Nel pomeriggio di ieri, a Sabaudia, i carabinieri della locale stazione hanno eseguito un ordine di detenzione domiciliare nei confronti di un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine. La misura è stata emessa dalla procura della repubblica di Latina, a seguito di una sentenza definitiva relativa a episodi accaduti nel 2017 durante un evento sportivo. L’arrestato dovrà scontare una pena di un anno per reati collegati a manifestazioni di violenza durante una partita di calcio.
Dettaglio dell’arresto e provvedimento giudiziario
L’arresto si è svolto senza particolari problemi, con i carabinieri della stazione di Sabaudia che hanno rintracciato il trentaseienne nel territorio cittadino. L’ordine di esecuzione della pena è stato emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura di Latina. L’uomo dovrà quindi seguire il regime domiciliare senza possibilità di spostamenti se non autorizzati. I carabinieri hanno proceduto alle formalità di rito, notificando al soggetto la condanna inflitta.
Il provvedimento scaturisce da una sentenza pronunciata a seguito di reati commessi durante una partita di calcio disputata a Latina nel 2017, dove era stato coinvolto in atti di violenza e violazioni delle norme di sicurezza imposte dagli organizzatori. Dopo gli adempimenti, il condannato è stato condotto direttamente presso la propria abitazione, dove sconterà la pena.
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I fatti contestati durante la partita di calcio a latina
Nel 2017, il 36enne era già finito nelle cronache locali per il suo coinvolgimento in disordini avvenuti durante un match di calcio a Latina. L’uomo si era reso responsabile di diversi comportamenti violenti e irregolari. Tra questi prendevano rilievo il lancio di oggetti pericolosi verso il campo o verso altri spettatori, pratiche vietate e sanzionate severamente per il rischio che comportano.
Inoltre, aveva violato le barriere di sicurezza, scavalcandole, entrando così in aree riservate e mettendo a rischio l’ordine pubblico. La situazione era degenerata con un’invasione di campo, che interrompeva la partita e comprometteva la sicurezza di giocatori e spettatori. Questi comportamenti hanno portato a procedimenti giudiziari, culminati con la condanna che ora viene eseguita.
Modalità di esecuzione della pena e regime di detenzione domiciliare
L’uomo dovrà eseguire la pena di un anno di reclusione in regime di detenzione domiciliare. Questo significa che potrà restare nella propria abitazione, ma con vincoli precisi stabiliti dall’autorità giudiziaria. Il controllo è affidato ai carabinieri, che periodicamente possono verificare il rispetto delle condizioni imposte.
Il regime domiciliare è previsto per evitare il sovraffollamento carcerario e consentire un reinserimento graduale, quando sussistono le condizioni. L’ordine di esecuzione specifica che non sono ammessi spostamenti fuori dall’abitazione se non dietro autorizzazione. Questo controllo serve a garantire il rispetto della pena e della sicurezza pubblica.
L’arrestato ha avuto modo di eseguire tutte le formalità necessarie e ora sconta la condanna a casa propria, come stabilito dal tribunale. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione, assicurando il rispetto delle disposizioni ricevute.