Un nuovo caso di truffa ai danni di persone anziane è stato sventato a borgo val di taro, in provincia di Parma. Tre giovani campani sono finiti in manette dopo aver messo in pratica un raggiro telefonico molto diffuso: fingendosi carabinieri, hanno convinto un’anziana a consegnare gioielli e denaro con la scusa di un incidente stradale. L’episodio mette in luce come resti alta la vigilanza contro queste modalità di truffa, spesso messe in atto da giovani che sfruttano la fiducia delle vittime.
La dinamica della truffa ai danni della donna di compiano
Giovedì scorso, una 86enne residente a Compiano ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è spacciato per maresciallo dei carabinieri. L’interlocutore le ha detto che sua sorella era rimasta coinvolta in un grave incidente, suggerendo che per evitare conseguenze peggiori sarebbe stato necessario pagare un risarcimento. La donna ha creduto alla versione e ha raccolto rapidamente i gioielli e i soldi che aveva in casa, insieme a 300 euro in contanti. Poco dopo, sotto casa sua è arrivata un’auto scura con a bordo tre uomini.
La vittima ha consegnato loro il denaro e i preziosi ma questi hanno insistito, dicendo che la somma non era sufficiente. Hanno convinto l’anziana a salire sull’auto per andare in banca e prelevare altri 5.000 euro. Qui, però, il personale dell’istituto ha intuito che qualcosa non andava. Gli impiegati hanno avvertito il 112, allertando così le forze dell’ordine mentre il tentativo di truffa era ancora in corso. L’intervento tempestivo ha bloccato l’operazione prima che il raggiro si completasse.
Leggi anche:
L’arresto dei tre giovani e il coordinamento dei carabinieri di borgo val di taro
I carabinieri della compagnia di borgo val di taro hanno ricevuto durante la mattinata diverse segnalazioni di telefonate sospette in zona, con lo stesso schema del finto maresciallo. Nel corso di un’operazione mirata a contrastare questi reati, hanno intercettato un’auto scura a Bedonia, dove si trovavano tre giovani: un 20enne e due 18enni, tutti di origine campana. Il mezzo si era allontanato da Compiano subito dopo aver incontrato la donna.
Nel veicolo i militari hanno recuperato la maggior parte degli oggetti in oro e parte del denaro che la vittima aveva consegnato. I tre sono stati arrestati per tentata truffa aggravata. Il tempestivo intervento e la rete di controlli hanno impedito che il danno fosse completo, bloccando i malfattori durante la loro azione.
La decisione del giudice e le misure restrittive ai danni degli arrestati
Dopo l’arresto, i tre giovani sono stati portati davanti al giudice che ha convalidato il fermo ma ha optato per la misura dei domiciliari. Inoltre, è stato notificato loro un foglio di via con divieto di ritorno nei comuni di Bedonia e Compiano, per evitare che possano tentare azioni simili in quelle aree.
Le autorità continuano la vigilanza per scoraggiare questo tipo di truffe, che spesso colpiscono persone anziane e fragili. L’esperienza di questa vicenda mostra come l’impegno congiunto tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine sia fondamentale per fermare chi sfrutta la paura e la fiducia di chi è solo.