Arrestato estremista islamico nel Mantovano: reclutava giovani stranieri per il terrorismo

Arrestato Estremista Islamico

Estremista islamico arrestato nel Mantovano per reclutamento terroristico. - Gaeta.it

Laura Rossi

9 Settembre 2025

Un uomo di 37 anni, originario del Bangladesh e residente in provincia di Mantova, è stato fermato dalla polizia al termine di un’indagine complessa coordinata dalla Procura distrettuale di Brescia. L’accusa è pesante: avrebbe reclutato giovani stranieri con l’obiettivo di coinvolgerli in attività terroristiche. L’operazione ha coinvolto più città, grazie al lavoro congiunto della Digos di Brescia, Genova e Mantova.

La Procura Di Brescia guida l’inchiesta: la polizia al centro dell’azione antiterrorismo

A condurre le indagini è stata la Procura di Brescia, che ha diretto un lavoro di squadra tra diverse forze dell’ordine. L’uomo è sospettato di aver indottrinato e reclutato giovani stranieri per scopi terroristici. La Digos di Brescia, con il supporto dei colleghi di Genova e Mantova, ha seguito ogni pista nell’ambito di un’inchiesta più ampia.

Questa operazione è importante perché ha colpito direttamente la rete di reclutamento, concentrandosi su un soggetto attivo sul territorio nazionale. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe avuto un ruolo chiave nella diffusione dell’ideologia estremista e nell’organizzazione di azioni violente.

Legami con Tehrik e Taliban Pakistan

L’arresto è strettamente collegato a un altro procedimento che ha già portato alla condanna di un giovane affiliato a Tehrik e Taliban Pakistan, un gruppo terroristico legato ad Al Qaeda. Le indagini hanno mostrato come il 37enne avesse fatto proprie le idee estremiste di questo gruppo e le trasmettesse soprattutto ai giovani stranieri.

I documenti raccolti descrivono l’uomo come un vero e proprio mentore, che facilitava la diffusione dell’ideologia jihadista a livello locale. Il fatto che fosse attivo nel reclutare persone da usare in azioni terroristiche rappresenta un chiaro segnale d’allarme per la sicurezza nazionale.

Arresto e misure cautelari

Una volta individuato, il 37enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari nel Mantovano. Le misure cautelari rispecchiano la gravità delle accuse, che non riguardano solo il reclutamento, ma anche l’indottrinamento e una possibile partecipazione a progetti terroristici.

L’operazione è stata portata avanti su più fronti, grazie alla collaborazione tra diverse città, a dimostrazione di un’organizzazione diffusa ma ben coordinata. Ora il procedimento va avanti con ulteriori accertamenti e con l’analisi dei legami internazionali con il gruppo Tehrik e Taliban Pakistan.

Minaccia concreta per la sicurezza nel Nord Italia

Il caso mette in luce l’esistenza di reti estremiste attive in Lombardia e nelle zone vicine, capaci di influenzare giovani stranieri presenti sul territorio. La vicenda conferma che solo con attività di sorveglianza e indagini mirate si possono smantellare cellule che altrimenti resterebbero nell’ombra.

Il ruolo delle forze dell’ordine resta fondamentale per monitorare la radicalizzazione, scovare reclutatori e prevenire azioni violente. Questo arresto conferma che la minaccia è reale, aggiornata e legata a formazioni terroristiche internazionali ma radicate sul territorio nazionale.

Gli approfondimenti in corso serviranno a chiarire meglio come è organizzata la rete degli estremisti e quali sono i suoi legami con gruppi fuori dall’Italia, a tutela della sicurezza pubblica e della lotta al terrorismo.