Antitrust multa poste italiane per pratica commerciale su app banco posta e postepay

Antitrust multa poste italiane per pratica commerciale su app banco posta e postepay

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Poste Italiane per pratiche scorrette nelle app Banco Posta e PostePay su Android, imponendo autorizzazioni obbligatorie eccessive sui dati personali degli utenti.
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L'Antitrust ha multato Poste Italiane per pratiche scorrette nelle app Banco Posta e PostePay su Android, imponendo l'obbligo di accettare ampie autorizzazioni sui dati personali, limitando la libertà di scelta degli utenti e violando il Codice del consumo. - Gaeta.it

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto a Poste Italiane una sanzione di 4 milioni di euro per una pratica commerciale considerata scorretta. La vicenda coinvolge l’uso delle app Banco Posta e PostePay sugli smartphone con sistema operativo Android, e riguarda una richiesta obbligatoria avanzata agli utenti per accedere ai dati personali dello smartphone.

La multa antitrust e la motivazione ufficiale

L’Antitrust ha pubblicato la decisione nel Bollettino settimanale, spiegando che Poste Italiane ha imposto agli utenti di accettare il consenso per accedere a molteplici dati presenti nel dispositivo mobile, pena il blocco delle app. Questa condizione è stata giudicata come una pratica aggressiva, perché costringeva senza alternative i clienti a fornire un’autorizzazione molto ampia e non specificata, in cambio della possibilità di utilizzare i servizi delle app.

Nel testo della delibera si legge che questa procedura viola gli articoli 24 e 25 del Codice del consumo, che proteggono i consumatori da condotte commerciali sleali o eccessivamente vincolanti. La richiesta di accedere ai dati degli smartphone era motivata in modo generale dalla necessità di garantire la sicurezza e prevenire frodi, ma l’Antitrust ha rilevato che la motivazione non era adeguata a giustificare il tipo e l’ampiezza dell’accesso richiesto.

Come funziona la richiesta di autorizzazione nelle app banco posta e postepay

Le app Banco Posta e PostePay offrono ai clienti di Poste Italiane la possibilità di gestire operazioni finanziarie direttamente dal proprio smartphone Android. Per proteggere i dati e garantire l’autenticità delle transazioni, le app richiedono alcune autorizzazioni di accesso al dispositivo, come l’accesso alla fotocamera, alla posizione o ad altri dati.

Nel caso segnalato dall’Antitrust, il problema nasce dall’obbligatorietà del consenso a una serie di permessi estesi, senza che il cliente potesse escluderne alcuni parzialmente o selettivamente. Se l’autorizzazione completa non veniva concessa, l’app veniva bloccata, rendendo impossibile l’uso del servizio. Questo modo di procedere ha limitato in modo significativo la libertà di scelta dei consumatori.

Il dovere di diligenza e l’asimmetria informativa nel rapporto tra poste italiane e i clienti

L’Autorità ha inoltre sottolineato come Poste Italiane, in qualità di intermediario finanziario e grande operatore nel settore postale, debba rispettare un rigido dovere di diligenza. In questo contesto è particolarmente rilevante la cosiddetta asimmetria informativa, da cui deriva che molti clienti possono avere una scarsa conoscenza tecnica e giuridica sui diritti connessi all’uso delle app e alla gestione dei dati personali.

Gli utenti meno esperti si sono trovati costretti ad accettare richieste invasive senza comprenderne pienamente le implicazioni, proprio perché le informazioni fornite erano superficiali e generiche. Questa situazione rafforza la gravità della condotta di Poste Italiane, considerata dall’Antitrust una violazione del Codice del consumo ai sensi dell’articolo 20, che impone obblighi di correttezza e trasparenza nei rapporti con i clienti.

L’impatto per utenti e possibili sviluppi futuri

La sanzione comminata dall’Antitrust avrà riflessi immediati sul modo con cui Poste Italiane gestisce le autorizzazioni sulle sue app, rendendo obbligatorio un adeguamento delle procedure per evitare richieste eccessive e ingiustificate di dati personali. Per gli utenti, la decisione rappresenta una tutela concreta contro pratiche che limitano la libertà di scelta e la protezione della privacy.

In futuro sarà interessante vedere come Poste Italiane modificherà le funzioni delle sue app e il sistema delle autorizzazioni. Chi usa regolarmente Banco Posta o PostePay potrà monitorare aggiornamenti e variazioni nelle policy di accesso ai dati. L’attenzione delle autorità sul rispetto del Codice del consumo conferma l’importanza che assume la trasparenza nei servizi digitali collegati ad attività finanziarie.

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