Il 24 maggio 2025 a Pinarella di Cervia un incidente grave ha provocato la morte di una bagnante di 66 anni. Lerry Gnoli, 54 anni, è stato arrestato dopo un’indagine che ha coinvolto carabinieri e Guardia Costiera. La decisione del tribunale di Ravenna ha portato alla misura cautelare in carcere per omicidio colposo e violazioni in materia di lavoro. Il fatto si è svolto mentre l’uomo guidava una ruspa per la sistemazione delle dune sulla spiaggia, un’operazione che si è trasformata in tragedia.
Cronaca dell’incidente mortale a pinarella di cervia
Il mattino del 24 maggio intorno alle 10.30, Lerry Gnoli stava effettuando lavori con una ruspa cingolata sul litorale ravennate, nel tratto di arenile davanti alle colonie di Pinarella. Secondo gli investigatori coordinati dal Pm Lucrezia Ciriello, Gnoli era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Il mezzo è risultato privo di targa e senza dispositivi di segnalazione acustica o luminosa. Durante una manovra in retromarcia a velocità sostenuta, fuori dalla zona prevista per i lavori, ha colpito la bagnante Elisa Spadavecchia, 66 anni, originaria di Vicenza. La donna è stata travolta e ha perso la vita sul colpo.
La posizione del mezzo, al di fuori del segmento di spiaggia dove operava regolarmente, insieme all’assenza delle precauzioni minime di sicurezza, come la segnalazione della presenza di persone o barriere di protezione, ha giocato un ruolo decisivo nelle dinamiche dell’incidente.
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Le indagini e i rilievi sul luogo dell’incidente
Gli accertamenti degli organi inquirenti hanno evidenziato diverse irregolarità nella conduzione dei lavori. Il mezzo utilizzato era di proprietà di Gnoli ma non era regolarmente identificato perché privo di targa e sistemi di allarme obbligatori. In fase di operazioni con la ruspa, la mancata adozione di misure di sicurezza ha favorito l’investimento della vittima.
I testimoni hanno riferito che il mezzo effettuava manovre veloci e improvvise, in particolare una retromarcia senza controllo prima di invertire la direzione verso il mare. L’indagine ha inoltre rilevato che i controlli sul rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro erano assenti, e che non era stata adottata nessuna cautela per limitare la circolazione di persone sulla spiaggia durante i lavori.
Il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello ha disposto la raccolta di prove e testimonianze. L’obiettivo è chiarire eventuali responsabilità penali connesse alla gestione e organizzazione del cantiere, e stabilire se siano state violate norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il provvedimento cautelare e la situazione attuale dell’imputato
Dopo la conclusione degli accertamenti preliminari, il tribunale di Ravenna ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Lerry Gnoli. Al momento dell’arresto, avvenuto sabato scorso grazie alla collaborazione tra carabinieri e Guardia Costiera di Cervia, Gnoli è stato condotto nella casa circondariale di Ravenna.
L’uomo deve rispondere di omicidio colposo e di violazioni legate alla sicurezza sul lavoro. La sua posizione sarà valutata durante l’interrogatorio di garanzia, previsto a breve. Gli inquirenti mantengono aperte le indagini per verificare se ci siano altre falle nelle procedure adottate durante i lavori sulla spiaggia.
La perdita di elisa spadavecchia e le reazioni
La grave perdita di Elisa Spadavecchia ha acceso i riflettori sulle condizioni in cui si svolgono le attività di manutenzione sulle coste, evidenziando i rischi per operatori e cittadini. Le autorità locali stanno seguendo con attenzione l’evoluzione del caso.