Un uomo di 78 anni è stato ritrovato senza vita in un terreno poco distante dalla sua abitazione a Ottaviano, Napoli. L’anziano era uscito per raccogliere funghi e non aveva fatto ritorno, destando preoccupazione nel figlio che ha poi scoperto la scena del ritrovamento. Le autorità stanno indagando per chiarire le cause esatte del decesso.
Ritrovamento del corpo e primo intervento dei soccorsi
La tragedia è avvenuta nella serata di ieri. L’uomo si era allontanato per una passeggiata finalizzata alla raccolta di funghi in un terreno nelle vicinanze della sua abitazione. Non facendo più rientro a casa, il figlio ha deciso di cercarlo e lo ha trovato privo di sensi a terra. Sul corpo erano evidenti ferite che sembrano essere morsi, compatibili con un’aggressione da parte di animali selvatici o randagi.
Subito sono stati allertati i soccorsi. Il personale medico ha tentato una rianimazione sul posto, ma nonostante gli sforzi, l’anziano è deceduto. La rapidità dell’intervento non è bastata a salvargli la vita, ed è così che la salma è stata trasferita all’ospedale di Castellammare di Stabia, dove è stata effettuata la sua custodia in attesa di ulteriori accertamenti.
Le indagini: autopsia e ipotesi sulle cause del decesso
La procura locale ha disposto l’autopsia per chiarire con precisione le cause della morte. Non è ancora certo se sia stata l’aggressione da parte di animali a provocare il decesso o se l’uomo fosse già morto per altri motivi, come un malore improvviso, e successivamente sia stato attaccato. Testimonianze e prime evidenze indicano come possibili responsabili alcuni animali, probabilmente cani randagi o cinghiali che popolano la zona.
Gli accertamenti autoptici e le indagini affidate agli agenti del commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano mirano a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Gli investigatori stanno valutando anche le condizioni dell’area e l’eventuale presenza di animali che possano aver attaccato la vittima.
Contesto territoriale e problematiche di sicurezza
Ottaviano, comune in provincia di Napoli ai piedi del Vesuvio, è una zona con ampie aree verdi e terreni spesso frequentati per attività come la raccolta di funghi. È noto che nella zona si trovano animali selvatici come i cinghiali, esemplari che possono creare situazioni di pericolo nelle aree marginali o rurali.
Inoltre, il problema dei cani randagi è presente in diverse parti della regione, alimentando rischi di aggressioni non sempre prevenibili. Episodi simili sono già stati segnalati in passato, richiamando l’attenzione delle autorità e della stessa comunità locale sulle condizioni di sicurezza e sul controllo della fauna selvatica e dei cani fuori controllo.
Gli accertamenti della magistratura potrebbero influenzare le misure di prevenzione future e attivare protocolli specifici per evitare che situazioni come questa si ripetano.
L’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta mentre si attende l’esito dell’autopsia. Il caso ha suscitato preoccupazione tra gli abitanti del territorio per la sicurezza delle persone che si avventurano nelle zone più isolate.