Arrestato a Roma il gestore di un night club: accuse di sfruttamento della prostituzione e frode fiscale

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Gestore di night club arrestato a Roma per sfruttamento e frode fiscale. - Gaeta.it

Armando Proietti

17 Settembre 2025

La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del proprietario di un noto night club della capitale. Le accuse sono pesanti: sfruttamento della prostituzione e gravi irregolarità fiscali, tra cui omessa dichiarazione dell’I.V.A. e dichiarazioni infedeli. Contestualmente, è scattato un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore superiore a 500mila euro.

Indagini partite da un controllo sulla sicurezza in un’associazione culturale

Tutto è iniziato con un controllo della Guardia di Finanza su un’associazione culturale, per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Durante l’ispezione, gli investigatori hanno installato delle telecamere all’interno dei locali dell’associazione. Le immagini raccolte hanno fatto emergere elementi ben più gravi, portando a sospettare il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Da qui è scattata un’indagine più approfondita che ha coinvolto direttamente il gestore collegato all’attività sotto la lente.

L’associazione culturale usata per mascherare ricavi e frodare il fisco

Le verifiche successive hanno ribaltato l’identità dell’associazione: non era solo un centro culturale, ma in realtà si trattava di un’impresa camuffata. I ricavi venivano nascosti dietro quote associative, così da evitare il pagamento delle tasse dovute. Questo ha portato alla luce violazioni fiscali importanti, con omissioni sull’I.V.A. e dichiarazioni false. Il valore dei beni sequestrati, che saranno oggetto di confisca, supera mezzo milione di euro.

Misure cautelari su ordine della Procura di Roma

Il provvedimento è stato firmato dalla Procura di Roma, che coordina l’inchiesta. L’ordinanza prevede la custodia cautelare per il gestore del locale e il sequestro di beni mobili e immobili. L’obiettivo è bloccare il patrimonio legato ai proventi illeciti. Questa operazione sottolinea l’attenzione della magistratura nella lotta contro i reati legati allo sfruttamento della prostituzione e alle frodi fiscali che spesso gli fanno da corollario.

La Guardia di Finanza continua a scavare, cercando di ricostruire la rete economica e criminale dietro questa vicenda. La gestione del locale e delle società collegate è complessa e resta sotto osservazione. Nei prossimi mesi si attendono sviluppi sia sul fronte giudiziario che fiscale.