Con l’intervento del CONALPA nella commissione consiliare “garanzia e controllo” di l’aquila, l’attenzione sulla gestione delle alberature nel parco polsinelli si è concentrata sulle scelte adottate dopo il terremoto del 2009. Questa organizzazione no-profit, impegnata nella protezione degli alberi e dei paesaggi, ha raccolto nuovi dettagli sui lavori in corso e sulla documentazione progettuale mancante, elementi chiave per valutare il rispetto delle normative e l’impatto ambientale degli interventi.
La situazione degli alberi tagliati nel parco polsinelli
Nel corso della riunione del 25 luglio 2025, il CONALPA ha confermato che le operazioni di taglio hanno inciso in modo rilevante sulle dimensioni degli alberi interessati, colpendo esemplari che superano i 18 metri di altezza. Prima l’abbattimento di una trentina di alberi per fare spazio a una rotonda, a cui si aggiunge una stima di ulteriori 60 alberi da rimuovere per completare i lavori interni nel parco dell’ex caserma rossi degli alpini. Questa operazione ha sollevato preoccupazioni sul degrado del verde urbano e sulla perdita della funzionalità naturale di un’area verde centrale per la città di l’aquila.
Gli alberi di grandi dimensioni sono elementi essenziali per l’equilibrio ambientale, la qualità dell’aria e la biodiversità locale. In un parco così storico e segnato dagli eventi sismici, la loro rimozione richiede un’attenta valutazione dell’impatto non solo paesaggistico ma anche ecologico. La rimozione massiccia senza una chiara strategia di sostituzione rischia di compromettere il ruolo del parco come spazio di aggregazione e riposo per i cittadini.
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Mancanza di strategia di sostituzione e impatto sul parco
L’assenza del documento di fattibilità per alternativi progettuali
Il CONALPA ha sottolineato un rilevante vuoto nella documentazione relativa agli interventi: la mancata redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali, noto come DOCFAP. Questo documento, obbligatorio per lavori che superano 5.538.000 euro, serve a definire gli obiettivi, i bisogni e a esaminare varie soluzioni progettuali per individuare quella più adatta in termini di costi, benefici e impatto ambientale.
Nel caso specifico del parco polsinelli, l’opera ha un costo stimato intorno ai 4.700.000 euro, che rende facoltativa la produzione del DOCFAP, ma rivela come questo strumento avrebbe potuto fornire indicazioni più precise su possibili alternative agli abbattimenti o su pratiche meno invasive. Il documento include l’analisi di scenari come la non realizzazione dell’intervento, il recupero di strutture esistenti o la migliore collocazione per nuove costruzioni, con attenzione anche agli aspetti economici e manutentivi.
Criticità nella valutazione ambientale e progettuale
In assenza del DOCFAP, la pianificazione degli interventi manca di un confronto consolidato tra le scelte, aumentando il rischio di scelte non ottimali per l’ambiente e per la collettività. Si evidenziano quindi criticità nella valutazione delle ricadute a livello paesaggistico, culturale e archeologico, ambiti fondamentali per un’area verde che rientra nel contesto storico di l’aquila.
Il ruolo del conalpa nell’azione civica e la tutela delle alberature residue
Il CONALPA ha ribadito l’impegno a monitorare e intervenire per proteggere gli alberi ancora presenti nel parco polsinelli. L’organizzazione punta a far includere queste alberature nei piani progettuali per evitare ulteriori abbattimenti e preservare l’identità e la qualità dell’area verde. L’azione civica si basa sulla necessità di rispettare le normative e di garantire la salvaguardia degli elementi naturali, anche a fronte di interventi urbanistici e infrastrutturali.
Questa postura evidenzia un approccio attento alla gestione degli spazi pubblici, dove la valorizzazione del verde rappresenta un elemento imprescindibile per la vivibilità della città. Le iniziative del CONALPA riflettono la pressione crescente affinché i progetti pubblici contemplino soluzioni meno impattanti e tengano conto delle richieste della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste.
Dibattito e confronto tra enti locali e associazioni ambientaliste
La salvaguardia delle alberature, in particolare quelle di grandi dimensioni e con valore storico e ambientale, resta una questione centrale nel dibattito sulla ricostruzione post sisma. Continuano gli incontri e le discussioni tra enti locali, associazioni e cittadini per provare a trovare un equilibrio che tuteli il patrimonio naturale senza bloccare gli interventi di manutenzione o adeguamento delle infrastrutture urbane.