Un giovane di 23 anni è finito in arresto dopo aver inviato alla ex una serie di messaggi minatori, ammettendo di comprendere ma non giustificare il suo comportamento. I fatti sono avvenuti a Busto Arsizio, in provincia di Varese, nei giorni scorsi.
Questa vicenda di stalking coinvolge una giovane donna e il suo ex, con messaggi di minacce che hanno spinto la vittima a rivolgersi alle forze dell’ordine. La cronaca racconta di un’escalation di minacce e della decisione del ragazzo di chiedere lui stesso l’arresto per sfuggire a una situazione personale difficile.
i messaggi minatori inviati dopo la rottura della coppia
Il problema è emerso lo scorso mercoledì, quando il 23enne ha iniziato a inviare messaggi minatori alla ex fidanzata, una giovane di 20 anni, con cui aveva avuto una relazione da febbraio. Secondo quanto riferito dalla vittima ai carabinieri, la coppia si era lasciata il 16 aprile a seguito di una lite.
Fin da subito, il giovane ha cominciato a inviare decine, se non centinaia, di messaggi con contenuti violenti. Frasi come “sia chiaro, tu muori, magari tra vent’anni ma ti ammazzo, oggi non ne esci viva” sono state lette come minacce che hanno spaventato profondamente la ragazza. L’uomo ha riconosciuto di non giustificare il gesto, ma ha detto di comprendere il motivo dietro a quel tipo di comportamento.
Questo tipo di invio ossessivo di messaggi ha costituito, per gli inquirenti, un evidente comportamento persecutorio che ha costretto la vittima a denunciare l’episodio.
il profilo del ragazzo: pregiudizi e situazioni personali complesse
Il 23enne coinvolto nella vicenda ha un passato segnato da alcuni precedenti. Non ha una casa né un lavoro stabile. Inoltre, risultano a suo carico denunce per maltrattamenti in famiglia, precisamente verso la madre e un fratello.
Sabato scorso il ragazzo ha chiamato autonomamente i carabinieri per chiedere di essere arrestato. Ha affermato che “in carcere ho almeno la dignità di avere vitto e alloggio perché fuori nessuno mi aiuta”. Questo gesto richiama una situazione di disagio personale che sembra avere inciso sulle sue azioni.
Sempre sabato, il giovane ha dato in escandescenze al pronto soccorso di Busto Arsizio, palesando un evidente stato di irrequietezza. Ha anche avvertito le forze dell’ordine della sua intenzione di recarsi a casa della ex per compiere l’atto minacciato nei messaggi.
l’arresto e la prossima udienza davanti al gip
I carabinieri hanno poi deciso di procedere all’arresto del 23enne, sospettato per stalking. L’uomo sarà interrogato domani davanti al gip Milton D’Ambra, nella fase che vedrà la convalida della misura preventiva.
Difeso dall’avvocato Samuele Genoni, il giovane dovrà rispondere alle accuse che riguardano le minacce e le condotte persecutorie rivolte alla sua ex.
Questa vicenda mette in luce come il disagio personale e relazionale possa sfociare in comportamenti violenti. Le forze dell’ordine e la magistratura intervengono per tutelare le vittime e contemperare la situazione di chi compie atti persecutori con problemi sociali o personali.