All’aeroporto di Milano Linatte, in due operazioni distinte coordinate tra agenti dell’Agenzia delle Dogane e finanzieri del comando provinciale di Milano, sono stati fermati due passeggeri con ingenti quantità di cocaina purissima. Oltre 2,6 chili di droga sono stati sequestrati in totalità, grazie a controlli mirati su voli internazionali. I due corrieri, provenienti da Messico e Guinea, adesso sono rinchiusi nel carcere di San Vittore, in attesa di sviluppi sull’indagine.
Sequestro della cocaina nascosta in oggetti di uso quotidiano
Durante il primo intervento, gli agenti hanno ispezionato i bagagli di un passeggero arrivato da Cancún, Messico. La droga era celata in modo ingegnoso all’interno di oggetti d’uso comune: bombolette spray, un barattolo di crema per il corpo e un pacco di salviette umidificate. Nel complesso, sono stati recuperati oltre 1,1 chilogrammi di cocaina pura. La tecnica di occultamento conferma la strategia di chi traffica sostanze stupefacenti, tentando di superare i controlli doganali sfruttando il packaging di prodotti quotidiani.
L’esperienza degli operatori in pista ha permesso di individuare con precisione questi nascondigli, elemento fondamentale per evitare che la droga raggiungesse il mercato locale. L’attività di ispezione ha previsto una selezione attenta dei bagagli sospetti, uno screening mirato che punta a intercettare materiali illeciti nascosti tra gli effetti personali. La scoperta sottolinea la costanza con cui le forze dell’ordine mantengono alta la guardia contro i tentativi di traffico illecito, soprattutto in hub aeroportuali di grande traffico come quello milanese.
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Intervento sul passeggero proveniente dalla guinea e il recupero degli ovuli ingeriti
Nel secondo caso, gli agenti della Guardia di Finanza e dell’ufficio doganale hanno bloccato un passeggero in arrivo dalla Guinea. Durante il controllo sanitario e fisico, è emerso che l’uomo aveva ingoiato 68 ovuli contenenti cocaina, per un peso totale superiore a 1,5 chilogrammi. Questa pratica è comune tra corrieri umani, che assumono rischi elevati per trasportare la droga oltre le frontiere.
Il rischio per la salute del passeggero era molto alto, data la quantità e il tipo di sostanza ingerita. Per questo motivo, il controllo è stato eseguito con particolare attenzione, anche dopo il fermo, per scongiurare possibili emergenze mediche legate alla rottura degli ovuli all’interno del corpo. L’intervento ha richiesto la cooperazione tra diverse figure professionali, tra cui medici e forze dell’ordine, per garantire la sicurezza dell’individuo e impedire il passaggio della droga.
La quantità sequestrata rappresenta un duro colpo per il traffico illecito gestito nel circuito internazionale. Gli ovuli ingeriti sono infatti difficili da intercettare senza controlli approfonditi, segno che l’azione combinata a Linatte si è rivelata decisiva nel contrasto al narcotraffico.
Arresti e trasferimento al carcere di san vittore a milano
Entrambi i passeggeri sono stati arrestati immediatamente dopo il rinvenimento della cocaina e posti sotto custodia nelle strutture competenti. Sono stati trasferiti al carcere di San Vittore, a Milano, dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’azione congiunta tra Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza ha evidenziato un’efficace collaborazione nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti.
San Vittore rappresenta uno dei principali istituti penitenziari lombardi, dove vengono ospitati soggetti indagati o condannati per reati di vario tipo, compresi quelli legati alla droga. L’arresto di due corrieri con queste quantità ingenti di cocaina fa presumere un’inchiesta più ampia nel settore criminale internazionale. Gli inquirenti continueranno a seguire piste che potrebbero portare a identificare organizzazioni coinvolte nel traffico di droga, sia in Italia che all’estero.
Ulteriori sviluppi e indagini in corso
Al momento non sono stati forniti dettagli ulteriori sulle identità dei fermati né sulle eventuali connessioni con reti criminali maggiori. L’attività nelle prossime settimane sarà decisiva per completare il quadro investigativo e stabilire responsabilità e ruoli precisi. L’aeroporto di Milano Linatte rimane un punto sensibile per la lotta al narcotraffico, sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine.
“Questi risultati dimostrano l’importanza dei controlli rafforzati e della collaborazione fra le varie agenzie coinvolte,” hanno commentato fonti investigative.