Arrestato a reggio calabria per aggressione ex compagna madre e figlia di sette mesi

Arrestato a reggio calabria per aggressione ex compagna madre e figlia di sette mesi

A Reggio Calabria un uomo è stato arrestato dai Carabinieri per una violenta aggressione che ha coinvolto l’ex compagna, la madre e una bambina di sette mesi, causando gravi lesioni e allarme nella comunità.
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A Reggio Calabria un uomo è stato arrestato dai carabinieri per una violenta aggressione ai danni della ex compagna, della madre e di una bambina di sette mesi, causando gravi ferite e allarme nella comunità. - Gaeta.it

A reggio calabria, i carabinieri hanno arrestato un uomo sospettato di aver dato vita a un’aggressione violenta che ha coinvolto la sua ex compagna, la madre e una bambina di sette mesi. L’episodio, avvenuto durante la notte, si è svolto all’interno di un’abitazione privata, causando lesioni gravi e allarme nella comunità. Le dinamiche dell’aggressione sono state ricostruite dalle forze dell’ordine attraverso testimonianze e rilievi sul posto.

Dettagli sull’aggressione e conseguenze sulle vittime

Durante la notte a reggio calabria, l’uomo ha aggredito con calci e pugni alla testa la sua ex compagna. L’arrivo dell’ambulanza è stato determinato dalle condizioni critiche della donna, colpita ripetutamente senza apparenti motivi oltre futili questioni personali. Nel tentativo di difendersi o fuggire, la donna è stata coinvolta in una colluttazione che ha provocato gravi ripercussioni anche sulla figlia di soli sette mesi.

La bambina, ancora in fasce, è stata accidentalmente colpita dalla caduta di una sedia lanciata durante l’aggressione. Le cure mediche hanno identificato sulla piccola ematomi giudicati seri ma non immediatamente pericolosi per la vita. La presenza di una neonata in situazioni di violenza domestica ha aumentato la tensione dei soccorritori e delle forze dell’ordine.

L’intervento della madre e le ferite riportate

L’aggressione non si è limitata all’ex compagna. La madre dell’aggressore, presente in casa nel tentativo di fermare la violenza, è stata aggredita durante la colluttazione. L’uomo, disoccupato e con precedenti penali, ha usato un coltello da cucina per ferire la madre al collo e all’anca. Le ferite riportate dalla donna hanno richiesto immediato intervento sanitario.

La presenza della madre ha complicato ulteriormente la situazione, trasformando l’aggressione in un episodio di violenza a più livelli che ha coinvolto persone di età e ruoli diversi nel nucleo familiare. Le forze di pubblica sicurezza sono arrivate sul luogo poche ore dopo l’esplosione del conflitto.

Profilo dell’aggressore e azione dei carabinieri

L’uomo arrestato è disoccupato e ha alle spalle numerosi precedenti di polizia. La sua aggressività si è manifestata in modo improvviso durante la notte, in una casa privata, causando danni fisici a più persone. I carabinieri di reggio calabria sono intervenuti dopo una segnalazione di violenza domestica e hanno proceduto all’arresto.

Il fermo è avvenuto in base alle testimonianze raccolte e agli elementi di prova, come la scena del crimine e le ferite riportate dalle vittime. L’accusa principale riguarda l’aggressione ai danni dell’ex compagna, alla madre e la messa in pericolo della figlia di sette mesi. La magistratura ha aperto un procedimento penale per valutare le responsabilità e disporre misure di protezione per le vittime.

Contesto e impatto sulla comunità locale

La vicenda ha suscitato forte preoccupazione a reggio calabria, soprattutto per la presenza di una neonata tra le persone coinvolte. Gli episodi di violenza domestica continuano a destare attenzione da parte delle autorità che invitano a segnalare subito casi simili. La comunità ha mostrato vicinanza alle vittime e richiesta di interventi più decisi per prevenire simili tragedie.

Le forze dell’ordine hanno ribadito l’impegno nel contrasto alla violenza familiare, segnalando l’importanza di reti di supporto per chi subisce abusi. Il caso si aggiunge a una serie di episodi monitorati negli ultimi mesi nel territorio calabrese, sottolineando la necessità di misure efficaci per tutelare le fasce più deboli, in particolare i bambini e le donne.

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