Approvato il progetto per la rete irrigua a pressione nella piana del fucino in abruzzo

Approvato il progetto per la rete irrigua a pressione nella piana del fucino in abruzzo

Il progetto da 90 milioni di euro per la rete irrigua a pressione nella piana del Fucino, sostenuto da Arap, Arpa e la Regione Abruzzo, mira a migliorare l’efficienza idrica e ridurre l’impatto ambientale.
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Approvato il progetto da 90 milioni di euro per una rete irrigua a pressione nella piana del Fucino (Abruzzo), che modernizzerà l’irrigazione, ridurrà gli sprechi d’acqua e migliorerà la sostenibilità ambientale e agricola della zona. - Gaeta.it

L’approvazione del progetto per la realizzazione della rete irrigua a pressione nella piana del Fucino segna una svolta significativa per l’agricoltura locale e l’intera regione abruzzese. Il piano, sostenuto da un investimento di 90 milioni di euro, punta a migliorare la gestione delle risorse idriche e a modernizzare le infrastrutture esistenti, con l’obiettivo di sostenere le colture e ridurre gli sprechi d’acqua.

Iter amministrativo e autorizzazioni per la rete irrigua

Il progetto ha attraversato un percorso amministrativo complesso, durato alcuni mesi, durante il quale si sono susseguite verifiche, valutazioni e autorizzazioni da parte di enti come Arap e Arpa, oltre ai professionisti incaricati e agli uffici regionali. Il vicepresidente della Giunta regionale dell’Abruzzo e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha sottolineato il lavoro intenso dietro questa approvazione.

In particolare, il provvedimento adottato è il cosiddetto provvedimento autorizzatorio unico regionale , che racchiude più permessi fondamentali per l’intervento nella zona fucense. Il Paur autorizza il prelievo delle acque superficiali e sotterranee necessarie per l’irrigazione, comprende la valutazione di impatto ambientale e la valutazione di incidenza , oltre alle autorizzazioni paesaggistiche e altre connesse. Tutte queste autorizzazioni assicurano il rispetto delle normative ambientali e la tutela della biodiversità presente nel territorio.

Caratteristiche tecniche e funzionali della rete irrigua

La rete irrigua a pressione progettata per la piana del Fucino si basa su un sistema che punta a ridurre al minimo gli sprechi d’acqua attraverso il recupero e la modernizzazione di infrastrutture già esistenti, come la vasca di accumulo di Venere, con una capacità di circa 60.000 metri cubi. Il progetto prevede anche l’installazione di una piattaforma integrata per il monitoraggio delle condizioni meteorologiche e dello stato dei terreni, importante per regolare con precisione l’irrigazione.

L’impianto consentirà di limitare l’estrazione delle acque sotterranee preziose, privilegiando l’uso delle acque superficiali disponibili in stagioni con portate più elevate e delle acque accumulate nei periodi di siccità. Grazie alla pressione, l’irrigazione potrà raggiungere anche le coltivazioni più distanti dalle fonti idriche, migliorando l’efficienza e la qualità del lavoro agricolo.

Impatti attesi sull’ambiente e sull’agricoltura locale

Il nuovo sistema irriguo è pensato per ridurre l’impatto ambientale causato dall’uso intensivo di macchinari agricoli che sollevano l’acqua da canali tradizionali. Con la rete a pressione si prevede un abbattimento dei consumi energetici, quindi una diminuzione delle emissioni inquinanti e dei costi per gli agricoltori.

Sarà possibile inoltre pianificare con anticipo la gestione delle risorse idriche da parte degli utenti, assicurando un utilizzo più razionale e sostenibile. La salvaguardia delle falde acquifere profonde e la riduzione degli sprechi sono elementi centrali per tutelare la disponibilità futura dell’acqua in un’area già sensibile al cambiamento climatico.

Finanziamenti e prossime fasi del progetto

Il governo regionale ha destinato 90 milioni di euro per questo intervento, attingendo alle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Con l’approvazione del progetto, si avvia ora la fase di preparazione della gara d’appalto per la realizzazione dei lavori.

Le istituzioni si mettono subito all’opera per definire tutti i dettagli tecnici necessari per partire con l’affidamento, in modo da garantire l’avvio dei cantieri quanto prima. Il progetto sarà seguito da comunicazioni ufficiali dedicate a spiegare nel dettaglio ogni passaggio e i risultati attesi, sia per i cittadini, sia per gli operatori coinvolti nel settore agricolo della piana del Fucino.

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