Arrestato con l'accusa di omicidio volontario il 19enne coinvolto nella lite a Varcaturo che ha portato alla morte di un ragazzo

Arrestato con l’accusa di omicidio volontario il 19enne coinvolto nella lite a Varcaturo che ha portato alla morte di un ragazzo

Un giovane di 18 anni, Nicola Mirti, è stato ucciso a Varcaturo durante una lite sulla spiaggia; arrestato il 19enne Salvatore Sannino, ora in carcere a Santa Maria Capua Vetere.
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A Varcaturo, un giovane di 18 anni è stato ucciso durante una lite sulla spiaggia; il presunto responsabile, un 19enne, è stato arrestato grazie a testimonianze e video. - Gaeta.it

L’episodio che ha scosso la comunità di Varcaturo riguarda la morte di un giovane di 18 anni, ucciso in seguito a una lite avvenuta sulla spiaggia. Le indagini hanno portato all’arresto del presunto responsabile, un ragazzo di 19 anni, ora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Le autorità hanno raccolto elementi importanti, sia testimoniali che video, per ricostruire quanto accaduto.

La dinamica dell’omicidio e l’arresto del sospetto a varcaturo

L’omicidio è avvenuto nella giornata di ieri sulla spiaggia di Varcaturo, una località del napoletano. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, tra i due giovani è scoppiata una lite che si è rapidamente trasformata in un’aggressione grave. Il 19enne Salvatore Sannino avrebbe colpito con due coltellate l’altro ragazzo, di 18 anni, ferendolo al torace in modo fatale. La vittima, Nicola Mirti, è morto poco dopo.

Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente e hanno avviato un’indagine coordinata dal commissariato di Polizia di Castelvolturno con la procura di Santa Maria Capua Vetere. L’arresto di Sannino è scattato sulla base di testimonianze raccolte tra i presenti e delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del lido coinvolto. Queste prove hanno consentito di ricostruire la scena senza lasciare dubbi sulla responsabilità del 19enne.

I contorni della rivalità tra i due giovani e i precedenti penali

L’inchiesta ha fatto emergere che la tensione tra i due ragazzi non era un fatto isolato. Gli investigatori hanno trovato riscontri su una rivalità preesistente, alimentata da legami con ambienti criminali locali e da frequentazioni che avevano già creato attriti nel passato. La vittima, Nicola Mirti, risultava già conosciuta alle forze dell’ordine per problemi legati alla droga, avendo un precedente specifico in materia.

Questo contesto ha fatto pensare che quel litigio sulla spiaggia potesse essere l’esito di rancori accumulati nel tempo e non una semplice discussione degenerata. La presenza di precedenti e frequentazioni è stata tenuta in considerazione nel quadro investigativo, che ha consolidato la tesi di un omicidio volontario.

L’interrogatorio e il comportamento del presunto responsabile

Nella notte immediatamente successiva all’arresto, il 19enne Salvatore Sannino è stato sottoposto a interrogatorio davanti al pubblico ministero. Durante l’audizione, però, il sospettato ha scelto di non rispondere alle domande che gli sono state rivolte. Questo silenzio può assumere diversi significati nel contesto legale in cui si trova, ma per ora non sono state rilasciate dichiarazioni da parte sua o dei suoi legali.

Il rispetto delle procedure investigative resta fondamentale nell’andamento del processo. Gli inquirenti continueranno a lavorare per chiarire tutti gli aspetti del caso, considerando anche la validità delle prove raccolte e le testimonianze rilevanti che hanno portato all’arresto. Nel frattempo, la notizia ha suscitato attenzione e preoccupazione nella zona di Varcaturo.

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