ogni aspetto del caso e le responsabilità dei soggetti.