Appuntamenti e presentazioni lab dfg al salone internazionale del libro di torino 2025

Appuntamenti e presentazioni lab dfg al salone internazionale del libro di torino 2025

Lab DFG al Salone internazionale del libro di Torino presenta storie che uniscono sport, memoria e inclusione, con incontri su rugby apartheid, narrativa giovanile, basket e rappresentazioni della disabilità.
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Lab DFG ha partecipato al Salone del Libro di Torino con presentazioni di libri che intrecciano sport, storie umane e temi sociali, offrendo incontri con autori, firmacopie e laboratori allo stand B88. - Gaeta.it

Il salone internazionale del libro di Torino ha ospitato anche quest’anno la casa editrice Lab DFG, giunta al quinto anno consecutivo di partecipazione. La manifestazione di maggio si è trasformata in un vero e proprio valzer di presentazioni letterarie, che hanno raccontato storie sportive, riflessioni sociali e vicende personali ben radicate nel contesto culturale contemporaneo. Dal rugby sudafricano dell’apartheid alle narrazioni sulle persone con disabilità, Lab DFG ha proposto titoli che intrecciano sport, cronaca e storie umane. Qui sotto, un ricco calendario degli incontri con autori e giornalisti organizzati presso lo stand B88, padiglione 1.

Le prime presentazioni venerdì 16 maggio fra sport giovanile e rugby sudafricano

La partenza degli eventi firmati Lab DFG è avvenuta il 16 maggio con due appuntamenti che hanno catturato l’attenzione del pubblico per tematiche diverse ma accomunate dal racconto vivo. Al mattino è arrivato Mimmo Cacciuni Angelone con il suo romanzo per ragazzi “Bomber e mister franco. Un’altra partita ancora”. La storia si concentra sul legame profondo tra un giovane bomber under 14 e il suo allenatore, scomparso improvvisamente, un racconto che spinge a riflettere su amicizia, affetti e crescita nel mondo del calcio giovanile.

Pomeriggio con storie di riconciliazione e sport

Nel pomeriggio, Dario Ronzulli ha presentato “Sudafrica 95. Una squadra, una nazionale”, un testo che torna agli anni del regime segregazionista dell’apartheid e descrive l’idea di Nelson Mandela di affermare il rugby come elemento chiave nel percorso di riconciliazione e uscita da una pagina buia della storia. Il dialogo con i giornalisti Mauro Berruto e Piero Guerrini ha arricchito l’incontro, portando testimonianze dirette e riflessioni sul potere sociale dello sport.

Sabato 17 maggio tra narrativa sportiva per ragazzi e prime esperienze di giovani autori

Sabato 17 maggio ha visto un doppio appuntamento alle 10:30 che ha mostrato due sfaccettature diverse della letteratura giovanile e storica. Paquito Catanzaro ha presentato “Reporter BassOtto, te la racconto io la finale”, una storia rivolta a un pubblico più giovane che segue le peripezie di Emanuele, un ragazzino di 11 anni con il sogno di diventare scrittore. Aspetto centrale è la narrazione di una partita di calcio tra istituti scolastici, inventata su spinta della sua insegnante. L’appuntamento ha incluso un firmacopie, occasione per i giovani lettori di incontrare l’autore.

Giovani raccontano storie intense e storiche

Alla stessa ora, Alice Beatrice Pescarollo ha portato in scena con “6957. Germogli sotto la neve” un’opera prima dalla penna di una giovane autrice di 18 anni. La storia tocca un tema storico forte, raccontando l’impossibile amore tra un generale nazista e una deportata ebrea durante gli anni della seconda guerra mondiale. Il libro si è meritato un secondo appuntamento domenica sempre alle 10:30, segno dell’interesse suscitato dal racconto intenso e delicato.

Nel pomeriggio di sabato, alle 16:30, Valentina Clemente e Dario Ricci hanno presentato “Touchdown mr President”, un testo che osserva il legame tra sport e politica negli Stati Uniti d’America. Da Washington ai tempi di Trump, il libro racconta come diversi presidenti abbiano usato lo sport come strumento per costruire la loro immagine pubblica e politica. L’incontro è stato moderato da Giulia Zonca, che ha guidato la discussione tra autori e pubblico.

Domenica 18 maggio: storie di basket e narrazioni sulla disabilità

La giornata di domenica 18 maggio all’interno del padiglione 1, stand B88, ha proposto al pubblico un programma intenso, a cominciare dal pomeriggio. Alle 14:15, Gek Galanda, noto cestista italiano, ha presentato la sua autobiografia intitolata “La mia storia a spicchi”. L’incontro ha visto Galanda dialogare con Piero Guerrini e Paolo Moretti, offrendo dettagli sul lungo percorso nel mondo del basket, segnato da momenti importanti e successi. Va segnalato che il ricavato del libro viene destinato alla fondazione Dynamo Camp, che si occupa di ospitare bambini con patologie gravi.

Rappresentazioni e storie sulla disabilità

Alle 15:00, Alexa Pantanella ha affrontato un tema meno raccontato parlando di rappresentazioni e racconti legati alle persone con disabilità. Con il libro “Eppur ci siamo. Narrative e rappresentazioni delle persone con disabilità”, l’autrice ha analizzato come molte realtà sociali e mediali continuino a rendere invisibili queste persone, e di come i linguaggi comuni influenzino la percezione verso di loro nei contesti scolastici, lavorativi e sociali. L’intervento si è sviluppato in dialogo con la giornalista Dajana Gioffré.

Incontri speciali e progetti editoriali per valorizzare lo sport e la cultura

Lab DFG ha colto l’occasione non solo per presentare le sue novità editoriali, ma ha organizzato anche un incontro speciale prima dell’apertura ufficiale del salone. Giovedì 15 maggio alle 12:30, presso lo spazio Maeci – V128, si è tenuto un dibattito moderato dal giornalista Federico Vergari, tra Gianluigi Buffon, Giovanni Giacobone, Davide Leonardi, Silvia Marrara, Matteo Marani e Giovanni Sacripante. Il tema, “Fare rete: la diplomazione sportiva in campo”, ha affrontato il ruolo della formazione nel mondo sportivo e le possibilità di costruire sinergie tra formazione e pratica sportiva.

Attività e laboratori durante il salone

Parallelamente agli incontri, lo stand B88 ha ospitato firmacopie e laboratori di scrittura pensati per appassionati di tutte le età, offrendo opportunità di confronto diretto con gli autori e momenti di approfondimento. L’editore Giovanni Di Giorgi ha ricordato che questo ciclo di eventi è parte di un percorso più lungo che condurrà alla sesta edizione del premio letterario sportivo Invictus, un riconoscimento dedicato a opere che raccontano lo sport e i suoi valori nel modo più autentico possibile.

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